Startup del turismo, guardate al Portogallo per fare business

Pubblicato il 14 Lug 2016

I numeri riportati dal Banco de Portugal, banca centrale delle Repubblica Portoghese, segnalano che il fatturato ha visto una notevole crescita negli ultimi 5 anni. Già nel 2014 la Bloom Consulting, con uno studio sul country ranking del Portogallo, vede il paese come una delle marche più forti per il turismo in Europa: tra i top 10 per la recisione. Queste probabilmente le ragioni per cui Portugal Ventures e O Turismo de Portugal uniscono oggi le forze per far crescere l’imprenditorialità nel settore turistico e quindi il paese con la call +Heritage+Tourism”.

Portugal Ventures nasce nel giugno 2012 come private equity, con capitale di rischio create per lo Stato. Risultato della fusione di tre società di capitale di rischio AICEP Capital, a InovCapital e Turismo Capital, con lo scopo di muoversi globalmente, non a caso il motto dice “Growing Global”, concentra 450 milioni di investimenti principalmente in tre aree: tecnologico in primis, scientifico e del turismo.

Turismo de Portugal, dallo stesso tempo, è invece integrato al Ministero dell’Economia e del Turismo e all’Autorità Turistica Nazionale. Qui l’obiettivo principale è quello di innalzare il settore a pilastro fondamentale per la crescita dell’economia portoghese, promuovendo le attività.

In un quadro dove la scena politica e quella economica si coniugano, questi due attori aprono le porte a chi vuole proporre progetti in grado di “favorire il patrimonio culturale e naturale del paese, valorizzando aspetti come la storia, l’arte, l’architettura, la gastronomia su scala globale, nazionale o regionale.

Non è la prima volta che Portugal Ventures si impegna con progetti di questo tipo: Doinn, JiTT, GuestU e Storyo (fondata dallo stesso Secretario di Stato) sono alcune delle startup, se volete curiosare un po’. Allo stesso modo Turismo de Portugal “raccoglie progetti interessanti in questa area”, afferma Josè Epifanio da Franca, presidente di Turismo de Portugal fino al 2015: tra questi iClio, che vuole sostituire le tradizionali guide turistiche cartacee e invitato a presenziare l’ultima conferenza organizzata dalla Organizzazione Mondiale del Turismo.

La Call +Heritage+Tourism

Come spiega Luis Araujo, attuale presidente e leader, questo programma intende implementare servizi innovatori che possano contribuire a posizionare il Portogallo come un punto di riferimento per l’innovazione imprenditoriale nel settore turistico. Anche il CEO di Portugal Ventures, Celso Gueres de Cavalho, dichiare esplicitamente il legame con quella che è a tutti gli effetti una strategia nazionale: “con il lancio di questa call, un passo in più viene fatto per la concretizzazione della nostra Strategia Nazionale per l’imprenditorismo”, dove, conseguentemente, si vedrà la “creazione di più valore e più lavoro”.

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Insomma se avete qualche idea in ballo, legata al turismo e non necessariamente alla tecnologia, c’è da ballare. Per l’esattezza con 10 milioni di euro di investimento. La chiamata alle candidature sarà aperta fino al 31 luglio. Un consiglio arriva diretto ( o direitinho, come si dice qui a Lisbona) da uno dei CEO di Portugal Ventures, Marco Fernandes. Due sembrano le caratteristiche decisive.

Prima di tutto uno sguardo verso un’orizzonte internazionale: “promuoviamo gli imprenditori che vogliono rivolgersi al mercato globale”, afferma Fernandes. In secondo luogo, qui a mio avviso la prospettiva più interessante, quello che fa la differenza è il team che porta avanti il progetto, più che il progetto stesso.

“Nella nostra opinione, il team conta più dell’idea o dell’innovazione. La questione del team non è da sottovalutare.

“Il team giusto è quello che non desiste, che sperimenta, che cerca nuovi clienti, partners, investitori, che non rimane comodo nella sua zona di conforto. Questo è quello che cerchiamo”.

Qui la candidatura per il team giusto. Buona fortuna.

Contributor: Giovanna Trimoldi

giovanna trimoldi
Giovanna Trimoldi, 26 anni, appassionata al mondo della comunicazione e della ricerca qualitativa, ha conseguito la Laurea specialistica in Organizzazione e Marketing della Comunicazione d’Impresa presso l’Università La Sapienza di Roma. Vincitrice del Premio per la migliore tesi di Laurea 2015 con una tesi su “Le Sfide del Social Media Management nelle agenzie di comunicazione”, e dopo evere preso parte al programma “Erasmus for Young Entrepreneurship” nel 2015, fluente in inglese e portoghese, Giovanna decide di trasferirsi a Lisbona dove oggi lavora come Business Developer presso Landing.jobs e collabora con la rivista The Place Brand Observer, all’interno di un contesto vivacemente internazionale.

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