The state of european tech 2016 (Italia non pervenuta)

La nuova edizione di The state of european tech è molto positivo per la crescita dell’industria tecnologica in Europa, ma l’Italia è completamente assente.

Pubblicato il 10 Dic 2016

The State of European Tech è uno studio realizzato da Atomico, una società di venture capital europeo, in collaborazione con Slush, la conferenza sulla tecnologia che si svolge a Helsinki, in Finlandia, e una delle principali in Europa.

Il rapporto delinea tre tendenze principali alla base della crescente influenza del successo del settore tecnologico europeo, sulla base di una serie di indicatori: mindset imprenditoriale, talento, tech community, capital flows, deep tech, corporate europe awakens, scaleup&exit.

1. L’industria tecnologica è fiorente, diversificata e di eccezionale qualità in Europa: il 2016 è stato un anno eccezionale con 88B di dollari investiti in  M & A; sempre più giganti tecnologici asiatici e US acquisiscono società europee “deep tech” (cioè quelle che sviluppano tecnologie proprietarie) e guardano ai talenti del continente.

2. Nuovi hub tecnologici stanno emergendo in tutta Europa oltre l’ordine esistente di Londra, Berlino e Stoccolma. Il rapporto suggerisce che Monaco di Baviera, Zurigo, Lisbona, Madrid, Copenhagen saranno da tenere d’occhio nei prossimi anni. Parigi sta cominciando a sfidare seriamente Londra e Berlino per il numero di investimentiventure capital realizzati

3. Le industrie tradizionali si stanno, finalmente, risvegliando e digitalizzando: i due terzi delle imprese più grandi in Europa per capitalizzazione di mercato hanno fatto un investimento diretto in aziende tecnologiche, mentre un terzo ha acquisito almeno una società di tecnologia.

4. Ci tocca purtroppo segnalare che l’Italia non rientra in nessuno degli indicatori esaminati per la realizzazione dello studio.

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