Aiutare a fare startup è la nostra missione (e passione)

Pubblicato il 11 Ott 2016

Aiutare a fare startup, o a far crescere la startup, e farlo gratis, non è banale. E’ quello che fa Réseau Entreprendre, dando concreta applicazione alla filosofia del “give back”.

In un momento in cui anche in Italia il concetto di ‘give back’ (trad. restituire) sta diventando popolare (grazie alla popolarità di Diego Piacentini che ha deciso di lavorare gratis per due anni al servizio dell’apparato governativo centrale) risulta interessante andare a vedere chi su questo concetto ha costruito, già trent’anni fa, un intero sistema capace di aiutare e sostenere i nuovi imprenditori.

È il caso di Réseau Entreprendre, organizzazione nata appunto 30 anni fa per volontà di André Mulliez che si è impegnato a “creare imprenditori, per creare posti di lavoro” ed è esattamente questo, tuttora, il criterio con cui l’associazione noprofit valuta sia quanto quotidianamente fa, sia le attività proposte dagli startupper che si propongono per iniziare il percorso con Réseau.

ticli
Réseau Entreprendre è operativa anche con un chapter in Lombardia (Rel) ed è diretta da Lorenza Ticli che così spiega a Startupbusiness le sue attività: “la forza di Rel è quella di riuscire a mettere a sistema le risorse del territorio, fa da ponte alle singole iniziative portate avanti anche da differenti realtà accompagnando le nuove imprese in tutti gli step del loro sviluppo. In questo modo garantisce continuità e diventa il soggetto che aggrega e unisce esperienze di incubatori o di percorsi “a scadenza”, anche virtuose, ma che resterebbero isolate – dice – siamo al fianco delle neo imprese agendo a 360 gradi. La direzione è quella dell’innovazione ma non è necessario appartenere al settore tecnologico e digitale per essere degli innovatori”.

Come funziona Réseau Entreprendre

I soci di Rel sono persone che hanno maturato consapevolezza verso l’importanza di restituire ciò che ha avuto in termini di competenze e di esperienza acquisita e ciò, nei piani dell’associazione, è elemento che migliore il paradigma economico del territorio in cui queste persone vivono e lavorano. L’Associazione non investe direttamente in startup e le startup che entrano a fare parte del circuito non pagano, sono i soci che oltre a mettere a disposizione le loro competenze, conoscenze e il loro tempo pagano una quota: “per diventare membri di Rel la quota di benvenuto per il primo anno è di 1500 euro, la quota associativa è di 2000 euro, con 3000 si diventa associati sostenitori. Con cifre maggiori di 3000 euro si crea una partnership con Rel, diventando portavoce del progetto: ciò ci permetterebbe di arrivare a un budget di funzionamento tale da poter rafforzare il nostro team e rendere cosi più efficace e ramificata la nostra azione sul territorio”, spiega la direttrice del chapter lombardo che è parte di una organizzazione internazionale che negli ultimi cinque anni ha creato più di 80mila posto di lavoro, 10mila neo imprenditori ed è stato calcolato che oltre il 90% delle startup accompagnate da Réseau Entreprendre sopravvive con un certo successo ai primi cinque anni di vita. L’associazione ha una rete di circa 6mila imprenditori senior che sono i soci e oggi opera oltre che in Italia anche in Francia, dove è nata, in Belgio, in Portogallo, in Spagna, in Svizzera, in Cile, in Marocco, in Senegal e in Tunisia.

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In Lombardia Rel, che iniziato a operare nel marzo del 2015, ha convalidato sei startup che ora sono già entrare nella fase di accompagnamento, mentre altre sei sono nella fase di analisi, gli associati del capitolo lombardo sono una trentina. Tra le startup entrate nel percorso due sono già in stadio di sviluppo piuttosto avanzato e si tratta di Bookabook che propone un crawdfunding letterario e di Dollynoir  brand di streetwear già piuttosto presente in Italia e che ora punta ai mercati internazionali attraverso un modello di marketing che prevede la presenza di ‘ambassador’, giovani sparsi per tutta Italia che li promuovono tramite il passaparola, l’omaggio dei propri prodotti a nomi noti del mondo del rap perché, indossandoli, diano visibilità al brand e l’uso strategico dei social.

Rèseau Entreprendre è in Italia presente anche in Piemonte.

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