Sarà per via del repentino modificarsi degli equilibri geopolitici, per una crescente consapevolezza da parte dei consumatori, per una questione di costi e di equilibri economici, di certo c’è che sempre più utenti di prodotti tecnologici europei sono attenti alle possibilità di acquistare cose made in Europe. Vale per tutto, vale per il software, per i servizi online, per i dispositivi hardware. Ci sono perfino due siti GoEuropean e European Alternatives che offrono una ampia panoramica sui fornitori e i prodotti tech europei di ogni genere. Questa tendenza vale naturalmente anche per gli smartphone e ci sono almeno due aziende europee che stanno crescendo rapidamente e lo stanno facendo anche grazie a intelligenti politiche di coinvolgimento degli utenti sia a livello di sostegno finanziario sia a livello di supporto alla realizzazione dei prodotti. Si tratta di Nothing che ha la sua sede principale nel Regno Unito e di Jolla che invece ha sede in Finlandia.
Nothing
Nothing ha recentemente annunciato la chiusura del suo ultimo round di investimento dedicato alla community, raccogliendo oltre 8 milioni di dollari e coinvolgendo più di 5.000 nuovi investitori provenienti da oltre 80 Paesi.
“Fin dal primo giorno, la community è parte integrante del percorso di Nothing contribuendo a definire il modo in cui l’azienda sviluppa i propri prodotti, mettendo in discussione le idee e rafforzando l’autenticità del brand. Questo ultimo round ha offerto alla community l’opportunità di investire in Nothing a una valutazione di 1,3 miliardi di dollari, crescendo insieme al brand e contribuendo a definire il futuro della tecnologia consumer IA – riferisce l’azienda londinese in una nota – Per Nothing, la forza della community è da sempre un elemento chiave dell’ambizione di crescere rapidamente. Quando il round di investimento è stato aperto in early access il 10 dicembre, l’azienda non avrebbe potuto prevedere una crescita così significativa della propria community in un arco di tempo così breve. I nuovi membri entrano a far parte di Nothing in un momento particolarmente entusiasmante del suo percorso, condividendone la missione di riaccendere l’innovazione in un settore smartphone ormai che da tempo fatica a rinnovarsi”
La fanbase di Nothing, conta quasi 13mila persone e ha investito complessivamente oltre 16 milioni di dollari sin dalla nascita del progetto. Questo nuovo round di finanziamento permette agli investitori della community di accompagnare Nothing nel suo percorso, mentre l’azienda evolve la propria infrastruttura hardware nel fondamento della prossima ondata di sistemi operativi e dispositivi AI-native in uscita nel 2026.
L’annuncio segue il recente round Serie C da 200 milioni di dollari, chiuso a settembre 2025 e guidato da investitori istituzionali come Tiger Global, GV, Highland Europe, EQT e Qualcomm Ventures.
L’ultimo round di investimento è stato ospitato sulle piattaforme Crowdcube e Wefunder, con accesso pubblico dall’11 dicembre.
“Fin dall’inizio ci siamo posti l’obiettivo di costruire un’azienda tecnologica globale fondata su apertura, creatività e collaborazione – commenta in una nota Carl Pei, CEO e fondatore di Nothing – Questo round di investimento non è stato solo un’operazione di raccolta fondi, ma l’espressione concreta del nostro impegno verso la community e della volontà di portarla con noi in questo percorso. I nuovi membri che hanno aderito a questo round dimostrano quanto i nostri fan credano profondamente in ciò che stiamo costruendo e nel momento di grande slancio che Nothing sta vivendo. Insieme stiamo raggiungendo nuovi traguardi e contribuendo a definire il futuro della tecnologia consumer AI-native.”
Jolla
Il produttore finlandese di smartphone Jolla ha venduto oltre cinquemila preordini del suo nuovo Jolla Phone in una settimana, con un budget di marketing online di soli 2.500 euro. La domanda interamente organica e guidata dalla comunità invia un messaggio chiaro: le persone vogliono un telefono Linux europeo. Ora Jolla sta alzando la posta in gioco. Se i preordini raggiungeranno le 10mila unità entro la fine di gennaio 2026, l’azienda ripristinerà il suo pionieristico sistema di accessori modulari “The Other Half” (TOH) e renderà open source le specifiche dell’interfaccia hardware e software per la comunità globale dei produttori.
I 2,5 milioni di euro del valore dei preordini sono arrivati quasi interamente grazie al passaparola, alla condivisione nella comunità e alla copertura mediatica organica, non alla pubblicità a pagamento.
“Abbiamo speso 2.500 euro in marketing online. La comunità europea ha fatto il resto – afferma in una nota Antti Saarnio, presidente e cofondatore di Jolla – Non si tratta solo di una richiesta per il nostro telefono. È una dichiarazione. L’Europa vuole una tecnologia che possa controllare”.
Con 10mila preordini, Jolla si impegna a pubblicare l’interfaccia The Other Half con licenza aperta, inclusi: i disegni dell’interfaccia hardware e specifiche elettriche; le componenti software e interfacce di programmazione delle applicazioni (API); i progetti di riferimento stampabili in 3D The Other Half è un sistema di cover posteriore a scatto con connettori pogo-pin che può ospitare, per esempio, il proprio microcontrollore, display e sensori, comunicando direttamente con il sistema operativo del telefono Sailfish OS.
“Non stiamo solo costruendo un telefono, stiamo costruendo una piattaforma – dice Sami Pienimäki, CEO e cofondatore – Display E-ink. Tastiere fisiche. Telecamere termiche. Lettori di codici a barre. Breakout GPIO per hacker hardware. Qualunque cosa la comunità immagini, può costruirla”.
Il telefono Jolla utilizza Sailfish OS, l’unico sistema operativo mobile indipendente in Europa. Grazie alla combinazione di un interruttore fisico per la privacy, una batteria sostituibile dall’utente e l’assenza di tecnologia bigtech, offre un’alternativa al duopolio iOS/Android. Rendendo open source The Other Half, Jolla estende questa indipendenza all’hardware, invitando produttori, startup e aziende di tutto il mondo a sviluppare su una piattaforma aperta anziché su un ecosistema chiuso. I numeri: oltre 5.000 preordini in una settimana; oltre 2,5 milioni di euro di vendite confermate; 2.500 euro di spesa per il marketing online; minimo di 2.000 unità raggiunto in 48 ore; obiettivo di 10.000 unità per sbloccare l’open source TOH.
Assemblaggio finale dei telfoni Jolla avviene a Salo, in Finlandia, la storica città natale di Nokia. I preordini effettuati prima del traguardo dei 10mila pezzi garantiscono il prezzo iniziale di 579 euro con un acconto di 99 euro. Jolla ha lanciato un programma di innovazione comunitaria sul forum Sailfish, invitando gli utenti a proporre e votare quali moduli TOH dovrebbero essere sviluppati per primi.
Jolla è stata fondata nel 2011 da ex ingegneri Nokia. L’azienda sviluppa Sailfish OS, l’unico sistema operativo mobile indipendente in Europa.
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