Fare startup a Tokyo è più semplice, ecco le cose da sapere

Pubblicato il 09 Lug 2016

Se si pensa a fare business in Asia soprattutto se di tipo innovativo la mente corre certamente a Singapore, a Shanghai, a Seoul meno frequentemente a Tokyo, benché la capitale giapponese stia vivendo un momento di profondo rinnovamento che recentemente abbiamo anche vissuto in prima persona con l’Italian Innovation day.

Ora, c’è un ulteriore opportunità per le aziende che intendono stabilire a Tokyo una sede per meglio espandersi nei mercati asiatici ed è la nuova politica varata dal Governo metropolitano di Tokyo (Tmg) che si propone di abbattere gli elementi strutturali che fino a oggi hanno impedito alla metropoli giapponese, che registra un Pil metropolitano di oltre 93 trilioni di yen (circa 850 miliardi di euro) di essere tra le prime scelte per gli imprenditori internazionali: barriera linguistica, rigide regolamentazioni sull’immigrazione, burocrazia articolata e complessa.

Ciò è frutto di un processo che vede da un lato l’interesse crescente da parte di imprenditori internazionali e dall’altro una spinta anche da parte dell’ecosistema startup che negli ultimi due anni ha visto un’accelerazione nel suo porsi sullo scenario globale con anche l’arrivo di due grandi eventi di origine europea Slush e Pioneers  che hanno saputo contribuire in modo sostanziale al diffondere la necessità di una cultura più aperta verso il mondo da parte delle aziende giapponesi.

tokyo

Una puntuale analisi di come le procedure sono cambiate la fa Japan Today in un articolo del 24 giugno scorso  sottolineando come le modifiche sono state sostanziali e come il programma per l’attrazione degli imprenditori internazionali sia partito lo scorso 29 gennaio ma solo ora inizia a mostrare i primi frutti della sua efficacia.

L’intero processo è gestito dalle agenzie del Tmg che si chiamano Business development center Tokyo (Bdct) e Tokyo one-stop business establishment center (Tosbec) che lavorano in piena sinergia tanto che vi è anche un unico responsabile delle pubbliche relazioni con il quale Startupbusiness si è messa in contatto per avere tutte le informazioni, la signora Masako Sasaki ci ha infatti illustrato il modello in cui il Bdtc  è il canale che offre supporto alle aziende e alle startup internazionali che intendono espandersi a Tokyo, mentre il Tobsec è il canale attraverso il quale le aziende e le startup internazionali possono unificare le procedure che devono essere completate per dare il via al business.

Andando maggiormente nel dettaglio è possibile approfondire il nuovo pacchetto di deregolamentazione per i visti per gli imprenditori internazionali e apprendere tutti i passaggi della procedura consultando questa pagina, e conoscere più nel dettaglio i servizi di Bdct e le opportunità offerte dalle Zone a economia speciale di Tokyo scaricando i documenti disponibili in questa pagina.

Le Zone a economia speciale  sono cinque e si trovano presso la stazione Shinjuku, presso il lungomare, presso le are delle stazioni di Shinagawa-Tamachi e Shibuya e nell’area dell’aeroporto Haneda, per le aziende che decidono di stabilire in una di queste zone la loro sede per le operazioni in Asia scattano ulteriori incentivi di tipo fiscale.

Secondo quanto riportato dall’articolo di Japan Today oggi a Tokyo vi sono circa 2300 aziende internazionali e il Tmg ha l’obiettivo attirarne almeno altre 500 entro la fine dell’anno.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

LinkedIn

Twitter

Whatsapp

Facebook

Link