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Appena superi l’ingresso, il buio del palazzetto ti avvolge per un istante ma poi…, esplode la luce. Laser colorati tagliano l’aria, le tribune vibrano come un’unica creatura. Intorno a te, maglie sgargianti, cori da stadio che si fondono con l’ambiente. Non sei più solo uno spettatore: sei dentro a un gioco. Al centro, il campo è un’arena hi-tech. Fumo, fiamme, grafiche in tempo reale. Ogni dettaglio è pensato per stupire e coinvolgere in diretta streaming e social. È calcio, sì. Ma contaminato di spettacolo, gaming e adrenalina pura.
Lo scorso lunedì 27 ottobre 2025 Startupbusiness ha assistito a una giornata della Kings League Italia nella nuovissima arena di Cologno Monzese (nella foto). Una giornata in cui si è celebrata, oltre a una serie di match, anche la nuova partnership tra i Fc Circus, la squadra di Kings League Italia che ha come presidente il content creator Grenbaud, e il club professionistico di Serie A Hellas Verona. Si tratta della prima partnership in Italia tra una società di KL Italia e una società professionistica di calcio, una partnership che ha l’obiettivo di unire l’eredità del calcio tradizionale con lo spirito dinamico e sperimentale della Kings League, coinvolgendo tifosi di generazioni e piattaforme diverse. La collaborazione prevede creazione di contenuti originali, linea di merchandising e anche iniziative di sponsorizzazione congiunte, con l’obiettivo di instaurare un ecosistema calcistico unico che metta insieme l’intensità competitiva della Serie A con la creatività e l’interattività del formato Kings League. In più, come parte della partnership, Hellas Verona e Fc Circus realizzeranno campagne digitali integrate, esperienze per i tifosi e attivazioni cross-promozionali pensate per valorizzare le identità di entrambi i club. Inoltre è prevista una collezione esclusiva di merchandising dedicata al legame tra Hellas Verona e Circus, il cui lancio è programmato nel corso della stagione attuale.
Kings League, la startup
Il motivo per cui Startupbusiness se ne occupa è chiaro: la Kings League è di fatto una startup dello sport entertainment. È una competizione di calcio a 7 che nasce nel 2022 grazie a Gerard Pique, ex calciatore spagnolo del Barcellona e lo streamer spagnolo Ibai llanos, uno degli streamer più popolari di Spagna, la Kings League è diventata in pochissimo tempo un fenomeno virale. Perché? Questa competizione è diventata virale sia perché viene trasmessa sui social che hanno molto traffico come YouTube, Twitch e TikTok, sia perché è un insieme esplosivo di sport e intrattenimento, infatti è composta da regole di calcio tradizionali, riviste e arricchite con componenti spettacolari che creano contenuti social. Il progetto è stato ideato anche dopo una famosa dichiarazione di Pique, il quale disse “al giorno d’oggi molti spettatori pagano biglietti di partite di calcio tradizionali che molto spesso finiscono 0-0″, ciò significa che hanno goduto di poco spettacolo durante le partite. La Kings League si basa principalmente su creare spettacolo nelle partite, creare imprevedibilità, creare contenuti per il web, per i social, che portino traffico, visualizzazioni, like, sostanzialmente interazioni ed engagement.
La Kings League in questi suoi primi anni di vita ha avuto, come una vera startup di successo, una crescita veloce e importante: le prime due Leghe, ovvero Spagna e Sudamerica, sono diventate 7; 5 le nuove aggiunte con 4 su 5 già presenti e attive ovvero Italia, Francia, Germania e MENA (Medio Oriente Nord Africa). A breve si attende l’esordio di Kings League Nord America.
Da quest’anno ogni lega Kings, oltre ad avere il solito Split, le 11 partite di campionato nazionale, ha anche la Kings Cup, una specie di Coppa Italia, dove le 12 squadre di Lega vengono suddivise in 2 gironi da 6, che si affrontano tutti contro tutti nel proprio girone. Le prime di ogni girone vanno dirette in semifinale, invece le seconde vanno ai quarti, invece le terze e le quarte vanno ai Last Chance, dove si affrontano tra di loro per un posto ai quarti. Ma in Kings League non solo c’è Split e Cup, c’è anche la Kings League World Cup Nations, quindi il mondiale per nazioni, cosi come la Kings League World Cup Clubs, ovvero il mondiale per le singole squadre delle varie leghe Kings. Quindi sbocciato come fenomeno in Spagna è oggi ormai un fenomeno quasi mondiale.
Come funziona?
Il formato di gioco
Campo e rose: la Kings League si gioca 7 contro 7 su un campo da calcio con dimensioni che normalmente si usano per il calcio a 9. Ogni squadra ha una rosa di 12 giocatori: 9 League Player pagati dalla lega e selezionati tramite draft dopo i provini, più 3 Wildcard pagati direttamente dalle squadre e scelti al di fuori dei provini ufficiali, come Simone Lo Faso dei Boomers, Vlad Marin degli AlpaK, Tommaso Conte dei Circus, Riccardo Vono dei TRM, Florenzi e Moscardelli dei BigBro.
