Graphene-XT, la miglior campagna di equity crowdfunding mai vista

Mai vista prima una campagna di equity crowdfunding così. Graphene-XT su Mamacrowd, raggiunge il target in 4 ore ed è corsa all’investimento

Pubblicato il 16 Mag 2017

Il business del grafene raccoglie consensi, oltre le più rosee previsioni. Un business analogico, che sta attirando investitori anche diversi dal solito, persone che si avvicinano per la prima volta a questo tipo di investimento, ci rivela Mamacrowd, la piattaforma di equity crowdfunding, sulla quale  Graphene-XT la startup italiana che sviluppa e sintetizza su scala industriale grafene liquido, il materiale nanotech del futuro, ha scelto di fare fundraising.

Una campagna che in sole 4 ore e 57 minuti ha raggiunto la cifra target di 80mila euro, e nelle prime 48 ore circa €600.000 di adesioni, il doppio rispetto ai €300.000 di massimale che la società era intenzionata a raccogliere. Un fatto straordinario e unico su Mamacrowd e nel contesto del crowdfunding italiano. A oggi, se andiamo a vedere la campagna, leggiamo di adesioni per oltre 337 mila euro (adesioni significa che gli investitori hanno già effettuato il bonifico alla società); e di altri 384 mila euro in attesa di approvazione, vale a dire investitori che hanno inviato la propria manifestazione d’interesse, ma non il bonifico. Purtroppo, non si sa se lo saranno: tutti coloro che hanno manifestato il loro interesse dopo che era stato già raggiunto l’ammontare di €300.000 rischiano di non poter sottoscrivere questa campagna, forse (la notizia non è ufficiale) potrebbe essere accolta dalla società una maggiore richiesta, ma è chiaro che Graphene-XT deve fare le sue valutazioni, poiché in una raccolta di questo tipo che comporta la cessione di equity, non è così immediato dire semplicemente sì ai soldi che arrivano.

Facendo due conti sui dati riportati nella campagna, se per la cifra target di 80mila euro Graphene-XT era disposta a cedere il 2,88 % di equity, significa che raggiungere il suo massimale di 300mila euro equivale a cedere poco più del 10%, e, se dovesse accettare sottoscrizioni per 600mila € significherebbe privarsi del 20% delle proprie quote. Impegnativo per una startup che una prospettiva di crescita importante, ma che potrebbe aver bisogno proprio per questo di ulteriori investimenti.

Cosa fa Graphene-XT

Il grafene ha peculiarità uniche: è il materiale esistente più sottile, resistente come il diamante e flessibile come la plastica, trasparente come il vetro, cento volte più robusto dell’acciaio e sei volte più leggero. Grazie all’altissima conducibilità elettrica e termica e alle particolari proprietà magnetiche permetterà applicazioni per smartphone trasparenti e flessibili, super batterie, iper velocità nelle connessioni dati, beni di consumo dalle super prestazioni.

Puro o mixato permette rivoluzioni tecniche e innovazioni su cui Graphene-XT basa la continua attività di ricerca e sviluppo. Scoperto solamente nel 2004 da due ricercatori dell’Università di Manchester, vincitori poi del premio Nobel, il grafene è il materiale protagonista della rivoluzione industriale 4.0 e del settore Internet Of Things per le sue possibili applicazioni, infatti il suo mercato mondiale è in forte espansione con un tasso annuo medio di crescita del +58.7% e un valore complessivo che raggiungerà i $675 milioni entro il 2020.

Graphene-XT si è specializzata nella produzione del grafene in sospensione liquida in acqua attraverso un processo proprietario brevettato. Grazie a questo processo brevettato Graphene-XT può offrire un grafene di alta qualità a molteplici settori industriali  di qualità a costi inferiori e a ridotto impatto ambientale rispetto ai competitor.

Infatti la startup, sviluppa nuove soluzioni per aziende dei settori energetico, telecomunicazioni, automobilistico, aerospaziali; ha già stretto accordi commerciali con una multinazionale italiana Oil&Gas, con una multinazionale tedesca e con soggetti accademici per lo sviluppo di applicazioni che affiancano le linee di produzione già attive come il grafene in massa (lavorato come additivo) e per film e inchiostri conduttivi. Come spiega in questo video, Simone Ligi Ceo e co-founder.

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