Bilanci e progetti di Digital Magics e LVenture Group

Pubblicato il 06 Apr 2014

Digital Magics e LVenture Group sono due realtà con molte similitudini.

Entrambe hanno di recente pubblicato i loro progetti di bilancio (che riportiamo qui di seguito nelle versioni diffuse alla stampa, quelle complete sono consultabili sui siti delle due società), entrambe sono quotate alla Borsa di Milano (Digital Magics all’Aim, LVenture sull’MTA), entrambe lavorano con un modello che prevede sia investimenti sia incubazione, entrambe stanno accelerando nella relazione con il mondo imprenditoriale.

I dati snocciolati dai due progetti di bilancio sono certamente interessanti, lo sono perché dimostrano forte dinamismo e una visione strutturata capace di generare vero valore. Ma il valore delle realtà guidate da Enrico Gasperini (Digital Magics) e Luigi Capello (LVenture Group) va oltre i numeri. È nella capacità che entrambi hanno dimostrato di saper creare uno staff fatto di persone con competenze e capacità di grande spessore, nella capacità di individuare startup ad alto potenziale e fatte da team che vi si dedicano senza risparmio ed è nella loro consapevolezza verso la necessità di spingere in modo deciso verso il processo di rinnovamento del Paese. Entrambi fanno il loro lavoro con lo scopo di fare business, sono imprenditori, e lo fanno senza farsi prendere dalle mode del momento e non di rado con occhio critico – nel senso costruttivo del termine – verso le varie agevolazioni possibili, lo fanno per creare vero valore lasciando spazio limitato alle chiacchiere, lavorando in sinergia con molti altri attori dell’ecosistema e in totale trasparenza verso il mercato, il fatto che siano entrambe quotate è sintomatico. Lo fanno anche dedicando risorse ed energie alla formazione e alla cultura dell’impresa innovativa e lo fanno con forte attenzione alla necessità di coinvolgere sempre più le organizzazioni industriali e accademiche del Paese verso il mondo delle startup.

Ecco i loro progetti di bilancio:

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI DIGITAL MAGICS APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO DEL 2013 E IL PIANO INDUSTRIALE 2014-2018

  • Nel 2013 ingresso in 11 startup, di cui 6 startup innovative, una cessione, una fusione per incorporazione, con un saldo a fine periodo di 31 investimenti in portfolio
  • Investimenti di circa 3,47 milioni di Euro nelle partecipate
  • Capitale investito netto pari a 11,2 milioni di Euro (6,3 milioni di Euro nel 2012)
  • Patrimonio netto pari a 13,8 milioni di Euro (circa 3 milioni di Euro nel 2012)
  • Posizione finanziaria netta migliorata di 6 milioni di Euro, passa da un indebitamento di 3,4 milioni di Euro nel 2012 a liquidità per 2,6 milioni di Euro nel 2013

PIANO INDUSTRIALE PLURIENNALE 2014-2018

  • Posizionamento di Digital Magics come incubatore di startup a vocazione nazionale, con presenza incrementale distribuita su tutto il territorio
  • Obiettivo di oltre 1.000 investitori nel “Digital Magics Angel Network”, la rete informale di privati, imprese e soggetti istituzionali interessati a co-investire in startup
  • 5 nuovi accordi di “Open Innovation” all’anno, il programma rivolto alle imprese italiane a supporto del loro processo di innovazione digitale
  • Programma di investimento per oltre 4 milioni di Euro ogni anno in circa 100 nuove iniziative digitali
  • Piano di cessione delle partecipazioni (exit) per oltre 20 milioni di Euro nei cinque anni, con corrispondente obiettivo di distribuzione di dividendi per 7 milioni di Euro (pari al 50% delle plusvalenze nette attese)

AVVENUTA LA PUBBLICAZIONE IN GAZZETTA UFFICIALE DEL DECRETO ATTUATIVO PER LA CONCESSIONE DI DETRAZIONI/DEDUZIONI FISCALI PER CHI INVESTE IN STARTUP INNOVATIVE E INCUBATORI CERTIFICATI

Milano, 27 marzo 2014 – Digital Magics, incubatore certificato di startup innovative quotato sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana (simbolo: DM), ha approvato in data odierna il Progetto di Bilancio per l’Esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 e il Piano Industriale 2014-2018.

