Blomming come twitter, fa leva su API aperte

Pubblicato il 14 Nov 2013

In occasione di Better Software, prima conferenza Italiana dedicata all'innovazione nel management e rivolta a imprenditori e manager, svoltasi a Firenze nei giorni scorsi, Blomming ha presentato la sua ultima novità: un accesso immediato alle proprie funzionalità per chiunque voglia aggiungere un E-Commerce per i Social Media al proprio sito o alla propria applicazione per smartphone, trovando così una facile soluzione per monetizzare le proprie iniziative o per offrire nuove soluzioni di commercio elettronico alle aziende.

Per i tecnici della materia le informazioni sono queste:

Blomming mette a disposizione API REST in formato JSON accessibili ai client attraverso autenticazione basata su OAuth 2.0. Le API permettono di reperire i dati di prodotti e utenti su Blomming (a eccezione ovviamente delle informazioni sensibili) o di effettuare operazioni per conto di Shop (aggiunta e/o modifica prodotti, gestione ordini, sistemi di pagamento, costi di spedizione, etc.) previo accesso consentito. Attualmente le API sono disponibili in versione Private Alpha. L’accesso viene abilitato gradualmente a partner selezionati.

Da ora in avanti quindi, non solo sviluppatori ma anche web agency o freelance potranno arricchire la propria offerta e guadagnare sia accedendo ai prodotti dell’ampio catalogo di Blomming (per esempio http://www.blomming.com), sia creando applicazioni ad hoc per clienti in modalità “White Label”. Non sarà infatti neanche necessario mostrare la grafica o il logo di Blomming: l’accesso è diretto e completo. Grazie all’esclusiva funzionalità di Cashback, inoltre, chi sviluppa una app (per Web o Mobile) può guadagnare in trasparenza grazie alle vendite generate.

La domanda sorge spontanea: perchè questa scelta?

Lo abbiamo chiesto a Nicola Junior Vitto, co-founder di Blomming e padre tecnico della piattaforma di social commerce che, oltre a numerosi riconoscimenti, nel 2012 ha ricevuto un investimento di €1,3m da Vertis SGR.

Nicola, per i profani del tema Api, cosa significa esattamente questa novità che state lanciando?

In poche parole significa che (quasi) tutto quello che è possibile fare su Blomming via web, è anche possibile farlo “programmaticamente”, permettendo a chiunque di realizzare qualunque tipo di applicazione (web/mobile, internet/intranet, etc.) che utilizzi, in tutto o in parte, le funzionalità di Blomming in background.

In pratica significa che tutti potranno usare la piattaforma blomming white label? a che costo?

Si esatto, potranno usare la piattaforma più o meno in white label, anche se alcune parti, a meno di accordi diversi, resteranno “brandizzate” Blomming (ad esempio le varie e-mail automatiche alla registrazione o completamento di un ordine).

Per ora le API sono gratuite per gli sviluppatori mentre restano gli stessi i costi degli shop (http://www.blomming.com/pricing), che sono quindi indipendenti dall'utilizzo di Blomming via API, versione web su Blomming.com o attraverso la nostra app mobile.

Cioè, se io produco vino posso prendere la tecnologia blomming e farci l'ecommerce dal mio sito col mio marchio?

Si, al netto di quanto detto sopra.
E se non produci nulla puoi utilizzare Blomming registrandoti come Blommer, presentando i tuoi prodotti preferiti nel tuo sito o app e guadagnando dalle eventuali vendite generate. O qualunque altra cosa ti venga in mente di fare. 🙂

Perchè questa scelta? non vi toglie valore? non cambia parecchio ciò che siete e fate? sembra una specie di pivoting…

Assolutamente no. Permette di creare molto più valore di quanto ne riusciremmo a generare da soli, aumenta la scalabilità del sistema fornendo a chiunque la possibilità di sviluppare applicazioni sulla nostra piattaforma che resta la stessa (così come il modello di business)…sotto certi aspetti puoi semplicemente vederlo come un “mettere a nudo” i nostri servizi che normalmente sono “coperti” dall'interfaccia web in modo che chiunque possa adagiarci sopra quello che preferisce sulla base del proprio progetto/azienda.

Del resto le API sono lo strumento che hanno decretato il successo di tanti servizi negli ultimi anni…uno tra tutti: Twitter.

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