Biotech, Genenta nomina il nuovo Chairman e presenta i risultati clinici

Pubblicato il 23 Nov 2020

Genenta è sempre più internazionale, la scaleup biotech italiana che lavora allo sviluppo di innovative terapie per la cura dei tumori, ha annunciato di avere nominato Stephen Squinto nuovo chairman del board of director.

Squinto è considerato un peso massimo nell’ambito dell’industria biotech nella quale ha 25 anni di esperienza: è stato CEO di Passage Bio specializzata in terapie genetiche, co-fondatore di Alexion Pharmaceutical dove ha rivestito il ruolo di Chief global operation officer e di Global head of research, ed è stato titolare di incarichi esecutivi anche presso Regeneron Pharmaceuticals. Squinto ha inoltre un PhD in biochimica e biofisica conseguito presso la Loyola University di Chicago ed è partner di Orbimed, uno dei fondi di venture capital tra i più grandi al mondo specializzato in biotech.

Squinto subentra a Pierluigi Paracchi nel ruolo di Chairman, Paracchi continua a esercitare il ruolo di CEO della società. Tutte le attività di ricerca di Genenta restano concentrate in Italia

Il mercato di riferimento per il biotech rimangono gli Stati Uniti – dice a Startupbussiness Pierluigi Paracchi – Quest’anno è record di IPO. La concorrenza non arriva dall’Europa, purtroppo per noi, ma dall’est. Hong Kong e Shanghai sono i veri mercati che contenderanno al Nasdaq lo scettro di leader per la raccolta di capitali per nuove terapie e farmaci. Genenta ha ufficio a New York dal 2017. Anche se abbiamo un importante socio cinese, nel breve vediamo lo sviluppo negli Stati Uniti. Steve è una ‘rock star’ a Wall Street, ci darà una mano sempre tenendo presente che tre 3-5 anni, le Borse asiatiche saranno una grande opportunità per le biotech europee e in generale per le startup innovative”.

Stephen Squinto ha detto secondo quanto riportato da una nota: “è un onore assumere la carica di Chairman di Genenta, azienda decisamente stimolante che ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui si cura il cancro con la sua terapia immono-genetica Temferon, non vedo l’ora di iniziare a lavorare con l’eccezionale team di Genenta e dare il mio contributo affinché l’innovativo trattamento, che ha potenziale efficacia contro un’ampia gamma di tumori sia come terapia di primo livello sia in combinazione con altre terapie, continui nel suo processo di test clinici e possa arrivare al più presto sul mercato”.

Proprio qualche giorno fa in occasione del meeting annuale della Society for Neuro-Oncology che si è tenuto ad Austin in Texas tra il 19 e il 22 novembre Genenta (di cui qui scrivevame dell’ultimo round di investimento ) ha presentato i nuovi dati preliminari relativi agli studi clinici in Fase I e IIa relativi all’efficacia del suo Temferon su pazienti affetti da glioblastoma multiforme. Su un campione di 10 pazienti di cui già 8 sotto trattamento è stato rilevato che il Temferon stato bene tollerato e si è dimostrato efficace senza che siano state rilevate tossicità relative ai dosaggi.

È stato inoltre osservato – riporta una nota – che vi sono stati cambiamenti nell’immunorepertorio delle T-cell agendo sulle quali è possibile trattare i tumori. Inoltre Temferon si è dimostrato anche efficace nella gestione dell’interferone alfa, altro elemento il cui controllo contribuisce a tenere sotto controllo i fenomeni tumorali.

Si tratta di dati considerati estremamente incoraggianti che rappresentano un ulteriore passo per Genenta ma soprattutto per tutti coloro che sono malati di tumore e che possono ora avere una speranza in più.

Photo by Bill Oxford on Unsplash

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