Le connessioni wireless subacquee di WSense raccolgono ulteriori 10 milioni di euro

WSense, scaleup che abilita l’internet delle cose sottomarine (IoUT) con i suoi sistemi di subsea Wi-Fi fa sapere di consolidare la propria traiettoria di crescita internazionale con la chiusura del round pre-serie B da 10 milioni di euro.

Indico Capital Partners e SIMEST si affiancano agli investitori che già hanno aderito alla raccolta: CDP Venture CapitalBlue Ocean di SWENRunwayFBUAxon Partners Group già presenti nel round serie A, e anche Fincantieri e Rypples.

Fondata da Chiara Petrioli, professoressa ordinaria di ingegneria informatica all’Università La Sapienza di Roma, che ne è CEO dal 2022, WSense sviluppa soluzioni uniche che garantiscono l’interoperabilità delle reti wireless adattive tra sensori subacquei multi-vendor e veicoli autonomi, con altissima affidabilità e scalabilità. Le tecnologie brevettate WSense consentono comunicazioni sottomarine in tempo reale, sicure ed economiche, rendendo possibile la raccolta di big data oceanici su scala mai raggiunta prima. Un approccio che rivoluziona la conoscenza degli ecosistemi marini e apre a nuove applicazioni: dal monitoraggio e protezione delle infrastrutture critiche, alle reti robotiche autonome per la transizione energetica, fino al monitoraggio ambientale in tempo reale.

Petrioli (nella foto) afferma in una nota: “L’ingresso di nuovi investitori come Indico Capital Partners e SIMEST rappresenta un forte riconoscimento del valore della nostra tecnologia e della nostra strategia di crescita internazionale. Con il completamento di questo round che porta WSense a un finanziamento complessivo superiore ai 25 milioni di euro, e grazie al sostegno di partner industriali e finanziari di primo piano, accelereremo lo sviluppo delle nostre soluzioni per la protezione delle infrastrutture critiche e la salvaguardia degli oceani”.

Stephan de Moraes, managing general partner di Indico Capital Partners, commenta: “WSense rappresenta al meglio le capacità italiane in campo deeptech e le opportunità che stanno emergendo nelle tecnologie legate all’oceano. In quanto azienda a tecnologia dual-use, con solidi partner industriali e una chiara traiettoria di crescita, WSense è in una posizione ideale per affrontare la prossima fase del proprio sviluppo. Siamo lieti di sostenerne la crescita e di collaborare da vicino con il suo team”.

“WSense è un esempio di eccellenza nella blue economy e nella deep tech, ambiti in cui innovazione e sostenibilità si incontrano per generare nuove opportunità di crescita – aggiunge Vera Veri, direttore investimenti partecipativi SIMEST – L’ingresso di SIMEST nel capitale si inserisce in questa direzione, in linea con la strategia della Farnesina per lo sviluppo internazionale delle imprese italiane e l’azione del Gruppo CDP a sostegno delle startup innovative ad alta tecnologia. Un contributo di sistema teso a valorizzare competenze e soluzioni d’avanguardia nei settori strategici per il futuro del Paese”.

In un settore, quello subacqueo, che a livello globale nel periodo 2024–2030 è destinato a raggiungere un valore di 400 miliardi di euro, con soluzioni innovative per oltre 30 miliardi, WSense punta al mercato globale delle comunicazioni subacquee, stimato in circa 10 miliardi di euro, secondo quanto riporta la nota diffusa dalla società. A conferma della crescente rilevanza strategica del dominio subacqueo, basti pensare che oggi sono posati 552 cavi sottomarini per una lunghezza complessiva di 1,4 milioni di chilometri, attraverso i quali transita il 98% delle telecomunicazioni digitali globali, incluse le transazioni finanziarie e commerciali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

    Iscriviti alla newsletter