APPSTERDAM MILAN: SOCIAL SÌ, MA NELLA VITA REALE

Pubblicato il 11 Dic 2013

Alessio Roberto, uno degli organizzatori di Appsterdam Milan, racconta com'è nata una delle più interessanti community di sviluppatori europei e la sua declinazione milanese.

Tutto ha inizio nel marzo del 2011: Mike Lee, famoso developer iOS statunitense trasferitosi ad Amsterdam, dà il via, insieme ad altri sviluppatori, alla community di app maker chiamata Appsterdam (http://appsterdam.rs/). Obiettivo: creare una rete reale (e virtuale) tra tutti i professionisti che lavorano nel mondo delle applicazioni mobile e web.

L’anno dopo, due developer italiani partono alla volta di Amsterdam, per chiedere ai fondatori di poter aprire una “ambasciata” di Appsterdam a Milano: l’idea fondante è replicabile in qualunque città sia possibile creare una community trasversale tra tutti i professionisti che lavorano intorno alle applicazioni.

Nasce così, a febbraio 2012, Appsterdam Milan.

Da allora, seguendo le linee guida della sede centrale olandese, gli organizzatori di Appsterdam Milan si sono impegnati per creare una community di professionisti milanesi, senza voler creare un proprio “giardino chiuso”, ma dialogando e collaborando con le altre community già presenti sul territorio, solitamente più verticalizzate su specifici argomenti (linguaggi di programmazione, design, etc).

La community milanese, la più attiva e ampia d’Europa dopo quella di Amsterdam, si presenta con un giusto mix tra professionalità e leggerezza: sì al contenuto specialistico, no alla comunicazione seriosa fine a sé stessa.

Ecco tutti gli appuntamenti (fissi e variabili) che organizza in proprio:

– i WeeklyBeer, incontri settimanali fissi dove, davanti a una birra, si scambiano due chiacchiere informali (su argomenti professionali, ma non solo). L’ appuntamento è aperto a tutti ed è l'occasione ideale per conoscersi e fare networking

– i TalkLab, eventi con cadenza mensile, ospitati nella sede della startup Veespo in cui discutere con i membri della community di argomenti tecnici trasversali (programmazione, design, team building, etc) e, al termine, chiudere la serata davanti a una pizza. Si tratta di speech informali, ma di argomenti tecnici, tenuti con lo scopo di permettere, anche a chi non è esperto di uno specifico settore, di poter seguire il tema e magari approfondire un argomento

– i workshop, ancora in fase sperimentale, sono eventi della durata di 4 ore presso lo spazio di coworking Login (http://www.coworkinglogin.it/), per approfondire e mettere in pratica nuove tecnologie, al momento solo in ambito di sviluppo software

– la partecipazione e la promozione di eventi tecnologici italiani sul territorio, come ad esempio il Codemotion a Roma, gli hackathon di Whymca o la #pragma mark conference

– la realizzazione di Code Contest, come è stato fatto in occasione del Codemotion Milano di fine novembre (foto in alto), per misurare la velocità e la bravura dei developer presenti all'evento, con l’obiettivo di permettere a ciascun partecipante di misurarsi con un progetto “reale” e di fare un bilancio delle proprie competenze in real time

Per incontrare e conoscere la community e il suo modo di operare, il modo migliore è partecipare a uno degli appuntamenti periodici: basta iscriversi ad uno di essi sulla pagina Meetup di Appsterdam Milan http://www.meetup.com/AppsterdamMilan/.

Oppure potete rimanere informati sulle attività seguendo l’account Twitter @AppsterdamMilan o la pagina Facebook.

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