editoriale

Media startup e tech, le grandi manovre in Europa

Webrazzi compra Tech.eu, Axel Springer compra Politico e Protocol, il Financial Times ha investito in Sifted e The Next Web, ecco come evolve lo scenario europei dell’informazione tech e startup

Pubblicato il 13 Ott 2021

L’editoria che si occupa di startup, tecnologia, imprenditoria in Europa è scossa da grandi manovre. La notizia più recente è del 7 ottobre 2021 quando è arrivato l’annuncio che Webrazzi, il principale media outlet turco dedicato alle startup ha acquisito Tech.eu , punto di riferimento per l’informazione legata alle startup in Europa fondato nel 2013 da Robin Wauters che era redattore di TechCrunch, e sostenuto da una serie di investitori come 500 Startups, Adeo Ressi di Founder Institute, Roxane Varza di Station F, Daniel Waterhouse di Balderton, e Carlo Eduardo Espinal di Seedcamp, l’operazione di fusione, relativamente alla quale non sono stati resi noti i dettagli finanziari, punta a dare nuova energia a entrambe le piattaforme (qui la notizia riportata da TechCrunch) . 

L’acquisizione di Tech.eu da parte di Webrazzi segue un’altra grande operazione che è accaduta ad agosto 2021 quando Axel Springer, il grande editore di Berlino, ha annunciato l’acquisizione di Politico, ivi compresa al joint venture già in essere denominata Politico Europe, e della testata di notizie tech Protocol, tutte fondate da Robert Allbritton che resta in carica in veste di publisher di entrambe (qui il comunicato dell’annuncio ) . 

Prima ancora, nel periodo tra gennaio e marzo del 2019, fu il Financial Times, che ricordiamo fa capo alla holding giapponese Nikkei, a compiere due mosse nell’ambito dell’editoria legata al mondo startup e tech con l’investimento nella allora nascente testata Sifted prima, e con l’acquisizione dell’olandese The Next Web (TNW) dopo. Sifted è diventata rapidamente una delle testate di riferimento in ambito startup e tecnologia in Europa con una redazione di primo livello fatta di giornalisti di tutto il continente e guidata da John Tornhill, innovation editor di FT e Michael Stothard che ha lavorato nelle redazioni di FT a Madrid e Parigi prima di tornare a Londra per questo incarico (qui il comunicato stampa con cui venne dato l’annuncio dell’operazione il 31 gennaio 2019 ). TNW è invece una realtà sia media sia di eventi che opera sempre nell’ambito del tech e delle startup e guidata da Boris Veldhuijzen van Zanten, l’evento che organizza ad Amsterdam è considerato uno dei principali appuntamenti europei del settore, l’acquisizione della quota di controllo di TNW rappresenta la prima operazione di FT in Europa continentale (qui il comunicato in proposito del 5 marzo 2019).

Il settore dell’editoria tech e startup europea è quindi in fermento, i motivi sono diversi e vanno ricondotti sia alla necessità per il settore media di fare economie di scala in un momento in cui la sperimentazione dei modelli di business dell’editoria digitale è continua e in constante mutamento, sia al fatto che il settore delle tecnologie e delle startup è in continua crescita e rappresenta un mercato capace di attirare sempre maggiore interesse, le startup sono finalmente, anche in Europa, percepite come elementi strutturali del processo di cambiamento socio economico, e non più erroneamente come un fenomeno folkloristico popolato da giovani nerd che rincorrono sogni improbabili, e ciò ha come conseguenza la sempre maggiore attenzione e coinvolgimento del mondo industriale, finanziario, accademico e istituzionale, inoltre, cosa di cui scriviamo su Startupbusiness già dal primo trimestre di quest’anno, la quantità di denari investiti nelle startup in Europa è in crescita esponenziale e questo rappresenta una grandissima opportunità anche per chi opera in questo settore sotto forma di canale di divulgazione. 

Trattandosi di editoria, di comunicazione, di divulgazione, di eventi, e soprattutto trattandosi del settore startup e tech la lingua gioca un ruolo fondamentale nel definirsi del panorama Europeo dei media outlet che scrivono di imprenditorialità e innovazione. L’inglese è dominante, e anche le operazioni della tedesca Axel Springer e della turca Webrazzi vanno nella direzione di consolidare la loro presenza sullo scenario internazionale, quindi nei media dove è l’inglese la lingua di riferimento. Inutile dire che FT, Sifted, TNW già sono in inglese, così come sono in inglese tutti i grandi eventi del continente che richiamano startup e investitori come TechBBQ di Copenhagen, Slush di Helsinki, TechChill di Riga, South Summit di Madrid, Web Summit di Lisbona, ViennaUp di Vienna, per citarne alcuni. È quindi pubblicare in lingua inglese e organizzare eventi dove la lingua ufficiale è l’inglese a rendere protagoniste delle operazioni europee le piattaforme media dedicate al mondo startup, naturalmente ci sono anche casi di operazioni come acquisizioni e fusioni all’interno di mercati dove si usano altre lingue, la stessa Startupbusiness che state leggendo è stata acquisita nel 2015 dal Gruppo Digital 360 per esempio, ma la portata dei deal di respiro europeo è significativa perché è ulteriore sintomo della crescita e dell’integrazione dell’ecosistema del Vecchio continente nel suo complesso, e i casi fino a qui illustrati paiono essere solo l’inizio di un processo che andrà a consolidarsi ulteriormente nei prossimi mesi, mesi che saranno molto interessanti per l’ecosistema nella sua interezza perché la raffica di deal, anche di grandi dimensioni, che ha caratterizzato la cronaca di questa prima parte del 2021, si tradurrà in ricadute in termini di crescita delle startup e delle scaleup che investiranno denaro per espandersi sui mercati, per assumere persone, e per migliorare e sviluppare ulteriormente i loro prodotti, tecnologie e servizi innovativi. (Photo by Markus Winkler on Unsplash

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