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Akiflow, chiude round da 1,8 milioni di dollari

La startup fondata da italiani è una global company e si prepara ad assumere e a sviluppare nuove funzionalità della piattaforma. Utilizzare Akiflow, secondo gli utenti, permette di risparmiare fino a due ore al giorno di tempo che altrimenti sarebbe improduttivo.

Pubblicato il 16 Mag 2022

Akiflow la piattaforma digitale per la pianificazione efficiente del lavoro che convoglia in un unico strumento tutte le app che si utilizzano nell’attività quotidiana, dal calendario alle e-mail alle numerose applicazioni gestionali, annuncia di avere chiuso un round da circa 1,8 milioni di dollari di investimenti.

“Questo round ci permetterà di espandere il team e continuare a migliorare il nostro prodotto. Stiamo assumendo programmatori e designer, in qualsiasi parte del mondo – dice a Startupbusiness Nunzio Martinello, CEO della startup – Inizialmente abbiamo pensato e sviluppato il prodotto per C-level e founder, che rappresentano la maggior parte dei nostri clienti attuali. Molti hanno già acquistato Akiflow per i propri collaboratori, nonostante al momento sia un prodotto ad uso individuale, per migliorare la produttività aziendale. Nei prossimi mesi andremo quindi a concentrarci sullo sviluppo di funzionalità per team, che andranno ad ottimizzare le modalità di interazione fra colleghi”.

La startup, fondata nel 2020 dai tre imprenditori italiani, oltre a Nunzio Martinello ci sono Sebastiano Favaro e Nicola Possagnolo che sono co-fondatori anche della digital marketing company Noonic, è stata selezionata per un percorso di incubazione da Y Combinator, l’acceleratore di startup in Silicon Valley in cui sono nate aziende come Dropbox, Airbnb, Stripe, Twitch e Coinbase. Nel giugno del 2021 un nuovo step di crescita: pivot e lancio di un nuovo prodotto, che ha portato Akiflow a posizionarsi nel mercato dei tool per la gestione della produttività aziendale. Un’impresa di genesi italiana proiettata sul mercato internazionale quindi: “Il workspace sta cambiando e servono nuovi strumenti per migliorare l’organizzazione individuale – aggiunge Martinello in una nota – . La nostra soluzione raccoglie in una inbox unificata, automaticamente, tutti i task presenti sulle decine di app che si utilizzano giornalmente, dalle email alle piattaforme di project management. L’integrazione con il calendario rende Akiflow la miglior rappresentazione del proprio tempo e delle proprie attività, diminuendo così il context-switching, ovvero il continuo cambio di focus dovuto al numero di app che usiamo e alle notifiche che riceviamo durante la giornata”. 

Se già la selezione da parte di Y Combinator ha rappresentato una forte validazione per Akiflow, a certificare ulteriormente la bontà del progetto sono i nomi degli investitori che hanno partecipato al round che ha raccolto complessivamente 1,8 milioni di dollari. Tra questi, il fondo Benson Oak Ventures, seguito da protagonisti della scena tech internazionale quali Yaron Samid, fondatore di TechAviv, Eilon Reshef, co-fondatore di Gong, Adam Schwartz, fondatore e CEO di Articulate che ha raccolto 1,5 miliardi di dollari in uno dei più ricchi round A della storia, Ayal Itzkovitz, managing partner di Pitango, Matthew Trifiro, CMO di Vapor IO, e Dror Ceder, fondatore di Lumen. Presenti anche gli investitori italiani Enrico Pandian, imprenditore seriale già fondatore di FrescoFrigo e Checkout Technologies, e Matilde Giglio, founder della startup Even che punta a rivoluzionare il mercato delle assicurazioni sanitarie in India.

La nostra prima esperienza con Akiflow è stata da utenti – dichiara Robert Cohen, managing partner di Benson Oak Ventures –, ed è presto diventata lo strumento base per la produttività per tutto il nostro team. Un unico spazio virtuale che raccoglie gli incarichi e il calendario di lavoro e li confeziona in una magnifica interfaccia. Poi abbiamo avuto l’opportunità di incontrare Nunzio e Sebastiano e abbiamo visto in prima persona quanto siano ossessionati dall’eccellenza del prodotto e da una grande user experience. Sono gli ingredienti necessari per essere leader di categoria e noi di Benson Oak Ventures siamo entusiasti di poter guidare il seed round di Akiflow. Siamo entusiasti di far parte della missione di Akiflow di aiutare milioni di utenti a essere più produttivi in un mondo di costanti distrazioni e che si affida sempre di più al lavoro da remoto».

Akiflow si definisce come full remote company: il CEO Nunzio Martinello è di base a Bangalore, il CTO Sebastiano Favaro a Padova, e il team, formato da circa dieci persone, è sparso in cinque diversi Paesi e si ritrova in presenza in occasione di meeting periodici. Tra gli obiettivi per il 2022 c’è proprio l’allargamento di questo gruppo, con un nuovo round di assunzioni e la distribuzione di stock option per tutti i collaboratori.

La nuova versione di Akiflow, lanciata in giugno, è stata product of the day e product of the week su Product Hunt, sito di riferimento per la selezione di nuovi prodotti in ambito tecnologico. Utilizzare Akiflow, secondo gli utenti, permette di risparmiare fino a due ore al giorno di tempo che altrimenti sarebbe improduttivo. Si può definire come un consolidation tool perché inserisce e riorganizza in un unico flusso le informazioni che arrivano da decine di diverse applicazioni. Tra le novità più interessanti della prossima release ci sono appunto la app per dispositivi mobile, funzioni per gestire lavori di gruppo e uno smart scheduler per fissare call e appuntamenti in modo efficiente. Sono caratteristiche in continua evoluzione, come d’altra parte è il lavoro nei settori del digitale. Uno dei punti di forza di Akiflow è il coinvolgimento degli utenti, che forniscono feedback e suggerimenti agli sviluppatori, dando vita a una community molto partecipe. Il team pubblica una roadmap aggiornata con le novità a cui sta lavorando, e mantiene con gli utenti rapporti costanti tramite chat e videocall.

Secondo alcune ricerche risalenti al periodo pre-pandemia realizzate da App Annie, nel 2020 erano state installate 7,1 milioni di app di business e produttività (+35% sul 2019) e per il 2023 si prevedeva per il settore un fatturato globale di 4,3 miliardi di dollari. Numeri che, molto probabilmente, sono già superati dai fatti, considerata la spinta fortissima che il covid-19 ha dato ai nuovi modelli di lavoro ibrido. (Photo by Marvin Meyer on Unsplash )

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