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Andrew Chen, oggi uomo di Uber, spiega il vero growth hacking

Pubblicato il 31 Mar 2016

Andrew Chen è IL growth hacker per eccellenza in Silicon Valley, e quindi nel mondo. O almeno uno dei padri fondatori del growth hacking.

Oggi guida le operazioni di growth hacking di Uber, ma nella sua carriera, cominciata almeno dieci anni fa (nonostante sia piuttosto giovane) ha lavorato per altri grandi nomi, è anche advisor di fondi vc e investitore egli stesso in startup. Di base, è probabilmente una delle persone più esperte in growth hacking e tra quelli che attraverso il suo blog hanno valorizzato l’importanza di questo tema.

In questo recente video, abbastanza veloce (20 minuti circa) Andrew Chen parla della sua carriera, ma sopratutto di growth hacking, cercando prima di tutto di sgombrare il campo dalla moda del momento che tende a considerare questa metodologia tutto tattiche e tips&tricks.

Il vero growth hacking invece non è fatto di trucchetti, ma di pianificazione di metodi e schemi ripetibili che partono da un “deep product thinking”. Il punto di partenza è sempre il prodotto: se non va bene, nessun tipo di growth hacking potrà farne un prodotto di successo.

Growth is a magnifying glass. If you have a tiny diamond and you put it under a magnifying glass, then you’ll make something big and great. But if it’s just kind of a tiny piece of shit, then it’s just going to be a big piece of shit, right?” così dice Andrew Chen, come si riporta anche nel post  su Mixpanel “Andrew Chen on the state of growth hacking”, che ti consigliamo di leggere.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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