Memeoirs, la startup che crea libri dai tuoi contenuti digitali, verso il prossimo fundraising

Pubblicato il 09 Dic 2014

Lo scorso marzo avevamo parlato di Memeoirs, la startup che trasforma i contenuti digitali in libri cartacei o digitali, in occasione dell’investimento da 225 mila euro di Pozzoni Group, colosso italiano e internazionale nel mondo della carta stampata, che in perfetta filosofia “open innovation” ha pensato bene di cogliere le opportunità di integrazione del suo business che Memeoirs può offrire.

Recentemente hanno partecipato al Web Summit di Dublino, dove li abbiamo incontrati (erano nella selezione di startup italiane partecipanti) e ci hanno raccontato le loro novità, sia sul fronte tecnologico che commerciale e societario.

“Il sito ha attualmente oltre 15 k utenti registrati, con un tasso conversion piuttosto alto del 7% – dice Giacomo Miceli, uno dei founder di Memeoirs – In questo momento la nostra priorità si sta spostando ad abbassare il CAC (customer Acquisition Cost, ndr) con tecniche di marketing per noi relativamente nuove, come ad esempio i Facebook ads. La nostra tabella di marcia sullo sviluppo prevede prima di migliorare ciò che abbiamo, attualmente lavoriamo con contenuti email, WhatsApp e FB, in termini di presentazione e configurabilità estetica del prodotto. In un secondo momento cominceremo ad espandere le funzionalità chiave, permettendo un editing più potenziato (supporto per sorgenti multiple, esclusione di certi messaggi) e integrando altre sorgenti di dati. A partire da marzo sarà possibile fare libri usando immagini provenienti da diversi provider, ma per twitter e blog ci sarà da aspettare un po’ di più. Twitter è molto in alto nella lista dei provider che vogliamo supportare nel medio termine per la creazione dei nostri libri. Più a breve espanderemo la compatibilità con diversi tipi di contenuti Facebook (come le foto dagli album e la possibilità di fare un libro da una Pagina. In generale, lo nostra missione è quella di essere presenti dove le memorie più importanti e significative vengono scambiate.”

Realizzare tutto questo è tecnologicamente impegnativo, di conseguenza lo è anche finanziariamente, sotto questo punto di vista come pensate di procedere?

Saranno necessari nuovi investimenti, per quanto Memeoirs sia un’attività che già fattura in oltre 40 Paesi – continua Giacomo – Attualmente siamo in progress con la Provincia Autonoma di Trento per ricevere il matching fund di circa 170 mila euro conseguente a Techpeaks, ma parallelamente ci siamo attivati per un finanziamento a medio termine coperto da Medio Credito Centrale (Fondo di Garanzia) e su cui sapremo qualcosa a breve”.

Web Summit 2014, da sinistra Luca Canepa – investor e Presidente, June Carmody – Marketing&community – e Giacomo Miceli, founder

“Ci stiamo muovendo su diversi fronti per il reperimento di fondi attraverso gli strumenti e le garanzie messi a disposizione dal sistema e dalle istituzioni – aggiunge Luca Canepa, business angel investitore della startup e Presidente – Ma la naturale evoluzione sarà andare verso un nuovo round di investimento in equity previsto verosimilmente nella seconda metà del 2015. Intanto cresciamo anche sotto il profilo commerciale e di business model, perchè se inizialmente ci siamo focalizzati nel b2c, ora cominciamo a definire importanti partnership nel b2b2c, in particolare nel settore turismo ed organizzazione eventi (interessantissimo il settore dei wedding planner), in Italia e all’ estero. Per esempio, con Dolomiti.it S.r.l. stiamo definendo un “test Memeoirs” con scuole sci ed albergatori del comprensorio dolomitico”.

Risultati e sviluppo futuro di Memeoirs, vanno nella direzione di un completo sistema di publishing capace di sfruttare tutti i contenuti nativamente digitali attingendo alle diverse piattaforme, web e mobile, di social sharing. In questo senso, costituisce una rarità nel panorama internazionale, e si differenzia da altre applicazioni web che a livello concettuale possiamo considerare “competitor”: Pastbook è probabilmente quello che si avvicina maggiormente a Memeoirs, ma è limitato a contenuti fotografici; MySocialBook contempla contenuti fotografici e testuali ma si limita a Facebook; Photobook o Shutterfly hanno un business praticamente consolidato ma focalizzato su album fotografici, addirittura è necessario scaricarsi l’applicazione.

Memoirs piace sopratutto al mercato US an Nord America che rappresenta il 60% del fatturato attualmente, contro il 35% di quello europeo.

“Memeoirs si sta evolvendo rapidamente e siamo convinti che si possa declinare il prodotto per differenti mercati – concludono Giacomo Miceli e Luca Canepa – Per esempio nell’edutainment, nei libri per bambini o professionali, cosi’ come nel settore dei regali personalizzati (che sta crescendo tantissimo). D’altro canto cresce la quantità di contenuti e conversazioni digitali, basta pensare che solo su Whatsapp vengono attualmente scambiati oltre 65 miliardi di messaggi ogni giorno”.

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