Life Science, eccellenza dell’innovazione made in Italy

Pubblicato il 19 Ott 2014

Tensive + Brain Control

Tensive, Neuron Guard, Corehab, Silk Biomaterials, MarioWay, Sanispira, LiquidWeb, Cell Dynamics, WinMedical sono le startup che rappresentano oggi buona parte dell’eccellenza in ambito biotech e medical device. Sono state ospitate recentemente presso l’Unicredit Tower Hall a Milano, il medesimo spazio che il 30 ottobre ospiterà le semifinali dell’edizione 2014 del Premio Gaetano Marzotto durante le quali sarà assegnato il premio da 50mila euro per la categoria dall’idea all’impresa e il premio speciale UniCredit Start Lab mentre per l’assegnazione del premio da 300mila euro e di quelli degli altri incubatori bisognerà attendere il 27 novembre (daremo notizia di tutti gli appuntamenti).

L’evento che ha permesso alle startup di incontrare una platea di investitori e di potenziali partner industriali è stato aperto da Giuseppe Vita, presidente di UniCredit Giuseppe Vita che ha enfatizzato come “l’innovazione è fondamentale per l’economia” ricordando che “solo negli USA, negli ultimi 10 anni le startup hanno creato 3 milioni di posti di lavoro e oggi il 40% della ricchezza americana è prodotta da imprese che 30 anni fa non esistevano e che in Italia, pur se ancora lontani da questi numeri, qualcosa si sta muovendo”. Cresce l’attenzione al mondo delle startup e dell’innovazione e il programma UniCredit Start Lab va in questa direzione, ha raccolto 783 business plan di aziende operanti nei settori del life science, del clean tech, del digital e dell’innovativemMade in Italy. Al termine di un processo di selezione, la banca ne supporterà oltre 40 con azioni di facilitazione per lo sviluppo sul mercato; in particolare il mondo delle startup nel settore Life Science è uno dei settori tra i più ricettivi alla contaminazione tra corporate e startup e più dipendente dall’innovazione/ricerca in tutte le sue forme”.

Paola Garibotti, head of country development plans di UniCredit e Danilo Mazzara, senior manager Accenture strategy, hanno offerto un’analisi dello scenario in cui si muovono le startup del life science condividendo una presentazione che riassume numeri e fatti che danno la dimensione di come questo ambito sia una effettiva opportunità e come la relazione tra grandi gruppi del settore e nuove aziende con idee e progetti innovativi possono favorevolmente collaborare (la presentazione che riassume questi dati è pubblicata qui).

Tutto questo lavoro e queste opportunità non ci sarebbero se non ci fossero imprenditori di spessore come quelli che hanno costruito le aziende che erano presenti all’evento. Si tratta di startup, o meglio di imprese che già hanno fatto passi importanti nella realizzazione e validazione delle loro soluzioni e che continuano a procedere sulla strada dello sviluppo parallelamente a quella che li porta al mercato. Sanispira per esempio ha già il prodotto pronto per essere venduto e si tratta di un dispositivo che posizionato all’interno delle narici consente di limitare l’assorbimento delle polveri sottili, di proteggere dagli allergeni, di rendere più lieve il raffreddore e perfino di ridurre i problemi di coloro che di notte russano.

Anche LiquidWeb è piuttosto avanti con il suo caschetto in grado di interpretare le onde cerebrali per consentire a chi ha perso la possibilità di muovere il corpo di avere comunque una interazione con il mondo circostante. Neuron Guard (di cui abbiamo recentemente parlato qui) ha il prototipo del collare refrigerante che hanno realizzato per ridurre i rischi di danni permanenti in pazienti che subiscono traumi alla testa. L’innovativa carrozzella messa a punto da MarioWay, anch’essa in fase prototipale, da invece una nuova prospettiva a coloro che non hanno l’uso delle gambe, e poi ancora Tensive (in gara anche per il Premio Gaetano Marzotto) che con il suo innovativo sistema per la rigenerazione dei tessuti ha messo a punto una efficace soluzione per la ricostruzione del seno e CellDynamics che ha messo a punto un sistema per la gestione del funzionamento delle cellule che risulta estremamente semplice da usare e poco costoso.

Queste aziende, insieme alle altre che hanno partecipato (qui una descrizione di tutti i progetti), rappresentano un grande valore per l’innovazione made in Italy perché non solo sono progettate, costruite, gestite da imprenditori di grande spessore ma anche perché continuano a crescere in un contesto che richiede grandi investimenti finanziari e grande pazienza e conoscenza del mercato e delle sue prospettive. Il tutto senza trascurare il fatto, ovviamente, che si tratta di soluzioni pensate per migliorare la vita delle persone e quindi capaci di portare un contributo che non è solo quello puramente economico, industriale e finanziario ma che si traduce anche in significativi impatti di tipo sociale.

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