Primomiglio diventa Primo Ventures e lancia il fondo Primo Digital

Pubblicato il 20 Apr 2021

Primomiglio SGR adotta il nuovo nome di Primo Ventures e lancia Primo Digital, un nuovo fondo da 80 milioni di euro che continuerà a puntare su startup italiane con particolare attenzione ai settori del software, retail digitale, cybersecurity, fintech e blockchain focalizzato su investimenti seed ed early stage in team imprenditoriali che intendono costruire dei champion nei propri settori di riferimento.

Gianluca Dettori, presidente di Primo Ventures
Gianluca Dettori, presidente di Primo Ventures

“Abbiamo deciso di cambiare pelle perché pensiamo di essere in una fase di passaggio. Lo scorso anno con la partenza di Primo Space abbiamo messo la prima pietra della società di venture capital che abbiamo in mente di costruire fin dal primo giorno quando abbiamo creato il veicolo tanti anni fa. Sogniamo di costruire una ‘firm’, come la chiamano gli americani, solida, ovvero in grado di produrre ritorni finanziare per i nostri investitori ma anche in grado di operare con diverse generazioni di fund manager, su diverse specializzazioni – dice a Startupbusiness Gianluca Dettori, presidente di Primo Ventures – . La seconda ragione per cui ci sembra di aver superato un passaggio importante è che il fondo Barcamper Ventures sta andando bene. La strategia di investimento che abbiamo impostato sta dando evidenze molto promettenti. Barcamper Ventures finirà il suo periodo di investimento quest’estate. Per cui oggi lanciamo il nostro nuovo fondo digitale: Primo Digital. Abbiamo intenzione di proseguire nella stessa strategia di investimento di Barcamper Ventures, con alcuni semplici adattamenti derivati dall’esperienza di questi ultimi cinque anni. L’investimento ideale sarà in operazioni da 500mila fino a 2milioni di euro, con una forte concentrazione del fondo su investimenti di follow-on all’interno del portafoglio”.

Il nuovo fondo Primo Digital investirà principalmente in Italia, ma una quota di investimenti verrà riservata all’estero, particolarmente in Europa e negli Stati Uniti, soprattutto in co-investimento con altri fondi esteri di venture capital, allargando la rete di relazioni internazionali per dare sostegno alle società che saranno in grado di scalare più rapidamente sui mercati globali.

Con la partenza ad agosto 2020 di Primo Space Fund, fondo da 80 milioni di euro specializzato in investimenti nella new space economy (di cui demmo qui la notizia del debutto) , Primo Ventures ha adeguato la propria governance e il proprio processo di investimento, con l’obiettivo di creare solida organizzazione di venture capital tecnologico specializzata nei diversi settori di investimento della SGR. A oggi Primo Ventures gestisce, oltre a Primo Space Fund, Barcamper Ventures e Barcamper Ventures Lazio, quest’ultimo effettua con Barcamper Ventures operazioni di co-investimento in società aventi sede nel Lazio. Fra i principali investitori dei fondi citati risultano CDP Ventures, European Investment Fund, Fondo Italiano Investimento, Lazio Innova, Compagnia di Sanpaolo, Banca Sella, Confindustria Area Centro, Fondazione di Sardegna, Fondazione Carisbo, Fondazione Puglia, il gruppo Reale Mutua, HDI Assicurazioni, diversi family office oltre ai partner e alla SGR stessa.

Primo Ventures oggi è in grado di offrire ai nostri partner una chiara diversificazione nelle strategie di investimento sugli asset alternativi – sottolinea in una nota Antonio Concolino, amministratore delegato di Primo Ventures – il settore digitale e spaziale sono entrambe industrie estremamente interessanti, in forte crescita e trasformazione, ma con caratteristiche diverse e complementari. La nostra società ha inoltre adottato un codice etico e iniziato l’adeguamento dei propri processi di investimento al fine di tener conto entro l’anno anche dei criteri ESG nella selezione dei potenziali investimenti”.

Il settore delle startup tecnologiche in Italia sta crescendo e nel 2020, nonostante la covid, si è toccato un nuovo record di investimenti, con molte operazioni significative, tra cui quattro portfolio company di Barcamper Ventures (Cortilia, Cubbit, Codemotion e Brandon) che hanno raccolto complessivamente oltre 50 milioni di euro durante lo scorso anno. Oggi le aziende investite dai fondi Primo Ventures hanno oltre 500 occupati e il venture capital in Italia si sta confermando non solo come un buon investimento finanziario ma anche un fondamentale volano di sviluppo.

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