I 9 motivi del fallimento delle startup hardware

Una ricerca di CB Insights ha evidenziato 9 motivi ricorrenti per il fallimento delle startup hardware b2c, tra questi anche l’eccessivo burn rate

Pubblicato il 07 Nov 2017

Il punto lo ha fatto CB Insights che, partendo da diverse ‘epic fail’, mette insieme una serie di 9 motivazioni che possono portare al fallimento la startup hardware consumer. E’ cosa nota che anche gli investitori venture capital storcono il naso davanti a questo genere di nuove imprese innovative, non tutti ovviamente. Ma sono certamente più diffusi gli investitori e gli incubatori digitali e tra questi ultimi, quelli che coraggiosamente si lanciano verso il mondo hardware hanno in genere un modello di supporto che interfaccia le startup più con le imprese piuttosto che con la finanza, vedi per esempio in  Italia il caso di Industrio. 

Ma veniamo alle epic fail.

A luglio 2017, Jawbone, startup che produceva dispositivi elettronici,  è diventato uno dei più spettacolari fallimenti nella storia delle startup.

L’annuncio della società che stava liquidando i suoi asset è arrivato dopo anni di attività: nonostante avesse raccolto 930 milioni di dollari in finanziamenti durante i suoi 10 anni di attività, Jawbone non è riuscito a mantenere una quota di mercato significativa per la sua linea di cuffie, wearable e altoparlanti wireless. Jawbone è diventata la seconda startup fallita che ha bruciato più investimenti VC di tutti i tempi.

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Come riporta la grafica qui sotto è anche in buona compagnia.

Perché queste startup hanno fallito? Per la morte di una startup si adducono sempre diverse ragioni, molte delle quali vanno sotto la generica categoria ‘execution’.

Ma, dice CB Insights,  è possibile cogliere alcuni driver comuni se si analizza la situazione più a fondo, cosa che la società di analisi dati ha fatto prendendo in esame quasi 400 fallimenti di startup hardware consumer e riuscendo così a individuare motivi ricorrenti.

L’elenco delle startup ben finanziate, ma fallite, che CB Insights ha esaminato comprende aziende come NJOY, Pearl Automation, Coin, Plastc e Jawbone, nonché startup meno finanziate come Inq Mobile, Bia Sport, Electroloom e altri.

L’analisi ha messo in evidenza anche un dato sorprendente, cioè che il 97% delle startup hardware rivolte al mercato consumer fallisce o si ferma prima di una grande exit. Un tasso di fallimento molto più alto di quello che interessa le startup tecnologiche complessivamente.

I 9 motivi per cui le startup hardware falliscono

1. Mancanza di domanda dei consumatori

2. Eccessivo burn rate

3. Mancanza di interesse dopo il crowdfunding iniziale

4. Errori di strategia del prodotto

5. Ostacoli nella produzione

6. Eccessiva concorrenza

7. Non accettazione del prodotto da parte dei consumatori

8. Mancanza di sinergia tra investitori e fondatori

9. Incertezza da un punto di vita regolatorio-legale


Per avere un approfondimento di questi 9 motivi che portano le startup hardware al fallimento con relativi esempi, ti rimandiamo al white paper di CB Insights su questa pagina. 

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