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Eye4Nir, round seed da 600mila euro con 360 Capital ed Eureka!

La società spin-off del Politecnico di Milano e supportata da Università Roma Tre lavora a una tecnologia per rendere visibile ciò che l’occhio umano non vede

Pubblicato il 16 Dic 2021

Eye4Nir, spin-off del Politecnico di Milano che ha messo a punto una tecnologia che in pratica consente di vedere ciò che normalmente sfugge all’occhio umano, annuncia di avere chiuso il round seed da 600mila euro con i fondi Poli360 gestito da 360 Capital e Eureka! Fund I – Technology Transfer gestito da Eureka! Venture. 

I capitali saranno utilizzati per sviluppare la tecnologia che permette di rilevare con un solo dispositivo sensore (foto-rivelatore) contemporaneamente la radiazione elettromagnetica sia nella lunghezza d’onda visibile che quella nel vicino infrarosso; quest’ultima denominata Short-Wave-Infrared (SWIR) e che abbraccia convenzionalmente le lunghezze d’onda che vanno da 1 micron a 2 micron. 

“Con l’investimento in Eye4Nir confermiamo la vocazione deeptech e tech transfer di Eureka Fund – dice a Startupbusiness Stefano Peroncini, CEO di Eureka! Venture – : abbiamo preso il meglio da ben due università di eccellenza tra i dipartimenti di fisica e di optoelettronica del Politecnico di Milano e dell’Università di Roma Tre, valorizzando il team di ricerca, la proprietà intellettuale già sviluppata e i risultati preliminari raggiunti con un prototipo funzionante caratterizzato non solo dalla capacità di rilevare e discriminare le bande spettrali VIS e SWIR, ma anche prestazioni eccezionali in termini di detectivity specifica e range dinamico”.

La tecnologia su cui lavora Eye4Nir è utilizzabile per numerose applicazioni, per vedere ciò che sfugge all’occhio umano, consentendo di acquisire immagini in condizioni di scarsa visibilità: al giorno d’oggi, infatti, mentre i foto-rivelatori capaci di rilevare la radiazione emessa nelle lunghezze d’onda del visibile, sono basati su silicio e sono presenti in moltissimi oggetti di uso quotidiano, come per esempio gli smartphone o nei sistemi di visione presenti nelle auto, la tecnologia di imaging SWIR è scarsamente sfruttata rispetto all’opportunità che offre. La luce SWIR riflessa da un oggetto trasporta informazioni sulla sua composizione abilitando numerose applicazioni nel settore automobilistico, sanitario, dell’automazione industriale e dei controlli di qualità. 

Eye4Nir nasce come sviluppo di un progetto scientifico portato avanti dal team di ricerca per i semiconduttori basati su leghe del Silicio-Germanio (SiGe) del Politecnico di Milano e dal team di ottica e optoelettronica non lineare dell’Università Roma Tre. Il team della startup, guidato dall’amministratore delegato Andrea Ballabio, PhD in Fisica al Politecnico di Milano, si è così assicurato la proprietà intellettuale presentando due brevetti, grazie al supporto del Technology Transfer Office del Politecnico di Milano e a Roma Tre. Eye4Nir si è inoltre aggiudicata la call for idea Switch2product del Politecnico di Milano grazie alla quale ha ricevuto il primo investimento con cui è stato incrementato il TRL (Technology Readiness Level) della tecnologia sino all’attuale livello 4. Il team ha inoltre è stato inoltre premiato come vincitore di due importanti competizioni per startup come StartCup Lombardia 2020 e PNI2020. 

La forte riduzione dei costi di produzione garantita dalla tecnologia innovativa sviluppata all’interno di Eye4Nir renderà la tecnologia di imaging SWIR disponibile per diverse applicazioni che verranno analizzate sia dal punto di vista tecnologico che da quello delle prospettive di mercato: ispezioni industriali, controllo qualità e guida autonoma, sono i primi ambiti di interesse. 

“L’ingresso di Poli360 ed Eureka! ci permetterà di trasferire la tecnologia in un ambiente industriale, andando a validare i processi produttivi e la struttura dei dispositivi. Questo permetterà di accelerare l’industrializzazione del nostro sensore di immagine per arrivare il prima possibile sul mercato. Crediamo che la tecnologia sviluppata da Eye4Nir potrà avere un importante impatto in diversi settori, tra cui l’automotive, che potranno finalmente accedere alla visione SWIR, finora limitata ad applicazioni scientifiche e aerospaziali”, afferma in una nota Andrea Ballabio.

Nader Sabbaghian, general partner di 360 Capital dichiara: “Abbiamo deciso di credere nella ambiziosa sfida di Eye4Nir supportandoli nello sviluppo di un innovativo e più conveniente sensore SWIR basato su materiali compatibili con i processi di produzione di circuiti integrati standard”.  

“Un investimento significativo per la spin-off del Politecnico di Milano Eye4Nir e un segnale che, in questo momento di ripresa economica, pone l’attenzione sulla centralità del trasferimento tecnologico – dice Ferruccio Resta, magnifico rettore del Politecnico di Milano – . Il rapporto tra università e impresa, cuore delle misure varate dal governo, e le linee guida emesse dal ministero in tema di università riservano attenzione anche a questo aspetto, fondamentale per il sistema accademico italiano che registra ottime prestazioni in termini di qualità della ricerca, ma scarsa propensione al mercato. Un approccio che non può essere unilaterale, che richiede una politica attiva da parte delle istituzioni, il coinvolgimento del venture capital e l’immissione di nuovi flussi di capitale”. 

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