360 competition, le declinazioni della vittoria

Pubblicato il 04 Dic 2013

La giuria ha scelto CharityStars. Il premio da 360mila dollari di 360by360 è quindi andato alla startup che raccoglie soldi per scopi benefici ‘vendendo’ i personaggi famosi a chiunque li desideri. CharityStars vende di tutto dalla maglietta del calciatore alla cena con la diva del gossip. La giuria era preparatissima, nomi di grande esperienza, imprenditori, giornalisti, investitori che la sanno lunga e questa è garanzia del fatto che il progetto di Francesco Nazari Fusetti (founder di CharityStars) sia potenzialmente un grande successo.

All’evento organizzato nella magnifica cornice della tenuta di Fontanafredda, a Serralunga d’Alba, hanno partecipato molte altre start-up e ognuna di loro in qualche modo ha vinto. Certo i 360mila dollari messi in palio da 360 Capital Partners sono andati a CharityStars, ma io ho visto brillare la vittoria, anche quella che ancora deve arrivare sotto forma di assegno o di conquista del mercato, negli occhi di Gioia Pistola che oltre a lavorare per sviluppare la sua Atooma è diventata una riconosciuta esperta di impresa legata all’innovazione del settore mobile che anche grandi organizzazioni interpellano per avere consigli e suggerimenti. Negli occhi di Daniele Regolo che conosco dal tempo in cui muoveva i primi passi con la sua Jobdisabili e che oggi è cresciuto, ha messo insieme un team formidabile e continua a investire sul progetto anche con il supporto di U-Start.
Ho visto la vittoria negli occhi di Sebastiano Bertani di Tanaza che nonostante le difficoltà burocratiche (e concetti come il ‘de minimis’) continua a fare sua la missione di rendere l’accesso a internet – da tutti ritenuto fondamentale per lo sviluppo dell’economia, della cultura e del futuro del Paese – più facile e pervasivo. Negli occhi delle fondatrici di Buru Buru che ancora ricordano la fatica e la grande opportunità dello speed dating di Startupbusiness a Smau dello scorso anno che sono venute fino nelle langhe per raccontare la loro storia.
E poi ancora Alessandro Tocchio che tra pochi giorni concluderà il suo percorso di dottorato, un momento che sarà un grande traguardo ma anche un nuovo inizio nel suo dedicarsi ulteriormente alla sua Tensive; così sono anche gli occhi di Luca Rossettini che sta trasformando il suo grande sogno di diventare astronauta in un’azienda innovativissima e in una grande emozione imprenditoriale. E anche Matteo Colò di Wanderio, che benché sia un po’ sotto pressione, per accelerare con lo sviluppo del suo business non rinuncia ad andarlo a raccontare in ogni occasione in cui ci possono essere potenziali partner industriali e finanziari, cosa che fa anche Massimo Scarpis di Shackechat con una presentazione tra le più divertenti che si sono viste ultimamente tra le tante business plan competition.
E così fa anche Flavio Ghirardi che con Ecolumiere viole migliorare l’illuminazione riducendo i consumi, e come fanno tutti gli altri che erano in gara a 360by360 competition e che sono stati selezionati anche grazie al grande lavoro che ha fatto Nuvolab Advisor della prima edizione della business plan competition di 360 Capital Partners.

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