La guerra per il controllo dei cieli tra Google e Facebook

Pubblicato il 22 Apr 2014

È passata sotto traccia, questa settimana, una notizia che potrebbe determinare il futuro di un business dalla elevatissima redditività potenziale e l’ennesima mossa di una partita a scacchi che si combatte a fronte di palloni aerostatici e droni. Una battaglia combattuta, per ora a basso profilo, tra due dei giganti mondiali dell’alta tecnologia, Facebook e Google: quella per il controllo dei cieli e della diffusione della connessione a internet nei paesi in via di sviluppo e nelle zone periferiche e rurali del mondo.

Battendo sul tempo l’azienda di Mark Zuckerberg, che si rumoreggiava fosse più che intenzionata a muoversi verso l’acquisto, Big G ha acquisito Titan Aerospace, una giovanissima società che ha aperto i battenti nel 2012, e specializzata nella produzione di droni ad alta capacità e lungo raggio, che secondo il comunicato ufficiale serviranno a Google per fotografare la terra, ma sopratutto distribuire connettività ad Internet. Alcuni dei modelli di droni sviluppati da Titan – in particolare i modelli Solara 50 e 60 – sono alimentati da energia solare e capaci di rimanere in quota fino a 5 anni senza necessità di scendere a terra. L’acquisto è avvenuto ad una cifra non divulgata ufficialmente, anche se la supposta proposta precedente di Facebook sarebbe stata attorno ai 60 milioni di dollari.

(qui Titan Aerospace video)

Google e Facebook condividono l’obiettivo di collegare nei prossimi anni tutto il resto del pianeta che ancora non gode dei benefici dell’accesso ad Internet: si tratta potenzialmente di oltre 5 miliardi di persone, e dunque di 5 miliardi di consumatori che potrebbero vedere in entrambe le società la portatrice interessata all’accesso alla Rete, e in tal modo sviluppare un rapporto privilegiato, anche in termini di spesa in servizi, nei confronti della realtà che porterà loro la prima connessione.

Nei mesi scorsi, Facebook aveva acquistato la startup inglese Ascenta per 20 milioni di dollari, nell’ottica del lancio del progetto internet.org, un accordo di collaborazione tra il gigante blu e altri nomi importanti del settore, tra cui Nokia.

(qui il video Inventing the Future di FB Connectivity Lab)

Pare che ad oggi la battaglia tra le due compagnie, con questa mossa strategica, veda Google in vantaggio: i droni di Titan, capaci di erogare connettività fino ad 1 gigabit al secondo, andranno a integrare la flotta del progetto Loon, già salito agli onori della cronaca lo scorso anno per la bizzarra quanto geniale intuizione di utilizzare palloni aerostatici lanciati a 20km di distanza dalla Terra – sufficientemente in alto per evitare collisioni con aeroplani ma non tanto da interferire con i satelliti.

Le problematiche ingegneristiche ancora da risolvere, in ogni caso, sono diverse: per quanto concerne gli UAV di Titan, si parla della difficoltà nell’erogare segnale a potenza costante durante la notte, quando l’energia solare non è disponibile. Una sola cosa è certa: la prima tra le due a realizzare un sistema di connettività stabile e ad un costo ragionevole potrebbero assicurarsi un asset non indifferente per il prossimo futuro. La sfida per il controllo della stratosfera è appena cominciata.

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