Struttura della partita
La partita dura 36 minuti ed è divisa in fasi progressive che rendono il gioco dinamico e spettacolare. Nei primi 5 minuti si gioca in Escalado: si parte con 1 contro 1 con portiere volante e si aggiunge progressivamente un giocatore per squadra ogni minuto fino ad arrivare al 7 contro 7 completo. Dal 5° al 17° minuto si gioca normalmente 7 contro 7, mentre dal 17° al 20° minuto ogni gol vale doppio.
Tra il 20° e il 23° minuto entra in gioco il Mega dado sponsorizzato da JD Sports: il risultato del lancio determina se si gioca 1 contro 1, 2 contro 2 o 3 contro 3 con continue rotazioni in situazioni di attacco o difesa. Superati i 3 minuti di dado, si torna al 7 contro 7 fino al termine della partita al 36° minuto.
In Kings, il cronometro funziona come in NBA, quindi tempo di gioco effettivo, il che significa che si ferma il tempo ogni volta che si ferma il gioco.
Conclusione della partita
Al termine dei 36 minuti, la partita si conclude in due modi diversi a seconda del risultato. Se c’è un pareggio, si va agli Shootout: 1 contro 1 contro il portiere partendo da metà campo con 5 secondi per segnare. Ogni squadra ha 5 tentativi e vince chi segna di più. Se invece una squadra è in vantaggio di un solo gol, si attiva il Desescalado: si scala progressivamente dal 5 contro 5 fino all’1 contro 1 con portiere volante, e vince chi segna per primo portando il vantaggio a +2.
Elementi speciali
Due elementi rendono la Kings League unica e spettacolare: il rigore presidenziale e le carte segrete. Dal 5° minuto di gioco, il presidente della squadra (solitamente uno streamer, content creator o celebrità) può scendere in campo una volta a partita per tirare un rigore per pareggiare o portare in vantaggio o accorciare le distanze per la propria squadra, creando momenti di grande intrattenimento.
Le carte segrete vengono pescate prima della partita da un membro dello staff e possono essere giocate strategicamente dal 5° minuto in poi. Tra le carte disponibili ci sono il rigore classico, lo shootout, il gol doppio, la sospensione di un giocatore avversario per 4 minuti, o lo Star player che vale doppio il gol del giocatore scelto. In più c’è anche il Joker, che permette di rubare l’effetto della carta avversaria o di scegliere uno degli altri effetti, mentre la novità del 2025 è il rigore al contrario: un giocatore avversario scelto dalla squadra avversaria deve tirare un rigore e se lo sbaglia la squadra che ha giocato la carta guadagna un gol, mentre se lo segna non ha alcuna valenza.
Kings League, una calamita per gli ‘ex’
Nel corso di questi anni, nella competizione hanno giocato tante leggende sia in Italia sia nelle altre leghe, come per esempio Totti, Ronaldinho, Pirlo, Casillas, Kun Aguero, Jankulovski, Hernanes, Jacopo Sala, Moscardelli, Falcao, Eden Hazard, Shevchenko, Bonucci, Llorente, Ménez ecc. Ma si possono anche trovare giocatori che hanno concluso da poco con il professionismo per esempio Florenzi e Nainggolan, Marcelo in Brasile, e altri casi simili, sennò possiamo trovare anche giocatori attualmente in attività come presidenti di squadre di Kings come Maignan, Koundé, Tchouaméni, Manu Koné, Bryan Mbeumo e Senny Mayulu che sono co-presidenti della 360 Nation, squadra di Kings League Francia ma possiamo trovare da quest’anno anche Lamine Yamal come presidente de La Capital, squadra di Kings League Spagna.
Tutto questo ci dice, che il fenomeno Kings League ha attratto e attrae tuttora chi è cresciuto a pane e calcio: leggende, ex calciatori, calciatori ancora in attività che vogliono partecipare a questa nuova forma di calcio e intrattenimento. E la prospettiva della Kings, la startup, è quella di crescere sempre di più, se questi sono i risultati in meno di 4 anni dalla creazione, beh, si può solo fare meglio.
Kings League, i numeri della startup
La Kings League ha chiuso il 2023 con 20,54 milioni di euro di ricavi e 355mila euro di utile netto: un salto significativo rispetto ai soli 20mila euro del 2022, primo anno di attività della startup.
Costi e investimenti
Come ogni startup in fase di crescita rapida, i costi sono concentrati sull’espansione: 17 milioni di euro in operatività e 3 milioni per il personale.
Modello digital-first
Il 90% dei ricavi arriva da sponsorizzazioni (Adidas, Spotify, Prime, Santander). Niente diritti TV tradizionali: la distribuzione è completamente digitale via Twitch, YouTube e TikTok. I biglietti delle finali sono marginali.
Finanziamenti
Kosmos, la holding di Gerard Piqué, ha raccolto 60 milioni di euro: un segnale della fiducia nel modello che mette insieme sport, intrattenimento e contenuti virali per un pubblico giovane e digitale. Il modello è scalabile e punta a crescere esponenzialmente nei prossimi anni attraverso audience globale e nuove partnership.
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