Brandon, distributore digitale specializzato nel fashion e nell’home&living, è una delle cinque società italiane nella top 100 della FT 1000 Europe’s Fastest Growing Companies ed è insieme a Caffeina (settore media) la sola rappresentanza del mondo startup/scaleup italiano.
La classifica tiene conto dunque di indicatori come l’innovatività e l’alto tasso di crescita, ma non necessariamente guarda solo alle startup, infatti le altre 3 imprese italiane nella top 100 sono aziende che non si classificano come tali, ma è evidente che lavorano sodo nella medesima direzione: Icont (industrial Goods), Consorzio tecnologie (Tecnologia), Wineemotion (Industrial Goods).
Relativamente a Brandon (ex Brandon Ferrari) secondo quanto riporta la stessa società, nel periodo di rilevazione il fatturato di Brandon è cresciuto del 1.074%, con un CAGR del 127,3%.
Paola Marzario, fondatrice e AD di Brandon, ha commentato: “Nel 2015 e fino al 2016 Brandon era ancora una start up innovativa, l’unica italiana nella top 100 della classifica FT 1000. Nel 2016 abbiamo puntato sullo sviluppo del canale marketplace, che è strategico anche perché ci garantisce un incremento della marginalità, e abbiamo conseguentemente ridotto i ricavi nelle flash sale. Il canale marketplace sta già generando consistenti volumi di vendita e prevediamo di chiudere l’esercizio con un fatturato di 5,8 milioni di Euro e un significativo aumento della redditività. Sono oltre 80 i brand che hanno scelto Brandon come export manager digitale, per aumentare la penetrazione nel canale e-commerce, in Italia e nel mondo”.
Fondata da Paola Marzario nel 2012, a un anno dalla costituzione, Brandon è entrata nella top 10 delle startup milionarie d’Italia tra quelle iscritte al Registro delle imprese innovative del Ministero dello Sviluppo Economico. A dicembre del 2016 Brandon ha perso i requisiti anagrafici di start up innovativa ed è diventata una pmi innovativa.