Datalytics, la startup che analizza semanticamente i big data su twitter

Pubblicato il 12 Set 2014

E’ romana, cresciuta in Enlabs, supportata da Microsoft Bizspark e oggi pronta a camminare sulle sue gambe, la startup che promette con i suoi algoritmi di “scendere nelle profondità del buzz su Twitter”. In fase di fundraising e da ieri in campagna di crowdfunding du Eppela. Ne abbiamo parlato con il team.

Novembre 2012. Si accende il dibattito sulle primarie del Partito Democratico con la sfida tra Matteo Renzi e Pierluigi Bersani. Chi vincerà? Davide Feltoni Gurini ha da poco ultimato la sua tesi di laurea su un framework per la sentiment analysis chiamato TwitterSA. Con Marco Caruso ha lavorato allo sviluppo di alcuni algoritmi per il monitoraggio degli stati d’animo espressi nei post su Twitter. Partono così le prime analisi, ripetute in occasione del Festival di Sanremo (2013) e delle elezioni in Italia (2013). Gli algoritmi sviluppati restituiscono in tutte le occasioni una previsione corretta dei risultati. Da questa sfida nasce una startup innovativa: Datalytics di cui i Davide Feltoni e Marco Caruso sono co-founder e rispettivamente Ceo e Cto.

Datalytics è una startup innovativa che monitora ed analizza in tempo reale la reputazione online di aziende, società sportive e programmi TV. Il suo lavoro è quindi permettere la raccolta e rendere significativi i big data che scorrono all’interno dei social media, in particolare twitter. I prodotti che ha sviluppato per fare questo sono una dashboard e un widget. Semplici da utilizzare, ma potenti grazie allutilizzo di tecnologie semantiche che permettono sopratutto di raggiungere un risultato ancora oggi piuttosto difficile da raggiungere con un’applicazione (cioè senza l’analisi umana): l’analisi del sentiment. In poche parole, gli strumenti di Datalytics permettono a un’azienda o qualsiasi altra realtà (dal personaggio politico, alla squadra di calcio, all’evento TV) di capire in tempo reale non solo come si parla di lei, ma di come se ne parla. 

“Datalytics sfrutta degli algoritmi di Intelligenza Artificiale applicati al settore dei Big Data, per garantire l’utilizzo dei dati social rilevati in tempo reale da Twitter. – spiega Mauro Vecchio, responsabile di Comunicazione e Marketing – Una dashboard self-service permette l’avvio di analisi completamente personalizzabili, a partire da singole entità e/o hashtag da monitorare online. Con una semplice applicazione web diventa possibile monitorare e migliorare la cosiddetta web reputation, per anticipare i bisogni e le richieste degli utenti/consumatori, potenziare la qualità del customer service e pianificare operazioni di marketing in ambiente digitale. Con le soluzioni offerte da Datalytics Monitoring, le aziende possono monitorare la conversazione social su brand, prodotti o eventi. La dashboard permette di estrapolare i dati in tempo reale, utili per la pianificazione di campagne marketing e profilazione utente. Ma la mole di informazioni deve essere rappresentata in forma chiara ed immediatamente fruibile. Ecco perchè Datalytics Engage permette di implementare infografiche e widget su siti web e maxischermi. Con la possibilità di avviare contest e giochi social per aumentare il grado di engagement degli utenti”.

I prodotti al momento sviluppati da Datalytics sono una dashboard per il monitoraggio, cioè un’applicazione web erogata come servizio e utilizzabile per il marketing interno dell’azienda-cliente; e un widget, personalizzabile ad hoc in funzione del cliente e/o dell’evento, che costituisce uno strumento di engagment verso l’utente finale. Il widget, che si aggiorna in tempo reale, può essere utilizzato per mostrare su diversi tipi di schermo gli andamenti di hastag e utenti su twitter, permettedno anche la creazione di contest e sondaggi interattivi.  Ad esempio, il nuovo widget realizzato per il quotidiano  La Stampa e dedicato alla Serie A mostra tutte le partite di Juventus e Torino nella stagione appena iniziata. Gli utenti online possono selezionare le singole partite per visualizzare le battaglie relative agli stessi incontri, mettendo a confronto il twitter  buzz sulle due sfidanti. Grazie al suo algoritmo di analisi semantica, Datalytics Engage permette di scoprire in tempo reale il Sentiment – o gradimento – espresso dai tifosi nei loro tweet sulle  squadre monitorate o sui singoli concorrenti del talent The Voice of Italy. Anche Papa Francesco si è avvalso del widget. 

“Quello di Datalytics è un modello di business B2B, rivolto alle piccole e medie imprese in Italia ed Europa. – dice il co-founder e Ceo Davide Feltoni Gurini.– Il mercato di riferimento è l’Online Reputation Management, con un valore stimato in 5 miliardi di dollari nel 2014. I ricavi provengono dalla vendita dei servizi offerti, distinti a seconda che si tratti del servizio di monitoraggio oppure di engage”.

Un mercato certamente ricco e promettente quello che cresce sui big data e sul monitoraggio dei social media, in cui Datalytics non è certo privo di competitor. “Tra i nostri competitor italiani c’è Blogmeter, mentre sul mercato europeo citiamo Brandwatch. Negli USA, Wayin. La differenza sostanziale tra Datalytics e i suoi competitors risiede nella focalizzazione di tutti gli algoritmi su Twitter, in particolare per il rigoroso utilizzo di soli dati in tempo reale. Inoltre, le soluzioni fornite da Datalytics Engage permettono di costruire con pochissimi clic un widget interattivo”.

E sul fronte investitori? Si sa che le startup innovative hanno sempre sete di risorse finanziarie, ma Datalytics mostra un certo temperamento nella gestione di questo aspetto.

“Datalytics ha declinato alcune proposte di investimento pervenute negli ultimi mesi e ritenute non congrue dai noi fondatori. – afferma il Ceo Davide Feltoni Gurini  –  Al momento è attiva una fase di fundraising, alla ricerca di smart investors, persone che, oltre all’investimento, portino conoscenza e valore di networking. Il team Datalytics è attualmente alla ricerca di 200K per completare e migliorare i prodotti già sviluppati e commercializzati su larga scala in Italia ed Europa. Entro la fine del 2015 vogliamo raggiungere completamente il mercato sportivo e televisivo dove sono in fase avanzata accordi con alcune delle produzioni più importanti in Italia”.

In attesa di smart investor, Datalytics ha avviato da alcuni giorni una campagna di crowdfunding su Eppela: un modesto target di 10 mila euro in 40 giorni, destinato a supportare gli obiettivi di sviluppo di alcuni aspetti del prodotto, come la grafica e alcune integrazioni. 

Oltre a Davide Feltoni Gurini e Marco Caruso, tra i co-founder di Datalytics c’è Noemi Giammusso (anche CFO);  il resto del team è composto, oltre che da Mauro Vecchio, da Valerio Francescangeli (Senior Developer), Matteo Sabetta (Junior Business Developer) e Alessio Ciccarelli (Backend Engineer & Master Thesis).

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