Principali risultati di Digital Magics al 31 dicembre 2013

Il 31 luglio 2013 sono iniziate le negoziazioni delle azioni ordinarie di Digital Magics su AIM Italia, Mercato Alternativo del Capitale, sistema multilaterale di negoziazione organizzato e gestito da Borsa  Italiana (Ticker: DM – ISIN: IT0004900160). Nel corso dell’esercizio Digital Magics ha collocato n. 1.504.100 azioni ordinarie di nuova emissione per un valore, comprensivo di sovrapprezzo, di 10,57 milioni di Euro, di cui 4,14 milioni di Euro tramite conversione di prestiti obbligazionari e di altri debiti precedentemente in essere.

Nel 2013 sono stati realizzati investimenti, direttamente o attraverso 56CUBE – incubatore controllato all’80% da Digital Magics e dedicato al Sud Italia – in 11 nuove startup: ulaola, Skillme, QuitePeople, Intertwine, Sinapsi, Buzzoole, Prestiamoci, ilmangione, Tasteet!, Private Broker e DeRev per un totale di circa 3,47 milioni di Euro. In particolare Skillme, QuitePeople, Intertwine, Buzzoole, Tasteet! e DeRev sono state iscritte all’apposito registro delle Startup Innovative (come definite dalla Legge 221/2012 e Legge 99/2013). Nel periodo è altresì avvenuta la cessione di Realize a valore di bilancio, e la fusione per incorporazione di SingRing nella società Digital Bees.

Nel portfolio di Digital Magics al 31 dicembre 2013 sono presenti 31 partecipazioni, di cui 10 Startup Innovative.

Il capitale investito netto, pari a 11,2 milioni di Euro, si è incrementato nel corso dell’esercizio di 4,85 milioni di Euro. Tale variazione è essenzialmente dovuta all’incremento del valore delle immobilizzazioni finanziarie, sia per gli investimenti operati sia per effetto della rivalutazione (ex Legge 147/2013) di alcune partecipazioni in portfolio, per un totale di 1,233 milioni di Euro.

La riserva di patrimonio corrispondente alla rivalutazione e il collocamento dell’aumento di capitale eseguito nel 2013 hanno contribuito all’incremento del patrimonio netto, pari a 13,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2013 (nel 2012 era di circa 3 milioni di Euro).

Il collocamento dell’aumento di capitale ha avuto effetto anche sulla posizione finanziaria netta, che è migliorata di 6 milioni di Euro nel 2013, attestandosi a 2,6 milioni di Euro di liquidità (il 2012 evidenziava un indebitamento di 3,4 milioni di Euro).

I ricavi da servizi di incubazione nel 2013 sono pari a 1,6 milioni di Euro, rispetto a 3 milioni di Euro del 2012, per effetto della diminuzione dei c.d. “ricavi in transito” realizzati a favore di alcune startup incubate. La marginalità (EBITDA) passa da 423 mila Euro a 8 mila Euro, poiché si è ridotto il fatturato realizzato verso terzi che presentava una marginalità superiore.

L’EBIT dell’esercizio si attesta a -355 mila Euro (era -49 mila Euro nel 2012), per effetto dell’aumento degli ammortamenti. Il risultato dell’esercizio, pari a -808 mila Euro rispetto ai -270 mila Euro del 2012,  è influenzato da oneri finanziari (in leggero calo) per 263 mila Euro e da rettifiche delle attività finanziarie per 182 mila Euro (sensibilmente ridotte rispetto al 2012).

Piano Industriale Pluriennale 2014-2018

In occasione dell’approvazione del Progetto di Bilancio 2013, il Consiglio di Amministrazione di Digital Magics ha approvato anche il nuovo Piano Industriale Pluriennale (2014-2018), che prevede di rafforzare il posizionamento di Digital Magics come incubatore di startup a vocazione nazionale, attraverso una presenza incrementale distribuita su tutto il territorio, per cogliere le opportunità di investimento e intercettare gli interessi finanziari e industriali di natura locale.

Il Piano Industriale Pluriennale prevede, nei prossimi 5 anni, un programma di investimenti di oltre 4 milioni di Euro all’anno in un centinaio di nuove iniziative digitali. Questo programma sarà finanziato dai risultati delle gestione caratteristica e dalle risorse rivenienti dalle cessioni delle partecipazioni (exit) che sono stimate per un ammontare complessivo, nel periodo, di oltre 20 milioni di Euro. Circa un terzo di tali risorse (la metà delle plusvalenze nette stimate) saranno destinate alla distribuzione di dividendi.

