Nello skipass del futuro: customer experience, big data e sicurezza

Al Vertical Innovation Camp della Val Gardena sono emersi i progetti che possono rivoluzionare il tradizionale skipass cartaceo

Pubblicato il 21 Dic 2016

Tecnologia e neve: secondo gli ultimi dati di Skipass Panorama Turismo-Osservatorio Italiano del Turismo Montano, il business complessivo generato dalle località sciistiche italiane si aggira complessivamente intorno ai 10 miliardi di euro, di cui poco più di 4 miliardi sono il valore dei servizi collegati alla pratica delle discipline sportive sulla neve (quali noleggio attrezzature, maestri di sci, skipass ed impianti di risalita vari). Un business in cui lo spazio che si apre anche all’arrivo di nuove tecnologie è ampio, ed in particolare se parliamo di digitale, i temi big data, customer experience, wearable, sono sicuramente i driver su cui l’innovazione si può incardinare.

Prendiamo per esempio lo skipass: per ora i backend di molti compresori sciistici sono digitalizzati, in alcuni casi è possibile per l’utente prenotare e acquistare skipass via web e mobile, ma poi è sempre il tesserino cartaceo che dobbiamo portarci dietro. Eppure, è proprio sullo skipass che molto si può fare.

In Val Gardena, per esempio, si è tenuto proprio nei giorni scorsi il primo Vertical Innovation Camp, una sorta di hackathon di due giorni il cui tema centrale è stato: Disrupting the skipass. L’obiettivo di organizzatori e partecipanti era infatti raccogliere idee e soluzioni innovative per rivoluzionare il tradizionale sistema di accesso agli impianti da sci. Organizzatori della tre giorni sono stati IDM Südtirol-Alto Adige e Dolomiti Superski, con la collaborazione di What A Venture, acceleratore di idee imprenditoriali.

L’evento, di cui si possono leggere maggiori dettagli in questo articolo, ha richiamato da diverse parti d’Europa moltissimi partecipanti per discutere e sviluppare nuove idee su nuovi sistemi di emissione biglietti, produzione di app, dispositivi indossabili come braccialetti e soluzioni innovative per migliorare il comfort e il divertimento degli sciatori, senza dimenticare la tutela della propria salute. Parte del lavoro è consistita anche nel recarsi personalmente all’ingresso degli impianti di Ciampinoi per intervistare gli sciatori e chiedere un parere sull’efficacia, dal punto di vista dei clienti, dell’ipotesi di prodotto. Tra le idee che hanno poi riscosso maggiore successo, quella del gruppo Super Dolomiti, che ha proposto di trasferire lo skipass sullo smartphone in modo da offrire un’esperienza utente diversa e allo stesso tempo aiutare Dolomiti Superski a comprendere come migliorare i servizi; Uniski, che ha sfruttato il Vertical Innovation Camp per testare un prodotto che è già in commercio dal 2008: si tratta di un braccialetto che integra in un unico dispositivo skipass e dati medici del cliente, in modo che – in caso di incidente – i soccorritori possano avere sotto controllo lo stato di salute del ferito;  360 customer experience, che aveva come obiettivo la perfetta integrazione dei dati per migliorare la user experience e offrire, sulla base delle abitudini d’acquisto dei clienti, servizi ad hoc (come sconti sui prodotti preferiti).

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