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Startup e imprenditoria femminile, è aperto il bando del PNRR

Sul piatto per l’imprenditoria femminile il PNRR sta mettendo circa 200 milioni di euro che potranno finanziare l’avvio di startup o crescita dell’impresa, in diversi settori. Attenzione al clic day.

Pubblicato il 10 Mag 2022

“Lo scopo principale di questo intervento è agire per creare un ambiente fertile per le nuove imprenditrici”, ha detto il ministro Giorgetti, presentando in una conferenza stampa il lancio del bando,  e sottolineando come non ci siano limiti d’età per accedere alle agevolazioni volte anche a recuperare “il gap del tasso di occupazione femminile che separa l’Italia dagli altri paesi europei, specialmente nel Mezzogiorno”.

I capitali saranno gestiti dal Fondo Impresa femminile e la loro erogazione avverrà con procedure diverse a seconda che si tratti di società di nuova costituzione o già avviate. Vediamo le procedure e le scadenze.

Chi può candidarsi al bando per l’imprenditoria femminile

Possono presentare domanda:

– cooperative o società di persone, già costituite o in fase di costituzione, con almeno il 60% di donne socie;

società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne;

– imprese individuali con titolare donna e lavoratrici autonome con partita Iva.

Questo bando quindi non è solo per startup o società innovative, ma per tutte le tipologie di impresa e attività commerciali che si vorranno mettere in essere. L’importante è, per citare la ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti, che ci sia un’idea imprenditoriale, non solo il desiderio di prendere un contributo.

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E’ probabile, purtroppo, che vista la quantità di contributo a fondo perduto che il bando arriva ad erogare, non mancherà chi proverà a fare il furbo.

Cosa finanzia il bando

I finanziamenti saranno concessi a progetti nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo. Sono esclusi invece i progetti nella produzione primaria di prodotti agricoli, pesca, acquacoltura e silvicoltura (qui ci sono bandi diversi).

Il bando prende in considerazione due scenari per l’erogazione dei fondi: avvio d’impresa o essere impresa già costituita da almeno 12 mesi.

In base a a questa differenziazione, possono essere finanziate cose differenti e può variare la percentuale di contributo a fondo perduto, quest’ultimo per gli avvii di nuove attività può arrivare all’80% (addirittura al 90% per disoccupate); mentre per lo sviluppo di attività già esistenti da oltre un anno, ci sarà una copertura 50% fondo perduto e il restante a tasso agevolato sull’importo finanziabile (che non è uguale all’importo complessivo del progetto).

In entrambi i casi, non è richiesto un valore minimo del progetto d’investimento, che dovrà essere realizzato in 24 mesi. I piani di spesa possono prevedere le spese per investimento e il costo del lavoro. Sono finanziabili anche le spese per il circolante, entro un massimo del 20% del programma di spesa ammissibile (o del 25% per le imprese con più di 36 mesi). Solo per le imprese con oltre 36 mesi di vita il contributo al circolante è concesso interamente a fondo perduto.

Il dettaglio delle spese ammissibili qui.

Le proponenti possono inoltre richiedere, al momento della compilazione della domanda, il servizio di assistenza tecnico-gestionale che comprende:

  • un tutoraggio – in fase di realizzazione del progetto – per accompagnare le imprese nell’utilizzo delle agevolazioni, supportarle nel predisporre le richieste di erogazione del finanziamento o altra documentazione di progetto, e trasferire competenze specialistiche, mediante incontri on line o in presenza che verranno pianificati insieme al tutor.
  • un voucher di 2 mila euro da utilizzare a copertura del 50% del costo sostenuto dalle imprese per l’acquisto di servizi di marketing o comunicazione strategica del valore minimo di 4 mila euro.

Come presentare la domanda al bando imprenditoria femminile

Innanzitutto, ci sono diverse scadenze: dal 5 di maggio si può presentare domanda per l’avvio di nuove imprese femminili o costituite da meno di 12 mesi la compilazione delle domande è possibile dalle ore 10 del 5 maggio 2022,  mentre la presentazione a partire dalle ore 10 del 19 maggio 2022; per le imprese femminili costituite oltre 12 mesi la compilazione delle domande è possibile dalle ore 10 del 24 maggio 2022, mentre la presentazione a partire dalle ore 10 del 7 giugno 2022.

Quindi ci sono due tempi: la compilazione e la presentazione delle domande. Il tutto sembra molto simile a un click day e bisogna fare attenzione perchè le domande verranno valutate in base all’ordine di presentazione.

La domanda si fa esclusivamente online tramite il sito di Invitalia ,  con uno strumento di identità digitale (SPID, CNS, CIE).  Inoltre, è importante assicurarsi di disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) del legale rappresentante della società già costituita al momento della presentazione, oppure della persona fisica (in qualità di socio o soggetto referente) della società costituenda.

Per le aziende già costituite, è molto importante prima della fase di compilazione verificare tutti i dati societari presenti nel Registro delle imprese, che siano completi e aggiornati. La piattaforma blocca la compilazione della domanda se dai controlli incrociati con il Registro delle imprese non risultano convalidati i requisiti di ammissione.

La compilazione, firmata digitalmente, si concluderà con il rilascio del “codice di predisposizione della domanda”, che servirà in fase di presentazione della stessa.

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