Nubo è la startup che si propone di rivoluzionare il modo in cui le aziende trovano spazi di lavoro. In un mercato ancora dominato da attori tradizionali che utilizzano perlopiù strumenti analogici e portali generalisti si ha come risultato che ancora oggi trovare un ufficio risulta essere un processo lento, con opacità e non bene organizzato, problemi che riscontrano sia coloro che cercano le migliori opportunità sia coloro che invece hanno spazi che voglio mettere a disposizione del mercato.
L’idea di Nubo è quella di unire tecnologia, dati e servizio per far incontrare domanda e offerta in modo più semplice, veloce e flessibile. Cuore dell’offerta è la piattaforma tecnologica che non si limita a essere una vetrina passiva ma assiste i clienti nel processo di scouting, assistenza e gestione di dati e informazioni.
“Abbiamo superato le 500 selezioni disponibili tra uffici tradizionali, coworking, desk e sale riunioni concludendo anche partnership strategiche con operatori del settore internazionali come Wework e Iwg (che gestisce Regus, Spaces, Copernico, ndr) – dice a Startupbusiness Laura Berta, CEO e fondatrice della startup insieme a Anton Hadzibegic che è il CTO (nella foto) – abbiamo raggiunto quota un milione di euro in valore di contratti gestiti e nei primi quattro mesi da quando abbiamo rinnovato la nostra strategia di business, abbiamo fatturato 80mila euro, il nostro guadagno deriva dalle success free che sono pagate da chi ha la proprietà degli immobili e variano a seconda della tipologia di contratto e di offerta”.
La startup ha oggi uno staff di quattro persone e sta lavorando allo sviluppo di una piattaforma software che rende più semplice la gestione del processo di affitto di coworking e uffici che sono il target principale in termini di prodotto, mentre in termini di mercato sono le aziende di piccole e medie dimensioni, fino a circa cento dipendenti, quelle alle quali Nubo si rivolge maggiormente. La startup oggi lavora principalmente in Italia e soprattutto a Milano dove offerta e domanda sono elevate ma guarda anche all’estero dove ha in programma di espandere il suo business partendo dalla Spagna dove già dispone di location, per poi crescere anche in altri Paesi concentrandosi principalmente sulle capitali e le grandi città.
“La nostra offerta è unica perché diamo supporto ai nostri clienti durante l’intera fase del processo, dalla ricerca fino alla negoziazione tra inquilini e proprietari – aggiunge Berta -, per noi entrambi gli attori della transizione sono clienti e come tali li gestiamo al fine di trovare la maggiore soddisfazione per tutti. Questo è elemento che consideriamo fondamentale perché è ciò che ci consente di fare la differenza rispetto all’ampio scenario competitivo del mercato che vede la presenza di broker tradizionali, altre piattaforme digitali presenti soprattutto in Europa ma che tendenzialmente sono mono prodotto in quanto vendono solo sale meeting on demand o solo spazi di coworking, mentre noi copriamo tutto: dal tradizionale al coworking al desk fino alle sale meeting. Ci sono poi le piattaforme immobiliari online come Idealista e immobiliare.it ma in questo caso si tratta di una forma di concorrenza ibrida in quanto anche noi a volte usiamo il loro servizi per promuovere la nostra offerta. Il nostro obiettivo è trasformare il processo di affitto degli uffici rendendolo non solo più efficiente, ma anche personalizzato e onnicomprensivo, cosa che possiamo fare grazie alla tecnologia”.
Laura Berta che in passato ha lavorato per Glovo, Luxottica e per la grande distribuzione organizzata, ha mosso i primi passi con la sua startup grazie al supporto di Bocconi4Innovation e di Techstars a Torino e ora guarda al futuro: “Nei prossimi 12 mesi abbiamo tre obiettivi chiave: sviluppo dell’AI engine che per noi è l’algoritmo di match-making per portare in digitale ciò che oggi è fatto in maniera semi-digitale; coprire la maggior parte degli asset di Milano e superare il milione e mezzo di contratti gestiti. Motivo per cui stiamo facendo fundraising che ci serve per raddoppiare il team, rafforzando soprattutto le figure commerciali e di business development e la parte tech. Prevediamo l’ingresso in Europa come espansione principale dopo Milano poiché per il nostro modello le grandi città europee hanno molto potenziale”.
Nubo ha aperto il fundraising da poco più di un mese: “Stiamo cercando 650mila euro e siamo orientati a cercare business angel che abbiano conoscenza del settore e qui capaci di portarci anche risorse non solo finanziare come competenze, asset e accesso a un network offline perché l’immobiliare è ancora spesso un business legato al concetto di ‘stretta di mano’ ed è proprio per questo che noi stiamo lavorando a strumenti capaci di offrire una panoramica completa e imparziale attraverso una sola piattaforma intelligente capace di effettuare la comparazione neutrale di centinaia di spazi, coworking, uffici flessibili e tradizionali, coprendo tutti gli operatori. Quindi un unico punto di accesso per valutare realmente tutte le opzioni disponibili con velocità ed efficienza: ciò che normalmente richiederebbe decine di interazioni e diversi mesi di trattative, con la nostra soluzione e supporto diventa una ricerca veloce grazie anche alla funzione di match automatico. Il risultato si traduce in decisioni più rapide e attivazione dell’affitto in pochi giorni, il nostro algoritmo intelligente è supportato da un team dedicato, che affianca il cliente nei momenti decisivi, dalla scelta dello spazio alla firma del contratto, fino all’onboarding. Questo approccio garantisce un’esperienza più fluida e sicura, soprattutto per chi si affaccia per la prima volta al mondo degli uffici flessibili o tradizionali”.
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