Quattrocento, la startup degli occhiali erede di Luxottica

L’ideale erede di Luxottica potrebbe essere Quattrocento, la startup degli occhiali made in Italy che punta su innovazione, qualità, design

Pubblicato il 05 Apr 2017

La busta gialla può essere quella dell’Inps che una buona parte di italiani hanno ricevuto in cui si diceva come, quando e a quali condizioni sarebbe scattata la pensione. Oppure può essere quella di Quattrocento che vi manda il suo paper try-on. Quattrocento è una startup, nata nel 2015, e fa occhiali. Li fa rinnovando l’intera filiera, senza compromessi su qualità e design, sia da vista sia da sole e a prezzi che sono altamente competitivi.

Da qui il nostro azzardato (per ora) paragone con il colosso Luxottica, nato a fine anni ’60 dalla mente innovativa di Leonardo del Vecchio che capì come creare un grande business partendo proprio dalla filiera produttiva degli occhiali, puntando su innovazione e qualità a prezzi concorrenziali. Se Luxottica fosse nata oggi, probabilmente avrebbe cominciato dalla vendita online, come sta facendo Quattrocento.

Quattrocento è un brand di occhiali che sviluppa la sua rete commerciale principalmente online – spiega a Startupbusiness Eugenio Pugliese, Ceo della società –  La sua missione è quella di vendere occhiali di alta qualità, sia da vista sia da sole, a un prezzo rivoluzionario aggirando i canali tradizionali, abbattendo i costi di filiera e vendendo principalmente online attraverso il sito, che è in grado di fornire occhiali di altissima qualità, made in Italy, a un prezzo di 115 euro, inclusivo di lenti graduate e spese di spedizione”.

La startup che ha ricevuto un finanziamento seed da 300mila euro al momento della sua nascita da parte di Kima Ventures e Wix.com vende anche attraverso canali fisici come per esempio gli store di La Rinascente e altri sparsi per tutta Europa. Quattrocento genera infatti l’80% del suo fatturato, che ha già superato le centinaia di migliaia di euro, fuori dall’Italia e principalmente in Gran Bretagna, Stati Uniti e Germania.

“Il marchio fonda la sua natura estetica sulla bellezza e sul tripudio dell’arte e dell’innovazione, che solo il Rinascimento italiano ha consolidato nel mondo. Il nome stesso deriva proprio da uno dei periodi più rivoluzionari e innovatori della storia italiana: il 1400 – aggiunge Pugliese facendosi trasportare dalla nota romantica della sua startup – Dal passato riprende l’animo ribelle, dal presente ruba lo stile pop-rinascimentale. Così come nel ‘400, la collezione totalmente made in Italy, vuole investire e credere nell’alta qualità , nel design moderno e nei piccoli laboratori artigianali espressione della qualità manifatturiera italiana”.

Eugenio Pugliese oltre a essere Ceo è anche fondatore delle startup, è cresciuto respirando il mondo degli occhiali fin da piccolo, grazie al negozio ottico della famiglia e Quattrocento l’ha creata insieme a Sharon Ezra, designer e product manager, che si è innamorata negli anni delle tecniche del made in Italy lavorando a stretto contatto con le migliori manifatture italiane.

La novità del paper try-on

Vendere occhiali online ha un problema: gli acquirenti non li possono provare. Certo ci si può fare un’idea o si può semplicemente scegliere un modello simile a quello già utilizzato oppure si può chiedere l’invio di alcuni campioni per indossarli. Questa operazione si chiama home try-on: ti mando a casa i campioni che hai scelto sul sito, li provi, preferisci quello più adatto e mi rimandi poi tutti i campioni. È questa la tecnica che per esempio usano alcuni colossi concorrenti di Quattrocento come Warby Parker e GlassesDirect ma appare chiaro che la gestione della spedizione, del reso, la disponibilità in magazzino dei campioni e infine il terzo invio con il prodotto finito per il cliente hanno costi significativi che incidono sul prezzo finale del prodotto e sui bilanci delle società. Un costo che Quattrocento, soprattutto all’inizio del suo percorso d’impresa ha dovuto inventarsi un nuovo sistema creando il paper try-on: “il paper try-on – spiega il fondatore – consente di ordinare una versione cartacea di prova dei diversi modelli presenti sul sito, il “cartamodello” viene spedito a casa gratuitamente e permette di misurare e provare gli occhiali di persona, per poi procedere nell’effettivo ordine del prodotto originale. Abbiamo già spedito oltre tremila kit riscontrando effetti molti positivi con i consumatori che hanno apprezzato l’originalità dell’idea e soprattutto confermano 90% dei clienti, che l’occhiale cartamodello è utile a risolvere il problema del fitting. Da quando abbiamo introdotto paper try-on abbiamo diminuito del 50% la percentuale di reso e accresciuto il numero delle conversioni, si tenga presente che con il modello di home try-on i nostri concorrenti hanno conversioni tra il 37 e il 44% e noi con il paper try-on siamo al medesimo livello di percentuale di persone che dopo avere ricevuto a casa il campione procedono all’acquisto ma con costi decisamente inferiori pari alla realizzazione dei cartamodelli e dell’invio di una normale lettera”.

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Prezzi competitivi e strategia di vendita innovative facendo leva sulla qualità del made in Italy, questa è la ricetta di Quattrocento che ora si prepara ai passi successivi che comprendono l’espansione nei mercati europei tramite corner-shop/pop up, l’apertura di punti vendita monomarca e lo sviluppo e l’introduzione di un servizio di prova virtuale dell’occhiale.

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