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I tre consigli di Marco Trombetti a chi fa startup

Ospite di NAStartUp il fondatore di Translated e Pi Campus da consigli a chi fa startup sottolineando l’importanza di sentirsi orgogliosi di ciò che si fa

Pubblicato il 24 Giu 2022

Marco Trombetti, imprenditore e investitore,  in occasione della sua partecipazione come ospite a StartupPlay, l’evento periodico organizzato da NAStartUp, ha offerto tre consigli utili agli startupper e parlato delle opportunità di Pi Campus, il fondo di venture capital early stage di cui è fondatore.

“Scegli ciò che ti renderà orgoglioso”. Nella sua esperienza di startupper, la sua Translated è diventata una delle più grandi scaleup europee, Trombetti ha avuto modo di imparare tante lezioni che condivide nel suo libro, Il Nuovo Principe. Perché e come fare startup, che ha presentato nella rubrica ReadYInnovation curata dal giornalista e imprenditore, Giancarlo Donadio. In particolare, sono tre i consigli che ha voluto offrire alla community di NAStartUp guidata da Antonio Prigiobbo.

«Il primo è superare i bias cognitivi. Ognuno di noi vede la realtà in un modo che non ha nulla a che fare con essa. Il nostro cervello ha naturalmente più paura di perdere qualcosa che di conquistarne una nuova. Eppure, abbiamo tutti le stesse probabilità di successo. Per questo superate questo ostacolo e lanciatevi».

Il secondo consiglio che ha offerto riguarda il valore della diversità: «Le persone che fanno innovazione sono quelle diverse che spesso hanno problemi affettivi o sociali. Sono quelle che vivono situazioni scomode e non hanno paura di sbagliare. Molti di noi invece sono abituati, anche per un retaggio culturale e familiare, a fare scelte facili che portano solo a un successo medio. Bisogna abituarsi a pensare in modo diverso per riuscire».

Terzo consiglio di Trombetti è la  formula che ha ideato per prendere decisioni: «Ognuno di noi si trova di fronte a tante decisioni nella vita. Ho sempre pensato che fosse giusto tra due scelte fare quella più difficile. Poi ho ragionato su questo mio approccio e ho ideato una formula, fate solo quello che vi rende orgogliosi. Se ti guardi indietro e sei contento di aver fatto una scelta, molto probabilmente è quella giusta».

La voglia di osare e rischiare, Trombetti l’ha voluta trasferire anche in un’altra sua avventura: Pi Campus, venture capital early stage che nasce da una costola di Translated che ha contribuito con un primo investimento di 5 milioni di euro. Negli anni Pi Campus ha raggiunto grandi risultati: 56 investimenti, 8 exit, 2 unicorni, tra cui Boom Supersonic, aereo supersonico che ha già sottoscritto un accordo per vencdere 30 velivoli a United Airlines. 

«Cerchiamo progetti in intelligenza artificiale applicata. Ci piacciono i problemi enormi di industrie molto grandi e scegliamo per questo di fare investimenti che hanno un altissimo profilo di rischio. Investiamo in media dai 50 ai 500mila euro, chiedendo in cambio dall’1 al 10% delle quote della società», spiega Trombetti.

Per l’evento di giugno di StartupPlay, la community è stata ospite di Flegreo Hub, uno spazio di coworking e formazione, fondato da Daniele Piro, Alessia Galasso e Marco Valenziano. 

Nell’evento si sono alternati gli interventi di esperti e di startupper che hanno raccontato le loro innovazioni.

In particolare, sono tre i progetti che si sono presentati alla community, moderati all’acceleratrice e financial advisor, Brigida Ardolino. Da MinervaS di Ennio Andrea Adinolfi nasce il progetto TruckY, un dispositivo che fornisce ai guidatori di automezzi pesanti l’indicazione della velocità ottimale da raggiungere per ridurre consumi ed emissioni. La creatività è invece il campo in cui opera Artoose di Maria Antonietta Testa, un marketplace dedicato ad artisti emergenti e indipendenti che possono usare strumenti per pubblicizzare e commercializzare la propria arte. Infine, Cappuccino Smart di  Davide Romano che ha ideato un servizio per fornire colazione ai clienti che soggiornano presso strutture ricettive.

Altri ospiti dell’appuntamento sono stati Raffaele Turri che ha presentato il progetto europeo, BioeconomyVentures, che punta a creare un ecosistema favorevole per accelerare la nascita di progetti di innovazione nel settore dell’industria bio based, e Fabio Bruno, ideatore del podcast sull’innovazione StartMeUp, ha intercettato Maria Andaloro che ha lanciato Posto Occupato, un’originale campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.

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