Zoomaal, la prima piattaforma di crowdfunding per il mondo arabo

Pubblicato il 04 Lug 2013

“Ho sempre creduto che il crowdfunding fosse perfetto per il mondo arabo. I Paesi sviluppati già forniscono molto supporto ai giovani imprenditori attraverso diversi programmi. E’ oggi piuttosto difficile fare decollare un progetto nel mondo arabo e quindi credo sia importantissimo che gli arabi abbiamo la possibilità di agire insieme per dare sostegno alla creatività”, con queste parole Abdallah Absi annuncia a Startupbusiness la nascita di Zoomaal, la prima piattaforma di crowdfunding del mondo arabo.

Zoomaal è online da oggi 4 luglio ed è interamente dedicato a progetti nati nei Paesi arabi ed è finanziato da quattro grandi fondi di venture capital operativi nell’area Mena (Middle east north Africa) che sono Wamda, N2V, Sawari Ventures e Middle East Venture Partners che hanno investito una somma non resa pubblica. È la prima volta che questi quattro investitori mettono insieme le forze su un singolo progetto.

Abdallah Absi è un giovane imprenditore, ha 21 anni, e oltre che a essere fondatore e Ceo di Zoomaal è anche fondatore dell’Entrepreneurship Club in Libano che si occupa di fare conoscere l’imprenditorialità tra gli studenti.

Zoomaal ha sede a Beirut, Libano e conta già diversi progetti provenienti da 11 Paesi arabi diversi che sono stati pubblicati sulla piattaforma e sono pronti a raccogliere i fondi che servono per partire.

Zoomaal è progettata con una serie di funzionalità che la rendono efficace per tutti gli utenti dei Paesi arabi e che sono:

1) siccome le carte di credito non sono diffuse tra i cittadini dei Paesi arabi, si rivolge soprattutto agli arabi che vivono all’estero, Nordamerica ed Europa principalmente

2) la piattaforma utilizza ogni tipologia di forma di pagamento rispettando anche i più restrittivi regolamenti applicati in alcuni Paesi e utilizza il modello ‘tutto o niente’ quindi se un progetto non viene interamente finanziato non parte e i soldi eventualmente versati sono restituiti

3) la piattaforma integra un sistema di tutor per spiegare come funziona il crowdfunding e l’intero processo anche a chi non lo ha mai utilizzato

4) Il sistema utilizza in modo molto efficace sistemi di condivisione appoggiandosi a Facebook o all’email in modo da permettere agli utenti di condividere i progetti che ritengono interessanti e renderli quindi più facilmente finanziabili

5) Zoomaal lavorerà con una serie di partner comprese le organizzazioni di arabi che vivono all’estero come è TechWadi in Silicon Valley

6) Inoltre si manterrà una media di valore pari a 5mila dollari a progetto almeno nella fase iniziale; ogni progetto deve essere illustrato anche con un video; la piattaforma trattiene una fee del 5% sui progetti finanziati con successo; alcune categorie di progetti non sono accettate: carità, autofinanziamento personale, religione, politica, alcol, pornografia saranno immediatamente eliminati.

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