56 Cube entra in Cambiomerci.com, moneta complementare anche per le startup

Pubblicato il 22 Lug 2014

56 Cube, venture incubator di startup digitali nel Sud Italia creato da Digital Magics, ha annunciato di aver acquisito il 12% di Cambiomerci.com, startup che ha sviluppato una piattaforma per la gestione di un sistema commerciale tra aziende basato su Barter System, ovvero un circuito di moneta complementare, o forse sarebbe meglio dire, complementare alla moneta.

Di questo si tratta, infatti: un circuito che, all'interno di scambi tra aziende, sostituisce l'uso della moneta per il pagamento di servizi o forniture con un sistema di baratto moderno, che permette alle aziende di utilizzare la propria produzione o i servizi che eroga come forma di pagamento. Nel “Barter System” adottato da Cambiomerci.com il carattere innovativo che differenzia dal baratto tradizionale consiste nella multilateralità dello scambio attraverso l’assunzione di crediti da parte di chi vende, e di debiti da parte di chi acquista, nei confronti di aziende interne a un circuito, crediti che sono utilizzabili per altre vendite e altri acquisti da effettuare in tempi successivi, senza che entrino in gioco fattori come gli interessi. Questo meccanismo agevola la circolazione degli scambi, impedisce il ricorso a liquidità, favorisce la dinamica economica.

Con questa operazione, Digital Magics e 56CUBE aggiungono la startup all’interno del proprio portfolio, la supporteranno con i servizi di accelerazione, rinnovo della piattaforma tecnologica, ampliamento del circuito con l'ingresso di almeno 5 mila nuove aziende affiliate, puntando anche a diventare il primo sistema di pagamento complementare in Italia, integrandosi all’interno del sistema di pagamento tradizionale. Ma non solo. Gennaro Tesone, CEO di 56CUBE e Partner di Digital Magics dice: “Oltre ad avere un modello di business ‘disruptive’, Cambiomerci.com diventerà una leva fondamentale per i nostri incubatori, una vera e propria infrastruttura. Per Digital Magics e 56CUBE avere un proprio sistema di pagamento complementare all’interno significa offrire alle startup innovative digitali, che nei primi anni di vita hanno poca liquidità, crescita delle neoimprese”.

francesca scarpetta - cambiomerci.com

Francesca Scarpetta, Fondatore e Direttore Generale di Cambiomerci.com sottolinea: “Siamo molto orgogliosi di entrare a far parte del portfolio di Digital Magics e 56CUBE. Grazie al loro supporto riusciremo a diventare la prima moneta elettronica complementare in Italia e ad arricchire il nostro network di aziende associate. Con il CEO Antonio Leone abbiamo fondato la startup tre anni fa e siamo già riusciti a ottenere risultati positivi in termini di fatturato. Cambiomerci.com rappresenta un’opportunità unica per le piccole e medie imprese italiane che devono affrontare crisi di liquidità e di ordinativi, altissimi livelli di inflazione e concessione del credito in calo da parte delle banche”.

Certamente, nonostante il credit crunch, non è facile affiliare al circuito nuove aziende. “La maggiore difficoltà è rappresentata dalla fiducia delle imprese italiane, che un sistema di scambio di prodotti e servizi come il nostro deve saper guadagnare e saper conquistare. – continua Francesca Scarpetta – Difficoltà che sta scomparendo sempre di più grazie alla presenza sempre più numerosa di aziende iscritte a Cambiomerci.com e grazie all'attenzione che le regioni e i media stanno dando alla moneta complementare in Italia. Abbiamo fin da subito spiegato i vantaggi e le possibilità che potevamo offrire con la nostra piattaforma di baratto moderno fra aziende, partecipando a eventi btob e coinvolgendo direttamente le imprese, creando veri e propri White Paper digitali e cartacei con i 7 vantaggi per entrare a far parte di un circuito di scambio.

Restiamo quindi in attesa della nuova piattaforma Cambiomerci.com e di vedere se il rafforzamento porterà il 12% di 56 Cube al 20%, come stabilito dagli accordi.

La moneta complementare, competitor

I sistemi di moneta complementare sono certamente molto utili nei momenti di scarsa liquidità per le aziende come quello che si vive attualmente a causa della crisi. Tanto è vero che è stato proprio durante la crisi economica mondiale scoppiata nel 1929 che una banca svizzera chiamata WIR introdusse per prima questo concetto per risolvere la scarsa liquidità derivante dalla sovrapproduzione, utilizzando una specie di baratto aziendale e operando senza far ricorso al denaro contante. Dopo circa 80 anni dalla fondazione, nel 2013 sono oltre 50.000 le piccole e medie imprese che hanno aderito al sistema di compensazione WIR, e hanno realizzato 1,43 miliardi di franchi come transazioni. Un modello quindi che in Svizzera, non è nemmeno più definibile innovativo, ma consolidato.

A livello mondiale il mercato del Barter, che si ispira direttamente al Wir, è diffuso negli Stati Uniti, in Nuova Zelanda, Australia ed Europa, e non presenta un operatore leader. Secondo le stime IRTA (International Reciprocal Trade Association) – associazione che riunisce i principali attori mondiali del Barter – ogni anno il Barter System registra fra i 12 e i 14 miliardi di transazioni e il settore della moneta complementare è stimato fra l’1% e il 5% dell’intero mercato. Solo negli USA invece ogni anno le stime segnalano 7 miliardi di dollari di transazioni e 500.000 aziende coinvolte.

In Italia, il fenomeno comincia a piacere e Cambiomerci.com non è l'unica piattaforma. Già da 2001 opera con successo la bresciana BexB, che segue lo steso tipo di approccio “Barter System”; e opera anche con altrettanto successo Sardex, realtà nata in Sardegna nel 2010, partecipata da Digital Investment, che ha dato ai suoi crediti commerciali anche un nome: Sardex. Un pò differente dal sistema Barter, Sardex nel 2013 ha dichiarato oltre 60 mila aziende affiliate, giro d'affari per 14 milioni e si è espansa in Sicilia con Sicanex e Piemonte con Piemex.


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