A dieci anni dalla sua nascita, Expand North Star, l’evento dedicato alle startup organizzato da Gitex Global, si conferma come uno dei principali luoghi dove si misura la temperatura dell’innovazione mondiale. L’edizione 2025, ospitata al Dubai Harbour, ha riunito oltre 2.000 startup, 1.200 investitori, 350 relatori e delegazioni da 180 Paesi, con più di 13mila incontri B2B programmati. Numeri che raccontano non solo la scala, ma anche l’ambizione di un ecosistema che si estende ormai ben oltre i confini geografici tradizionali.
“Il portfolio Gitex continua il suo percorso di espansione globale, da Dubai a Berlino, Belgrado, San Paolo e Istanbul, aprendo la strada a una rete dell’innovazione realmente senza confini – spiega Jacinta Liu, startup partnerships lead di Gitex – Con la piattaforma North Star vogliamo creare connessioni concrete tra founder, investitori, grandi aziende e governi. Il nostro obiettivo non è soltanto mostrare nuove tecnologie, ma favorire collaborazioni che accelerino l’impatto e rendano l’innovazione più accessibile, inclusiva e distribuita su scala globale”.
Le parole di Liu sintetizzano una trasformazione profonda: le grandi fiere tech non sono più semplici vetrine, ma spazi di relazione tra ecosistemi dove capitali, ricerca e politiche industriali si intrecciano. In questo scenario la presenza italiana assume un significato che va oltre la rappresentanza istituzionale.
Sotto il coordinamento dell’Italian trade agency (ITA), il Padiglione Italia ha ospitato 30 startup e scaleup, con un incremento del 25% rispetto al 2024. Le aziende selezionate coprono un arco ampio di settori, dall’intelligenza artificiale alla cybersecurity, dalla salute digitale alla manifattura intelligente e alle tecnologie sostenibili, a dimostrazione di un ecosistema che sta maturando e imparando a dialogare con i mercati globali.
“L’Italia presenta a Expand North Star 2025 la sua più ampia delegazione di sempre – dice Lorenzo Fanara, ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti – È la prova di un sistema che si muove in modo coeso, dove startup, università e imprese tradizionali collaborano con visione internazionale”.
Il ruolo di Dubai come hub dell’innovazione si consolida proprio nella capacità di attrarre ecosistemi diversi e favorire contaminazioni. Per l’Italia, questa partecipazione non è soltanto una vetrina, ma un’occasione per posizionarsi all’interno di una rete che cresce a una velocità inedita, dove la tecnologia è anche un linguaggio diplomatico.
“Expand North Star è oggi un punto di accesso strategico per le startup italiane che vogliono entrare in contatto con partner globali – afferma Valerio Soldani, direttore dell’Ufficio ICE di Dubai e Commissario per gli Emirati Arabi e l’Oman – L’Italia conta oggi 15.900 startup e PMI innovative e oltre 260 incubatori e acceleratori, sostenuti da una base industriale del valore di 1.269 miliardi di euro, la più grande d’Europa. La sfida è trasformare questa solidità in un motore di cooperazione tecnologica, nei settori dell’intelligenza artificiale, della manifattura avanzata e delle tecnologie pulite”.
Tra le realtà italiane presenti: Avacam, che utilizza l’intelligenza artificiale per migliorare la sicurezza e il monitoraggio delle infrastrutture; TrueSense, che integra hardware e IA per la manifattura connessa; Icarus Technology, attiva nella salute digitale personalizzata; WuvDay (MLR), piattaforma per la certificazione di autenticità dei contenuti giornalistici; MyMoney, fintech basata su sistemi biometrici; Latitudo 40, che elabora dati satellitari per l’analisi ambientale; Koala, che sviluppa dispositivi medicali connessi e accessibili. Durante i quattro giorni dell’evento, le startup italiane hanno partecipato anche alla Supernova Challenge e a Superconnectors, momenti di confronto e networking che riuniscono startup, investitori e aziende internazionali.
La partecipazione italiana a Dubai mostra la volontà di aprirsi, di superare la tradizionale distinzione tra manifattura e digitale per collocarsi in una nuova dimensione dell’innovazione, più fluida e transnazionale. In un contesto globale in cui la tecnologia è anche diplomazia economica, Expand North Star rappresenta una geografia dell’innovazione sempre più multipolare. L’Italia vi partecipa non per esibire, ma per connettersi: con la consapevolezza che l’innovazione oggi cresce attraverso relazioni tanto quanto attraverso idee.
© RIPRODUZIONE RISERVATA