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Mapo Tapo, round da 355mila euro per la startup degli sport outdoor

La startup raccoglie un round pre-seed con B4i e business angel internazionali a una valutazione pre-money di due milioni di euro

Pubblicato il 10 Gen 2022

A poco più di un anno dalla sua nascita la startup Mapo Tapo che opera nel settore dei viaggi di gruppo per appassionati di sport all’aperto come arrampicata e scialpinismo, annuncia di avere chiuso il round pre-seed da 355mila euro a una valutazione pre-money di due milioni di euro.

A investire nella startup oltre a B4i Bocconi for innovation anche un pool di business angel italiani e internazionali provenienti da Canada, Stati Uniti e Belgio tra cui il fondatore di OpenIO (recentemente acquisita da OVHcloud), il chief of staff dei MURAL e il serial entrepreneur Yves Warnant, che ha fondato/acquisito 16 società. Dall’Italia, si sono uniti manager, partner di importanti società di consulenza e imprenditori, tra cui Fabio Stefanini, general manager Italia della scaleup Otovo, oltre a due soci di Angels4Women Manuela Zanin, imprenditrice, e Giuseppe Cavallaro.

“Sono da sempre un grande appassionato di sport outdoor. Ormai sono una decina d’anni che trasccorro la maggior parte del mio tempo libero praticando l’arrampicata, lo scialpinismo e il surf. Al di là delle discipline in sé, ho sempre trovato che viaggiare in giro per il mondo praticando questi sport, mi permettesse di esplorare mete un po’ al di fuori dei sentieri battuti, ed entrare in contatto con comunità sportive locali – dice a Startupbusiness Daniele Calvo Pollino, CEO e co-fondatore di Mapo Tapo – . In questi viaggi però, c’era sempre un problema ricorrente: trovare qualcuno che venisse con me. Ho avuto la fortuna di incontrare Alessia, l’altra co-fondatrice di Mapo Tapo, con cui ho condiviso tantissimi di questi viaggi, ma non siamo mai riusciti a trovare una compagnia stabile con cui condividere queste esperienze. Ed è proprio da qui che nasce l’idea di Mapo Tapo: mettere in contatto, da un lato, una comunità di viaggiatori appassionati di sport outdoor che vogliono condividere questa esperienza; dall’altra, un network di guide locali certificate, desiderose di mostrare a un gruppetto di appassionati i luoghi dove scalano, sciano, surfano da una vita. Questo aumento di capitale è un passo importante per il perseguimento di questa missione: i fondi saranno investiti in buona parte nello sviluppo della piattaforma tech, così da automatizzare molti processi che oggi avvengono manualmente. Inoltre, verranno investiti nella creazione partnership e di contenuti media come testi, foto, video, molto apprezzati dalla nostra community”.

Daniele Calvo Pollino e Alessia Fontanari, co-fondatori di Mapo Tapo
Daniele Calvo Pollino e Alessia Fontanari, co-fondatori di Mapo Tapo

La liquidità servirà quindi a far evolvere la piattaforma tecnologica, far crescere la community che oggi conta 25mila appassionati e rafforzare l’impegno nella promozione di un turismo sostenibile, rivolta in primo luogo agli angoli d’Italia e d’Europa meno conosciuti, in attesa di riprendere l’attività sulle destinazioni più lontane. Mapo Tapo si propone come la prima piattaforma verticale per il mondo dell’arrampicata. Non solo un catalogo di viaggi, ma un network di guide alpine selezionate e una community di appassionati che trovano la possibilità di unirsi per vivere esperienze autentiche. La startup aiuta le guide nella creazione di un pacchetto (viaggi dai 2 ai 7 giorni, sia in Italia sia all’estero), aggiunge un’assicurazione creata ad-hoc con Europ Assistance e si occupa di promuovere i viaggi nella propria community online, che già conta 25 mila appassionati. In viaggio, la guida diventa il punto di riferimento: accompagna e garantisce la sicurezza nella pratica dello sport. Avere una guida locale rende l’esperienza autentica, solo un esempio: in Sicilia i climber trovano cannoli freschi nell’area di arrampicata.

Oltre alla grande attenzione per la sicurezza lavorando con guide certificate, Mapo Tapo promuove un turismo sostenibile a 360 gradi. Per prima cosa, lavora con professionisti e B&B locali, selezionando realtà fuori dai sentieri battuti e attente al territorio. Supporta inoltre iniziative per sviluppare turismo sportivo: nel 2021 ha donato oltre tremila euro per l’attrezzatura di aree di arrampicata (primi progetti nell’entroterra siciliano e in Grecia). Infine, la startup fa advocacy a livello internazionale a favore di un modo di viaggiare più rispettoso, attraverso il proprio online magazine, il libro The Climbing Travel Guide, l’engagement con la propria community e le collaborazioni con ONG da tutto il mondo.

Il covid-19 non ha reso le cose facili per la startup, nata ad agosto 2020, per esempio, quando il secondo lockdown ha compromesso la possibilità di viaggiare, il team di Mapo Tapo ha lanciato una campagna di crowdfunding per creare The Climbing Travel Guide, un libro fotografico delle 50 destinazioni più belle al mondo dove arrampicare. La campagna è stata un successo, il libro è stato creato in tempo record collaborando con sessanta fotografi outdoor e ha già venduto quasi mille copie in tutto il mondo.

Il team, in precedenza composto solamente dai due fondatori Daniele Calvo Pollino (precedentemente product manager in Amazon) e Alessia Fontanari (da McKinsey) è in continua crescita e ora conta sette persone, tra cui anche il nuovo CTO, Alfredo Lanzetta, e continua a crescere velocemente. Attualmente è impegnato al miglioramento della piattaforma proprietaria per agevolare la partecipazione delle guide alpine, oltre a continuare a investire sulla crescita della community online. La vision è diventare il punto di riferimento europeo per viaggi sportivi nella natura, sostenibili e sicuri, espandendosi anche su altri verticali, con una community affiatata di appassionati di outdoor e un network di guide selezionate da tutto il mondo.

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