Il Piano Industriale Pluriennale prevede inoltre l’obiettivo di ampliare con oltre 1.000 nuovi investitori il Digital Magics Angel Network, la rete informale di soggetti interessati a co-investire in club deal a supporto di startup innovative. Gli investitori sono privati (imprenditori e top manager con la passione per l’innovazione digitale), industriali (come Gruppo RCS, Gruppo Uvet, Nice, con cui sono in essere anche programmi di Open Innovation), finanziari (come Tamburi Investment Partners, Gruppo Banca Sella, Atlante Seed, Gate14 Group e UniCredit). Il Digital Magics Angel Network è un asset strategico per il venture incubator, non solo perché aumenta la leva finanziaria, ma anche perché rinforza il know how e la rete relazionale a disposizione delle startup in portfolio.

Sempre nel Piano Industriale Pluriennale è previsto lo sviluppo del programma di Open Innovation, che si rivolge alle imprese italiane con l’obiettivo di supportarle nel loro processo di innovazione digitale. In breve, Digital Magics e il partner industriale creano un programma comune che mira, all’interno del settore industriale di riferimento, a: investire in startup innovative, acquisire nuovi asset o creare spin-off a partire da asset presenti in azienda, sviluppare attività di M&A. Il programma unisce l’esperienza industriale del partner con la competenza dell’incubatore in campo digitale.

Avvenuta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo per la concessione di detrazioni/deduzioni fiscali per chi investe in startup innovative e incubatori certificati

Giovedì 20 marzo 2014 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo per la concessione di detrazioni e deduzioni fiscali per chi investe in startup innovative e incubatori certificati. Dopo aver ottenuto il benestare della Commissione Europea, entrano in vigore le disposizioni introdotte dal Decreto Crescita 2.0 (convertito nella Legge 221 del 17 dicembre 2012), ora disciplinate con il Decreto Interministeriale del 30 gennaio 2014, firmato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze e dal Ministro dello Sviluppo Economico.

Possono accedere alle agevolazioni le persone fisiche e giuridiche che investono nel capitale sociale di startup innovative e di incubatori certificati direttamente o indirettamente attraverso società di capitali o tramite organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr).

L’incentivo si traduce per le persone fisiche in una detrazione IRPEF del 19% su un importo massimo di 500.000 Euro di investimento ogni anno, mentre per le persone giuridiche in una deduzione IRES del 20% su un importo massimo di 1,8 milioni di Euro di investimento ogni anno. Le agevolazioni fiscali approvate dall’UE riguardano gli anni fiscali 2013, 2014, 2015.

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CDA LVENTURE GROUP S.p.A.: APPROVATO PROGETTO DI BILANCIO 2013 E CONVOCATA ASSEMBLEA PER AUMENTO DI CAPITALE

Il Consiglio di Amministrazione approva il progetto di bilancio al 31 dicembre 2013

e convoca l’assemblea ordinaria e straordinaria dei soci per l’approvazione – tra l’altro – dell’aumento del capitale sociale per un importo massimo di Euro 4.990.000

Roma, 28 marzo 2014

Il Consiglio di Amministrazione di LVenture Group S.p.A., presieduto da Stefano Pighini, ha deliberato in data odierna di convocare l’Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti in data 30 aprile e 7 maggio 2014 per approvare il progetto di Bilancio al 31 dicembre 2013, la modifica dello Statuto sociale e il raggruppamento delle azioni della Società; viene inoltre proposta l’approvazione dell’aumento del capitale sociale in opzione per un importo massimo di Euro 4.990.000, oltre al conferimento al Consiglio di Amministrazione della delega a ulteriori aumenti del capitale, fino ad un massimo di Euro 4.990.000, da eseguirsi entro cinque anni dalla deliberazione, con esclusione del diritto di opzione.

