Nuove professioni, l’osservatore del vino, la proposta di Wineowine

La startup Wineowine cerca una nuova figura professionale, l’osservatore del vino, cercatore delle eccellenze ma anche evangelizzatore dell’ecommerce

Pubblicato il 06 Apr 2017

Evangelizzare alla grande opportunità dell’ecommerce, ma farlo degustando un buon bicchiere di vino è certamente meglio che farlo senza (il buon bicchiere).

Scherzi a parte, se ti piace il vino e sei un’esperto, ti piace viaggiare, ti piace scoprire cose nuove e vuoi provare a lavorare con una startup in ascesa, sappi che  la startup italiana Wineowine  ha una opportunità per te. “Così come le squadre di calcio hanno gli osservatori per scovare i migliori talenti quando sono ancora in erba Wineowine sta creando una nuova figura professionale nel mondo enologico: l’osservatore del vino. Un network di professionisti che gira l’Italia alla scoperta delle eccellenze del vino direttamente in cantina”, spiegano a Startupbusiness Federico Laurentino De Cerchio ed Eros Durante, i co-fondatori della startup di cui abbiamo scritto già nel 2014. 

Trovare le persone giuste per questo lavoro è molto difficile perché è attività che richiede competenze specifiche e impegno anche logistico perché prevede circa 250 giorni di viaggio l’anno.

“Stiamo cercando un totale di tre osservatori che ci aiuteranno a entrare in contatto direttamente con le cantine sul territorio – dice Federico – Quello di cui ci siamo accorti Eros e io in questi anni è che anche ricevendo tante auto candidature da parte delle aziende vinicole, spesso a raggiungerci sono i produttori più giovani o quei produttori che hanno più fiducia nei confronti del canale online. Rimangono così fuori tantissime realtà vinicole che producono vini di grande qualità e che sono fuori dai circuiti della grande distribuzione. Questi produttori vendono principalmente i vini all’interno della loro cantina o nei ristoranti ed enoteche vicine all’area di produzione. Conseguentemente, per gli appassionati è impossibile scoprire e acquistare queste bottiglie di grande qualità se non recandosi direttamente presso le cantine. Il ruolo degli osservatori del vino è quello di andare a scovare queste chicche direttamente sul territorio, incontrare i produttori più diffidenti e spiegare loro le opportunità che per loro si possono creare quando iniziano a collaborare con noi”.

Wineowine infatti, oltre a vendere i prodotti dei piccoli viticoltori, si propone di semplificare loro la gestione del business. Le cantine si devono preoccupare solo di predisporre la spedizione e inviarla al centro logistico, al resto pensa Wineonwine che oggi ha un team che conta sedici persone: “abbiamo la tecnologia logistica che ci permette di inviare a costi efficienti anche una singola bottiglia e soprattutto garantire l’assortimento fra più bottiglie di diverse cantine che è tanto caro ai consumatori – aggiungono i due co-fondatori -. Insomma, stiamo davvero provando a cambiare il mondo del vino cercando di trasformare il suo più grande problema, la frammentazione, in un’opportunità in più per il consumatore finale e un modo per soddisfare le sue esigenze i varietà”.

Wineowine ha oggi sede a Roma e Berlino, conta oltre centomila utenti e 200 cantine partner, ha raccolto fino a oggi 1,5 milioni di euro di investimento da fondi di venture capital, prevede di vendere oltre 200mila bottiglie nel 2017 e le operazioni in Germania sono partite da tre mesi e già pesano circa il 10% del valore complessivo.

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