Parte oggi l’aumento di capitale di LVenture Group

Pubblicato il 07 Lug 2014

Parte oggi l’aumento di capitale di LVenture Group, dopo che lo scorso 30 aprile l’assemblea della società quotata alla Borsa di Milano ha deliberato l’operazione per un valore di 4milioni e 990mila euro complessivi.

Verranno emesse tre nuove azioni per ogni due azioni in circolazione al prezzo di emissione di 0,7 euro per azione. Oggi il titolo vale circa 1,25 euro.

Il periodo di negoziazione parte oggi e si concluderà il giorno 18 luglio 2014 compreso. Tutti i dettagli tecnici e le modalità di partecipazione sono illustrate sul sito di LVenture Group.

“In questo momento c’è grande interesse nel mercato borsistico e con questa operazione ci inseriamo in un momento positivo per la Borsa – dice Luigi Capello, amministratore delegato e fondatore di LVenture Group – il nostro progetto piace agli investitori e siamo persuasi che al termine del periodo di negoziazione arriveranno in risultati attesi ma siamo anche prudenti e quindi, come diceva Trappattoni, : ‘non dire gatto se non l’hai nel sacco’”.

Di certo c’è che gli attuali soci della holding si sono impegnati per un milione di euro  al sostegno dell’operazione. Che secondo i piani descritti da Luigi Capello porterà a una crescita strutturale del fondo: “a oggi abbiamo investito in 22 startup poco meno di tre milioni di euro e con questo aumento capitale intendiamo finanziare un numero crescente di startup con l’obiettivo di arrivare a 59 entro il 2017 e aumentare il taglio medio per investimento che oggi è di circa 140mila euro per startup, vogliamo aumentare questo importo e per questo continuare a coinvolgere investitori terzi che fino a oggi hanno investito con noi per circa sei milioni. Ciò che vogliamo creare è la filiera del venture capital e portare l’investimento medio a circa un milione in modo da permettere alle startup di crescere fino a diventare interessanti per i mercati e gli investitori internazionali”.

I co-investitori sono quelli che insieme a LVenture Group investono direttamente, quelli che sanno cosa significa investire in startup e che oltre alle risorse finanziarie portano anche conoscenze, competenze e reti di contatto, sono i cosiddetti smart money, mentre gli investitori che partecipano all’aumento di capitale possono essere tutti, anche coloro che mai hanno investito in una startup come per esempio i gestori dei patrimoni e i fondi aperti, ma anche per esempio un business angel che vuole ampliare il suo paniere.

“Nel nostro business model – continua Capello – il profitto deriva dal capital gain che noi realizzeremo attraverso la vendita di startup e ciò si tradurrà in dividendi per gli azionisti. Secondo le valutazioni attuali pensiamo di fare la prima exit entro il 2015 e poi andare a regime con operazioni di exit negli anni successivi. Alla fine di ogni esercizio distribuiremo sotto forma di dividendi il 50% degli utili restanti dopo la copertura delle eventuali perdite”.

Giovedì prossimo alla Borsa di Milano LVenture Group ha indetto un incontro per presentare agli investitori il progetto e per mettere in evidenza i punti di forza della società: “abbiamo un processo di creazione di startup che è tra i migliori in Italia e in Europa – dice – stiamo costruendo la filiera venture capital, relazioni con le corporation, con il mondo accademico e investire in una holding quotata significa il massimo della trasparenza e la possibilità di conoscere tutte le procedure, inoltre investendo in questo modo non si perde la liquidità perché le azioni sono sempre rivendibili diversamente da quanto accade se si investe direttamente in una startup”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

LinkedIn

Twitter

Whatsapp

Facebook

Link