AIFI: investimenti in hi-tech e startup

Pubblicato il 04 Ott 2011

Il rapporto AIFI, Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital, presentato oggi dal suo presidente Giampio Bracchi, mostra dati semestrali dei quali si parlerà non poco. Tanto per citare qualche numero, uno su tre degli investimenti in questo primo semestre del 2011 ha interessato settori ad alta tecnologia, e per quanto riguarda operazioni “early stage”, il 56% va ai settori più innovativi e hi-tech. Nel primo semestre 2011 si sono conclusi 159 investimenti (contro 129 primo semestre 2010), di cui 50 in seed e start-up. Tradotto in soldi, 40 milioni di euro sono andati nelle tecnologie del futuro, il biotech, il medicale e l'innovazione. Dopo un annus horribilis si registra un ritorno di capitali stranieri. Incoraggianti sono i dati complessivi sugli investimenti in expansion, con 280 milioni di euro contro i 145 del primo semestre del 2010. Gli investimenti sono importanti anche nel settore delle clean technologies, in particolare del fotovoltaico. La concentrazione degli investimenti effettuati è al Nord; Sud e Centro hanno totalizzato 36 operazionimeno di quelle chiuse nella sola Lombardia. Su questo punto Bracchi ha sottolineato come quel che porta investimenti al Sud è precisamente l’innovazione, oltre che l’attenzione per le giovani imprese ad alta tecnologia.

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