Gevi raccoglie 2,7 milioni di euro per sviluppare il microeolico

Gevi, startup specializzata nella progettazione di turbine micro eoliche verticali intelligenti, rende noto di avere chiuso un round seed da 2,7 milioni di euro. L’operazione è guidata da 360 Capital, attraverso il fondo Poli360, insieme a CDP Venture Capital (con il coinvolgimento del Fondo Acceleratori, del Fondo Co-Investimento MiSE e del Fondo ToscanaNext). Ha inoltre partecipato al round la società d’investimento britannica NextStep One

Le risorse raccolte con questo round saranno destinate all’industrializzazione del prodotto con l’avvio della produzione in serie delle turbine, allo sviluppo tecnologico, con il potenziamento dell’IA di controllo e nuove versioni della turbina. Contestualmente al closing del round, la società ha annunciato l’ingresso del nuovo general manager, Giuseppe Imburgia che ha esperienza in startup e scaleup insieme a diversi anni nella consulenza strategica, guiderà la fase di scaleup, affiancando i fondatori nel percorso di industrializzazione e crescita internazionale.

Gevi nasce nel 2022 per volontà di tre ingegneri toscani: Emanuele Luzzati (CEO e head of engineering), Edoardo Simonelli (head of product) e Soufiane Essakhi (head of operation), ha sviluppato la prima turbina micro eolica ad asse verticale auto-apprendente, capace di adattarsi in tempo reale al vento grazie a sistemi di intelligenza artificiale che regolano dinamicamente l’angolo delle pale.  L’azienda oggi ha un team di 10 persone con sede di ricerca e sviluppo a Pisa e uffici commerciali e operativi a Roma. La missione di Gevi è portare sul mercato una soluzione di energia rinnovabile modulare, distribuita, silenziosa e a chilometro zero, complementare al fotovoltaico e integrabile anche in contesti urbani. L’azienda è stata accelerata da Zero, acceleratore cleantech della Rete Nazionale Acceleratori di CDP Venture Capital con main partner Eni e lanciato assieme a Zest ed Elis.

La turbina Gevi è una micro eolica ad asse verticale di nuova generazione, progettata per superare i limiti delle soluzioni tradizionali. È caratterizzata da profili palari dinamici, la cui angolazione viene regolata in tempo reale, ogni centesimo di secondo, da un sistema di intelligenza artificiale capace di analizzare continuamente il vento, risolvere complessi sistemi di equazioni fluidodinamiche e ottimizzare la produzione energetica. Questa architettura consente maggiore efficienza (fino al +60% di energia annua rispetto alle migliori VAWT – Vertical Axis Wind Turbine – presenti sul mercato), affidabilità e sicurezza (il controllo attivo delle pale riduce fino all’80% i carichi in caso di vento forte, e versatilità, grazie a un design compatto (altezza rotore 3 m, diametro 5,4 m) e silenzioso, che ne consente l’installazione in contesti urbani, industriali e agricoli. La turbina Gevi, infine, consente di generare energia a chilometro zero, si avvia con meno di 2,5 metri al secondo di vento e a velocità di crociera produce 5 kW di potenza elettrica, ideale per l’autoconsumo e per le micro-reti locali. Tutti questi elementi ne fanno una turbina che non si limita a catturare il vento, ma lo interpreta e impara da esso, trasformando in energia pulita ciò che prima andava disperso.

“Gevi è una gran bella storia tutta italiana che, grazie a questo round, potrà strutturarsi per aumentare i volumi di produzione e soddisfare il crescente interesse del mercato verso la sua tecnologia, in un contesto dove la produzione di energia distribuita è sempre più una valida alternativa alla produzione energetica in scala”, dichiara in una nota Imburgia (nella foto insieme ai tre fondatori).

“Con questo round di investimento possiamo portare sul mercato un nuovo paradigma dell’eolico, offrendo una soluzione distribuita e modulare capace di arrivare dove il fotovoltaico e l’eolico tradizionale non riescono. Il supporto ricevuto ci permette di trasformare la nostra tecnologia in un prodotto scalabile e industriale, accelerando il contributo di Gevi alla transizione energetica. Grazie alla fiducia degli investitori saremo in grado di dare forza a un’idea radicale: turbine che imparano dal vento e dialogano con la natura, trasformando in energia ciò che prima veniva disperso”, spiega Luzzati.

“Siamo orgogliosi di supportare Gevi, che grazie all’intelligenza artificiale rende il microeolico scalabile e cost-efficient. La turbina lavora in sinergia con il solare, assicurando un modello di energia distribuita più resiliente ed efficiente, rispondendo concretamente alle sfide della transizione energetica”, aggiunge Alessandro Zaccaria, partner di 360 Capital.

“Siamo molto contenti di accompagnare Gevi nella prossima fase di crescita e internazionalizzazione, dopo averla sostenuta durante il percorso di accelerazione. Il team ha dimostrato la capacità di trasformare la ricerca avanzata in soluzioni scalabili ad alto impatto, unendo visione tecnologica e concretezza industriale in un settore chiave per la transizione energetica. Crediamo fortemente nel potenziale della loro turbina intelligente per rivoluzionare l’energia distribuita, con l’ambizione di portare l’eolico urbano su scala europea”, dichiara Stefano Molino, responsabile del Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital

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