Cantiere Savona è il primo closing in equity crowdfunding su StarsUp, 380mila euro

Pubblicato il 25 Lug 2014

Cantiere Savona, l'innovativa startup che progetta e realizza yacht di lusso a propulsione solare, con gli interni firmati dal noto stilista Antonio Marras, è la prima startup che raggiunge il closing attraverso StarsUp, prima piattaforma italiana di Equity crowdfunding autorizzata da Consob.

Il target di raccolta di 380 mila euro per una quota del 20% della società è stato raggiunto in 170 giorni con 44 nuovi soci tra cui 2 “professionali” e, fino ad ora, è la più importante campagna completata on-line nel suo genere. Grande naturalmente la soddisfazione da entrambe le parti, StarsUp e Cantiere Savona.

“Siamo tutti molto felici di questo importante risultato – dichiara a Startupbusiness Matteo Piras, uno dei tre founder di StarsUp – peraltro arrivato in concomitanza con il varo tecnico del primo scafo avvenuto sabato scorso nelle acque di Arbatax (OG) e siamo fiduciosi che possa facilitare la diffusione di questo innovativo strumento finanziario. In particolare, auspico che, così come avvenuto nel caso di Cantiere Savona, vi possano essere molte altre aziende mature che decidono di supportare la crescita di nuove generazioni di imprenditori determinati a realizzare progetti visionari e che, grazie al loro esempio, un numero sempre maggiore di privati cittadini si avvicini convintamente a questa forma di investimento.

“Quando abbiamo intrapreso questa strada eravamo concentrati esclusivamente sull'aspetto monetario del crowdfunding ma in questi mesi abbiamo vissuto una esperienza che va ben oltre il risultato finanziario raggiunto. – dice Andrea Columbu Savona 40 anni, fondatore dell'omonimo cantiere – Grazie a StarsUp, il nostro progetto ha avuto una visibilità in quasi cento Paesi al mondo e oltre 10.000 utenti hanno visitato la nostra proposta imprenditoriale. Siamo entrati in contatto con centinaia di persone e abbiamo ricevuto tantissimi complimenti e incoraggiamenti. E' stata una esperienza che non dimenticherò mai e voglio ringraziare pubblicamente tutti coloro che hanno creduto in noi, promettendo loro che faremo di tutto per ripagare la fiducia accordata”.

Un'operazione che si potrebbe quasi definire “made in Sardinia” per il rilevante numero di imprenditori sardi che coinvolge e che sembrerebbe dare luce al nuovo clima innovativo della Sardegna.

Oltre agli stessi fondatori di StarsUp, livornesi ma di origine sarda, alla società coinvolta Cantieri Savona basati in Sardegna, alla scelta di Marras per la cura degli interni dello yacht, anche tra i nuovi soci 25 sono sardi e tra di essi alcuni dei principali investitori.

Infatti, tra i nuovi soci spicca, in quota rilevante, l'imprenditore cagliaritano Luca Mambrini 47 anni (protagonista due anni fa di una delle più importanti operazioni finanziarie avvenute sul territorio sardo, quando ha ceduto l'industria di famiglia, operante nel settore delle valvole petrolifere, ad una multinazionale inglese) e SIMEC Spa, società del gruppo industriale di Alberto Cellino, quale investitore professionale. Il Gruppo Cellino opera nel settore cerealicolo ed è tra i più importanti produttori di pasta in Italia. “Da imprenditore guardo con grande interesse alle innovazioni più interessanti che scaturiscono da questa bellissima terra. Il mio interesse per questa iniziativa è triplice: il prodotto innovativo, il modello di raccolta del capitale e il fatto che la Sardegna svolga un ruolo pionieristico in questo nuovo modo di fare azienda. – afferma Alberto Cellino – e se sarà necessario sarò felice di condividere la mia esperienza di industriale e di appassionato del mare”.

Con un fatturato di 111 mln di € e 81,5 mln di € di attivo di bilancio nel 2013 la Simec è a pieno titolo annoverabile come “grande impresa” e dunque titolata a rappresentare, secondo il regolamento CONSOB, l'investitore professionale che deve essere presente per almeno il 5% del funding.

“Successo pieno” – afferma Matteo Piras 43 anni, il commercialista Livornese Presidente e cofondatore assieme ai colleghi Carlo Piras e Alessandro Scutti di StarsUp – considerando la provenienza geografica degli investitori, l’ampiezza della loro fascia di età e i diversi importi investiti. Abbiamo assistito in diretta ad una micro quotazione e dimostrato che una sana rivoluzione finanziaria può avere inizio. In breve, si può fare! Il fatto che ciò avvenga in Italia, ponendo il Paese all’avanguardia dell’innovazione, ci rende particolarmente fieri.”

Secondo quanto riportato da StarsUp, gli investimenti sono andati oltre il funding richiesto e addirittura negli ultimi giorni, alcuni investitori che hanno aderito al progetto, dopo che era già stato raggiunto il totale del funding, non hanno potuto trovare spazio. “Siamo sorpresi che, quantomeno in questa prima operazione, non siano entrati gli operatori finanziari che da sempre si propongono come i più sensibili alle questioni che riguardano l’ecosistema dell’innovazione e curiosi di osservare se questo primo successo porterà effetti positivi sulle altre offerte attualmente in corso sul nostro portale.” conclude Piras.

Speriamo che sia il primo di una lunga lista di closing.

Di seguito l'infografica dell'operazione.

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