investitori sostenibili

Startup Bakery è lo startup studio green

Lo startup studio italiano ha abbattuto la propria carbon footprint di 2.000 Kg di CO₂ sostenendo 4 progetti certificati: tre per la protezione e preservazione della flora e della fauna in Brasile, Zambia e Zimbabwe e uno per la riduzione delle emissioni CO2 nelle zone rurali della Cina

Pubblicato il 20 Lug 2021

Uno Startup Studio ha apparentemente un’impronta carbonica piuttosto bassa, se si confronta con un’azienda manifatturiera: le sue emissioni sono fondamentalmente legate ai costi ambientali del digitale, agli uffici, alla mobilità. Ma ci sono delle emissioni per ogni attività umana e pensare che il digitale, così etereo, non abbia impatto sull’ambiente è oramai una credenza popolare (infondata): nel 2020 le tecnologie digitali utilizzate nella trasmissione, ricezione ed elaborazione di dati e informazioni hanno contribuito per il 3,7% alle emissioni globali di CO2 e raggiungeranno l’8,5% nel 2025, secondo le stime.

Pertanto è responsabilità di qualsiasi azienda, organizzazione e persona fisica contribuire oggi, con le proprie azioni e i propri mezzi a ridurre le emissioni di CO2  per frenare il cambiamento climatico che, come è oramai reso evidente anche dalle recenti alluvioni in Germania e Belgio, è la più grande emergenza globale del pianeta.

Questo senso di responsabilità dovrebbe essere ancora più vivo in coloro che si presentano come paladini dell’innovazione, un settore che ci si aspetta fornisca risposte e soluzioni alle grandi sfide globali. E in effetti molta innovazione va appunto in questa direzione: proprio di recente abbiamo parlato di startup benefit che propongono soluzioni per la decarbonizzazione o di startup come NL Comp che hanno inventato un biomateriale per sostituire la vetroresina (inquinante) delle barche, del Premio Startup per il clima 2021 di Italy 4 Climate.

Innovazione e sostenibilità vanno di pari passo. – dice Alessandro Arrigo, CEO e founder di Startup Bakery, lo startup studio italiano che ha recentemente  azzerato completamente le proprie emissioni per il 2021 sostenendo quattro progetti certificati per la compensazione. “È per questo che tutte le nostre iniziative rispondono ad almeno uno dei Sustainable Development Goals dell’ONU ed è per questo che vogliamo abbattere la nostra impronta ambientale, già contenuta grazie alle nostre politiche aziendali. Per un’azienda essere più sostenibile può voler dire generare rendimenti inferiori nel breve periodo, ma per noi è un investimento necessario e in linea con i nostri valori. Siamo convinti che non si possa diventare più sostenibili se non innovando“.

I progetti sostenuti da Startup Bakery per compensare le emissioni

Sono quattro i progetti sostenuti al momento da Startup Bakery attraverso la piattaforma della startup a vocazione sociale UptoYou, che rende effettivamente molto semplice realizzare progetti che permettono di compensare le emissioni e aiutare l’ambiente e le comunità locali.

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  • il progetto Maísa REDD+ che viene portato avanti a Moju (Pará State, Brasile) in una regione di grande importanza per la biodiversità amazzonica, con lo scopo di promuovere la preservazione forestale;
  • lo Heqing Solar Cooker Project, è condotto a Heqing (Cina) e permetterà ai residenti rurali di abbandonare il combustibile fossile usato nella cottura quotidiana e nella bollitura dell’acqua, utilizzando al suo posto energia solare ed evitando così emissioni di CO2;
  • il Lower Zambezi REDD+ Project, lo Studio proteggerà oltre 40.000 ettari di bosco di miombo, assicurando al contempo la produzione agricola su diverse centinaia di ettari in Lower Zambezi (Zambia);
  • il Kariba REDD+ Project,condotto in Zimbabwe, per aiutare la popolazione locale a promuovere attività di conservazione dell’area forestale ovvero boschi di mopane e miombo, ma anche una variegata fauna selvatica come elefanti africani, leoni e leopardi.

Il processo di certificazione di Startup Bakery con Up2You (che ha realizzato anche il grafico qui sopra) è partito dal calcolo della Carbon Footprint (quantità di CO2) prodotta dallo Studio, risultata equivalente a 2.000 Kg di CO₂, come un passeggero  che percorre 30000 Km su un aereo di linea, per poi passare alla fase di Carbon Offsetting (riduzione o azzeramento delle emissioni di CO2) attraverso soluzioni di compensazione dedicate per il 75% dedicate alla preservazione boschiva e per il 25% a energie rinnovabili.

“Questa buona pratica inaugurata dallo Studio verrà presto allargata a tutte le componenti del nostro Gruppo, dall’agenzia interna UX/UI Donux fino a tutte le gemmate, a partire dalla neonata Veterly, ha detto ancora Arrigo.

Una buona pratica che potrebbe essere di ispirazione anche agli altri Startup Studio italiani, che cominciano a essere numerosi, così come a incubatori, acceleratori e attori vari dell’ecosistema.

Un valore ESG che fa bene anche al business

I valori della sostenibilità sono oggi non solo necessari al fine primario della sostenibilità stessa. Sono un valore di business, come la crescente attenzione ai rating ESG attesta (al netto delle speculazioni e del greenwashing).

La sostenibilità è un valore dal quale non si può prescindere se si vuole rimanere rilevanti nel business, Black Rock, il più grande gruppo di risparmio gestito (9,1 trilioni di dollari) al mondo, è qualche anno che lo dice. “Le strategie di investimento sostenibile a livello globale hanno registrato flussi in entrata di quasi 400 miliardi di dollari nel 2020 e sono sulla buona strada per crescere a velocità quasi doppia quest’anno. Credo sia l’inizio della più profonda trasformazione del sistema finanziario che ho visto nei miei 40 anni di carriera nella finanza”. Ha detto recentemente Larry Fink, presidente e ceo di BlackRock, durante la conferenza internazionale sul clima di Venezia (riporta Il Sole 24 Ore), concludendo con “la transizione potrebbe portare fino al 25% in più di crescita cumulativa del Pil nei prossimi due decenni. Rappresenta un’opportunità di investimento di almeno 50 trilioni di dollari”.

Inoltre, per noi europei l’obiettivo “emissioni zero” di CO2 nel 2050 per contenere l’aumento del riscaldamento globale sotto la soglia di 1,5 gradi come previsto dal trattato di Parigi nel 2015, si è tradotto recentemente nella  legge europea sul clima, giuridicamente vincolante. Da stabilire ancora quanto e come si declinerà nel pratico, ma è chiaro che sta nascendo una esigenza di compliance sotto il profilo della sostenibilità che riguarda tutte le aziende, gli investitori, gli operatori economici e del mercato.

Per uno  studio come Startup Bakery, che sforna startup e fa open innovation, essere green e fare in modo che il suo portfolio sia green, è una scelta dunque apprezzabile e felice dal punto di vista sia etico che di business.

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