Maia Ventures, investitore agrifoodtech specializzato nelle operazioni early-stage, annuncia il lancio del suo primo fondo con una dotazione iniziale di 55 milioni di euro. L’obiettivo è sostenere da 20 a 25 aziende, con ticket iniziali compresi tra 500mila e 1,5 milioni di euro. Il fondo è pienamente operativo con sei investimenti realizzati a oggi e punta a un closing finale nei prossimi mesi.
Il pool dei limited partner riunisce investitori istituzionali, tra cui il Fondo Europeo per gli Investimenti (EIF) e CDP Venture Capital, insieme a investitori privati, tra cui importanti aziende italiane del settore alimentare e i loro family office, come Teseo Capital, Cereal Docks attraverso il suo CVC, Grey Silo Ventures, Andriani.
Maia, fondo classificato articolo 8 SFDR, si propone di perseguire sia obiettivi finanziari che di impatto, contribuendo a costruire un sistema alimentare più salutare, efficiente e resiliente. Il fondo si posiziona come partner a valore aggiunto, capace di fare da ponte tra l’ industria agroalimentare tradizionale e le startup più promettenti provenienti dai principali acceleratori, dalle università e dal più ampio ecosistema agrifoodtech italiano e globale.
“Sempre più spesso, il livello della ricerca scientifica e dei talenti imprenditoriali converge sulla trasformazione della filiera agroalimentare, affrontando temi strutturali come lo sviluppo di filiere resilienti e l’intersezione tra alimentazione e salute. Come partner early-stage, puntiamo a essere tra i primi investitori istituzionali a sostenere i fondatori, aiutandoli a connettersi con i leader del settore e a gettare le basi per una crescita su larga scala”, dice in una nota David Bassani, founding partner di Maia Ventures.
Il team di Maia Ventures è composto da ex founder, investitori, operatori del settore e scienziati, ed è affiancato da un comitato tecnico che include rappresentanti del mondo universitario e di quello corporate.
Maia ritiene che l’attuale fase di contrazione dei finanziamenti in ambito agrifoodtech stia generando una finestra di opportunità unica per gli investitori che guardano ai cambiamenti strutturali a livello globale, affrontando le sfide più urgenti del settore. All’interno di queste opportunità, Maia pone particolare enfasi sulla convergenza tra alimentazione, salute e sostenibilità, sostenendo innovazioni capaci di garantire sia il benessere individuale sia la resilienza del sistema.
“Combinando una profonda conoscenza del settore con un solido network industriale, Maia è nella posizione migliore per identificare e investire in soluzioni a problemi concreti, anziché in soluzioni alla ricerca di un problema. Crediamo che questo sia il vero motore per accelerare in modo tangibile l’evoluzione, ormai necessaria, della nostra industria”, dice Andrea Galassi, founding partner di Maia Ventures (nella foto insieme a Bassani).
“Abbiamo investito in Maia Ventures perché collega l’eccellenza dell’industria agroalimentare italiana con le innovazioni più promettenti dell’AgriFoodTech. Grazie alla profonda competenza del team e alla solidità del suo network, Maia individua soluzioni deeptech ad alto impatto nel punto d’incontro tra nutraceutica, alimentazione e salute, generando valore e resilienza sistemica nel lungo periodo”, afferma Claudia Pingue, head del tech transfer fund di CDP Venture Capital.
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