La startup academy di UniCredit Start Lab, ecco cosa insegna

La startup academy Unicredit, parte del programma di accelerazione dello Start Lab, è molto preziosa per gli imprenditori, ecco alcuni dei loro commenti

Pubblicato il 31 Mar 2017

UniCredit Start Lab è un programma articolato (che ha attualmente la call 2017 ancora aperta) che comprende anche la startup academy. Si tratta di un vero e proprio corso che aiuta le startup a mettere maggiormente a fuoco tutti gli aspetti del business grazie all’interazione con esperti di UniCredit e con molti professionisti del mondo startup, tra cui anche realtà come Portolano Cavallo (studio legale che spesso contribuisce anche a Startupbusiness) e Nuvolab, alcuni tra i principali fondi di investimento come Panakès e alcune delle startup italiane che già hanno compiuto passi importanti verso la strada del successo consolidato come D-Orbit e Brandon Ferrari.

L’edizione 2016 si è svolta tra il 17 e il 21 ottobre e ha trattato temi come i global trend, la business creation, lo sviluppo del progetto, la presentazione dell’idea e le modalità di finanziamento.

La specificità della startup academy che fa appunto parte del programma di accelerazione UniCredit Start Lab è la sua trasversalità settoriale, infatti tra le 44 startup che hanno partecipato nel 2016 ci sono state aziende del settore life science, del digitale, del cleantech e dell’innovazione del made in Italy.

Una ulteriore caratteristica delle startup che partecipano alla startup academy di UniCredit Start Lab è la varietà della loro provenienza geografica, sempre nell’edizione 2016 arrivavano infatti da Milano, Genova, Trieste, Roma, Parma, Lodi, Perugia, Verona, Bologna, Ancona, Padova, Macerata, Catanzaro, Napoli, Firenze, Catania, Lecce.

Tra loro anche ValueBiotech di cui abbiamo scritto qui ( anche nel video sotto), Eucardia che ha vinto il Premio Gaetano Marzotto 2016, Inventia che ha partecipato all’edizione 2016 di ScaleIT .

Diversi gli insegnamenti apprezzati dalle startup che hanno partecipato alla startup academy di UniCredit 2016.

“L’insegnamento più grande è stato quali errori non fare con potenziali investitori – dice Sabina Vinella di Zego, startup della mobilità che ha sviluppato un’app per la condivisione dei passaggi i città – Ma anche l’importanza del fare rete e confrontarsi con le altre startup, sull’esperienza e anche sulle difficiltà”.

Dello stesso parere anche Nicola Briante di D-Heart, settore lifescience, il primo elettrocardiografo tascabile per smartphone. “L’insegnamento più grande che mi ha dato UniCredit è lavorare in squadra, confrontarmi con le persone il più possibile, fare tesoro dei consigli e delle critiche che si possono ricevere”.

“L’insegnamento più grande è stato avere una visione globale, come startup, cosa che abbiamo sempre cercato di fare. Noi siamo siciliani e quello che ci siamo sempre ripetuti è “avere una visione globale con un ufficio vista mare” – dice Francesco Marino, fondatore di Ganiza, app per decidere cosa fare la sera con gli amici – Confrontarci con altre 40 startup o partecipare al mentor day, che in una sola giornata ci ha dato l’opportunità di incontrare moltissime persone che ti possono dare spunti interessanti o innescare collaborazioni.

Altri commenti dei partecipanti alla startup academy sul canale youtube di UniCredit. 

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