L’aumento di capitale e la delega proposti sono finalizzati alla raccolta delle risorse finanziarie necessarie per dare attuazione agli investimenti previsti dal Budget 2014 e dal nuovo Piano Industriale 2015-2017 approvato in data 17 febbraio 2014, anche attraverso l’ingresso di partner strategici e investitori all’interno dell’azionariato LVenture Group.  In particolare, così come indicato nel comunicato del 19 marzo 2014, il Piano Industriale mira al posizionamento di LVenture Group quale operatore leader in Italia e a livello internazionale nel settore del seed e micro-seed Venture Capital – con particolare riferimento agli investimenti in imprese digitali innovative – e al conseguente ottenimento di un significativo livello di redditività derivante dalle exit (valorizzazione dell’investimento tramite cessione delle partecipazioni nelle startup), che si ipotizzano a partire dal 2015. Il Piano Industriale prevede inoltre il raggiungimento, al termine del periodo di riferimento, di un portafoglio di partecipazioni in 59 startup per un valore complessivo di investimenti pari a circa Euro 11 milioni, e il conseguimento di un risultato netto atteso compreso tra 3 e 4 milioni di Euro nel 2017.

Il Consiglio di Amministrazione di LVenture Group ha inoltre esaminato e approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2013, che registra una perdita di esercizio consolidata di Euro 1.123.141 (a fronte di una perdita di Euro 1.525.282 nel 2012).

<<Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti in questo primo anno di attività: nel dicembre 2012 abbiamo preso la guida di una Società che si trovava in una situazione critica, con riduzione del capitale sociale al di sotto del minimo legale, e in questi mesi abbiamo realizzato un completo rinnovamento, portando a compimento un primo aumento di capitale e riavviando completamente l’attività. Oggi il nostro portafoglio conta 21 startup, nelle quali abbiamo investito 2,5 milioni di Euro, e stiamo continuando a crescere velocemente, con ottime possibilità di cominciare a valorizzare i nostri investimenti entro il periodo previsto dal Piano>>, ha sottolineato l’Amministratore Delegato di LVenture Group Luigi Capello.

Risultati 2013 Consolidati del Gruppo

Il Gruppo al 31 dicembre 2013, a seguito della fusione per incorporazione di LVenture S.r.l. in LVenture Group S.p.A., perfezionata con atto stipulato in data 26 settembre 2013 ed efficacia ai fini civilistici dal 2 ottobre 2013, è composto dalle seguenti Società:

–        LVenture Group S.p.A., (“LVenture Group”) con sede a Roma, holding di partecipazioni, quotata al MTA – Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana S.p.A., Milano;

–        EnLabs S.r.l. (“EnLabs”), con sede a Roma, controllata al 100% da LVenture Group S.p.A.

La Capogruppo detiene altresì partecipazioni di minoranza nelle startup. Si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale 2013 per dettagli sulle società sopra citate e sul portafoglio investimenti in essere, con l’illustrazione dell’attività svolta da ciascuna startup.

Il risultato d’esercizio netto di pertinenza del Gruppo dell’esercizio 2013 registra una perdita di € 1.123 mila rispetto alla perdita netta di € 1.525 mila alla data del 31 dicembre 2012, riducendosi quindi di € 402 mila.

Il margine operativo lordo passa da un risultato negativo di € 303 mila al 31 dicembre 2012 ad un risultato negativo di € 1.144 mila al 31 dicembre 2013. Il dato è influenzato dal fatto che il Gruppo è tornato ad essere effettivamente operativo, gestendo sia la Società quotata, sia l’acceleratore di oltre 1500 mq..

Il risultato operativo passa da un saldo negativo di € 1.491 mila al 31 dicembre 2012 ad un risultato negativo di € 1.218 mila al 31 dicembre 2013. Il miglioramento è dovuto principalmente alla mancanza di svalutazioni su creditI.

Il risultato prima delle imposte presenta un saldo negativo di € 1.302 mila.

La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2013 è positiva per € 1.406 mila; era positiva per € 44 mila al 31 dicembre 2012.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2013 si attesta ad € 3.958 mila: era – € 4 mila al 31 dicembre 2012.

Risultati 2013 d’esercizio della Capogruppo

La Capogruppo nell’esercizio 2013 registra una perdita di € 836 mila rispetto alla perdita netta di € 1.525 mila alla data del 31 dicembre 2012, riducendosi quindi di € 689 mila.

Il risultato della gestione ordinaria passa da un risultato negativo di € 1.491 mila al 31 dicembre 2012 ad un risultato negativo di € 727 mila al 31 dicembre 2013.  Il risultato della gestione ordinaria è influenzato dai costi per servizi, che comprendono spese derivanti dall’essere quotata.

Il risultato prima delle imposte, pari ad un saldo negativo di € 836 mila, è sostanzialmente in linea con il risultato netto complessivo di periodo.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2013 ammonta a € 4.246 mila.

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