InSilicoTrials nel progetto Cardioverse finanziato da ARPA-H

Prevedere come il cuore di una persona reagirà a un nuovo farmaco rimane uno dei punti ciechi più persistenti nello sviluppo dei farmaci. Nonostante decenni di progressi scientifici, la cardiotossicità può ancora manifestarsi in modo inaspettato, comportando enormi costi finanziari e, cosa ancora più importante, conseguenze reali per la salute umana. Oggi, questa sfida viene affrontata con una nuova visione.

InSilicoTrials, azienda innovativa italiana, insieme al Jackson Laboratory (JAX) sotto la guida di Matt Mahoney, principale scienziato computazionale, alla New York Stem Cell Foundation, UConn Health e l’Università del Michigan, si pone come punto di riferimento del progetto Cardioverse, iniziativa finanziata con un contributo fino a 30 milioni di dollari dall’Advanced Research Projects Agency for Health (ARPA-H) attraverso il suo programma Catalyst, guidato da Andy Kilianski. Insieme, questo consorzio creerà la prossima generazione di modelli cardiaci virtuali in grado di rappresentare la diversità genetica, fisiologica e demografica della popolazione, inizialmente quella americana, trasformando radicalmente la previsione della sicurezza cardiaca.

“È fantastico avere InSilicoTrials come partner nel team Cardioverse. I loro modelli computazionali convalidati, compresi gli strumenti di cardiotossicità già apprezzati in tutto il settore, aggiungono un prezioso valore scientifico e tecnico a questa iniziativa. La loro capacità di tradurre la complessa biologia in prove digitali pratiche e conformi alle normative apporta un rigore essenziale. Grazie alla loro esperienza e alla competenza del nostro team più ampio, possiamo compiere passi importanti verso valutazioni della sicurezza cardiaca che riflettono meglio la fisiologia umana e migliorano il modo in cui vengono sviluppati i nuovi farmaci”, commenta in una nota Mary Dickinson, vicepresidente esecutivo e direttore scientifico presso The Jackson Laboratory.

“Essere un’azienda che è in grado di ricevere a livello internazionale così tante conferme della propria validità scientifica e del proprio business model è assolutamente un punto di orgoglio che premia l’impegno di un team d’eccellenza. Stiamo cambiando il settore dello sviluppo farmaceutico e dopo anni di investimenti il mercato e sta prendendo atto”, dice a Startupbusiness Luca Emili, CEO di InSilicoTrials.

Cardioverse è più di un progetto scientifico: è uno sforzo multidisciplinare che unisce innovazione nel campo delle cellule staminali, cardiologia sperimentale, biologia computazionale e intelligenza artificiale. InSilicoTrials apporta a questa collaborazione la sua piattaforma tecnologica basata su cloud, costruita su anni di lavoro nello sviluppo di strumenti di simulazione conformi alle normative, a supporto di studi in linea con la FDA (Food and Drug Administration, ente regolatorio USA) e l’EMA (European Medicines Agency, ente regolatorio EU), e fornendo modelli basati su cloud ad aziende farmaceutiche e biotecnologiche a livello globale. Oltre a queste capacità, InSilicoTrials ha già sviluppato modelli di cardiotossicità consolidati utilizzati dall’industria delle scienze della vita per valutare il rischio proaritmico e le interazioni tra farmaci e cuore, competenze che rafforzano direttamente il suo ruolo in Cardioverse ed elevano l’impatto scientifico del consorzio.

Questo progetto si basa sulla missione di InSilicoTrials di rendere le prove in silico accessibili, affidabili e di grande impatto in ogni fase dello sviluppo. Cardioverse consente all’azienda di espandere tale missione alla cardiotossicità con una profondità senza precedenti, integrando dati su cellule viventi, simulazioni ad alta fedeltà e popolazioni virtuali per aiutare i ricercatori a individuare rischi che prima erano invisibili.

Cardioverse è una delle iniziative di punta del programma Catalyst, lo sforzo visionario di ARPA-H per spostare la sicurezza dei farmaci in fase iniziale dai modelli animali tradizionali verso sistemi digitali rilevanti per l’uomo. Contribuendo con modelli matematici avanzati, previsioni basate sull’intelligenza artificiale e una comprovata esperienza nei percorsi normativi, il progetto contribuirà a trasformare il modo in cui viene valutata la sicurezza cardiaca, prima che un farmaco raggiunga il cuore umano. (foto di Robina Weermeijer su Unsplash)

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