Made in Italy e startup, da Wineleather a Piquadro

Sempre più made in Italy e startup diventa binomio sinergico, come dimostrano il caso di Wineleather (vincitore competition H&M) e la call di Piquadro

Pubblicato il 17 Apr 2017

Stando alle notizie delle ultime settimane sempre più aziende del settore moda, abbigliamento e accessori, seguono con interesse le innovazioni e le imprese eccellenti che nascono all’interno di quella fucina di idee che è il sistema delle startup. E le premiano con bandi, call e percorsi di incubazione, mettendo a disposizione centinaia di migliaia di euro per sviluppare le idee più interessanti e commercialmente appetibili.

Lo scorso 6 aprile una startup italiana ha vinto il premio Global Change messo in palio dal colosso mondiale dell’abbigliamento H&M. Si tratta di Wineleather, la prima pelle 100% vegetale, creata con uno speciale trattamento delle fibre e degli oli contenuti nella vinaccia, che è costituita da bucce, semi e raspi dell’uva che si ricavano durante la produzione vinicola ogni anno. La pelle derivata dal vino è il vincitore che dovrà condividere il montepremi con gli altri classificati, ed è made in Italy: nasce a gennaio 2016 a Milano, con Vegea, azienda di produzione di nuove pelli vegetali, che lavora seguendo i principi di sostenibilità ed etica ambientale. Attualmente è insediata nell’incubatore di Progetto Manifattura, il polo tech italiano di Trentino Sviluppo.

Mentre un altro grande nome degli accessori moda, si sta proponendo come concreto partner per l’incubazione delle startup. Si tratta del progetto Piquadro MyStartup Funding Program: bando che si rivolge agli imprenditori più innovativi e intraprendenti, in possesso dell’idea che anticipa il mercato. Piquadro è l’azienda italiana di pelletteria professionale e per il viaggio dal design innovativo e dal contenuto tecnologico. La sua chiamata per le startup intende promuovere i migliori progetti di business per sviluppare la tecnologia applicata all’industria della valigeria e dell’accessorio moda. Dal 2016 Piquadro sviluppa e produce zaini e borse interattive, denominate Bagmotic: la domotica applicata alle borse, ovvero l’internet of things. Tramite un’app sul proprio telefono, zaini e valigie segnalano la prossimità via bluetooth, ricaricano gli smartphone anche per contatto, si aprono e si chiudono dal telefono e calcolano anche il peso del contenuto.

L’obiettivo di Mystartup Funding Program è selezionare, entro il 30 settembre 2017, le startup più interessanti che possono innovare il mercato: ogni progetto verrà valutato in base all’innovazione dell’idea proposta, il percorso studiato per svilupparla, la sostenibilità del modello di business. Le cinque proposte più promettenti, durante la giornata di assegnazione del premio, saranno valutate dopo 10 minuti di tempo massimo, in cui dovranno spiegare e motivare la propria idea di business di fronte alla giuria, alla stampa e a una platea qualificata.

«Ho sempre creduto nel potere delle idee e il progetto MyStartup Funding Program vuol essere un incoraggiamento a credere nelle sfide più difficili con l’obiettivo di stimolare l’innovazione e sviluppare le iniziative imprenditoriali meritevoli – dichiara Marco Palmieri, amministratore delegato di Piquadro e primo sostenitore di MyStartup Funding Program – questo è un modo per sostenere, con capitali e competenze, i giovani che vogliono realizzare attività imprenditoriali».

Al vincitore o ai vincitori, verrà riconosciuto un contributo di 100mila euro e inoltre Piquadro mette a disposizione una serie di servizi di supporto e incubazione, tra cui un percorso in Silicon Valley, per concretizzare il progetto d’impresa dell’idea vincente. Per le aspiranti startup, il bando e gli estremi per partecipare alla call, si trova qui: www.piquadro.com/mystartup

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