Agevolazioni per startup e investitori, in anteprima il nuovo decreto

Pubblicato il 17 Mar 2016

Verrà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze (Mef), di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico (Mise), che ha rafforzato ed esteso al 2016 gli incentivi fiscali per l’investimento in startup innovative e ha introdotto ulteriori agevolazioni, è possibile scaricare il decreto direttamente da questo indirizzo.

Le agevolazioni per startup e investitori vanno in tre direzioni:  incentivi fiscali per chi investe in startup; procedure più semplici e allargamento della platea degli investitori per l’equity crowdfunding, modalità di raccolta fondi alla quale possono ricorrere startup e pmi innovative; maggiore efficacia nella comunicazione grazie al nuovo portale #ItalyFrontiers.

Tra gli incentivi fiscali che rappresentano una novità c’è l’innalzamento della soglia di investimenti ammissibili per ciascuna startup innovativa: si sale da 2,5 milioni all’anno per 4 anni a 15 milioni calcolabili su un arco temporale di 5 anni. E l’incremento da 2 a 3 anni del periodo obbligatorio in cui mantenere l’investimento (il cosiddetto “holding period”), pena la decadenza dalle agevolazioni.

Per quanto riguarda l’’equity crowdfunding, abbiamo già riportato nelle scorse settimane delle novità introdotte con il nuovo regolamento Consob,  che mira alla semplificazione della disciplina dell’equity crowdfunding, per rendere più fruibili le procedure di raccolta di capitali, ridurne i costi e allargare la platea dei soggetti che possono contribuire a finanziare i progetti d’impresa innovativi. Tra le novità principali:

  • le verifiche di appropriatezza dell’investimento rispetto alle conoscenze e all’esperienza dell’investitore, precedentemente riservate alle banche, potranno d’ora in poi essere effettuate anche dagli stessi gestori dei portali. In questo modo l’intero processo di raccolta ha luogo online
  • è stato ampliato il novero dei soggetti legittimati a sottoscrivere una quota dell’offerta in qualità di investitori professionali. Sono state ammesse, infatti, due nuove categorie: gli “investitori professionali su richiesta”, così come definiti dalla disciplina europea sulla prestazione dei servizi di investimento (Mifid), e gli “investitori a supporto dell’innovazione” (es. business angel), identificati da Consob sulla base di criteri oggettivi.

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Delle agevolazioni per startup messe in piedi da Governo puoi leggere anche in questo articolo.

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