Car sharing, a che punto è in Italia? Cresce, cresce

Il fenomeno del car sharing cresce in Italia del 35% negli ultimi 6 mesi. Un scelta sostenibile per gli utenti, possibile grazie all’aumento di flotte

Pubblicato il 15 Mar 2017

Quello del car sharing è molto più di un fenomeno di nicchia: interessa certamente più i grandi centri urbani soffocati dal traffico, ma è certo che rappresenta uno dei pilastri della smart mobility.

La sharing mobility è certamente un fenomeno di dimensioni globali in cui convergono esigenze ambientali, sociali, tecnologia e innovazione, ed è un fenomeno anche in continuo divenire.

A confermare il successo del car sharing in Italia anche Urbi, società che ha sviluppato l’omonima app che aggrega i principali sistemi di mobilità urbana e condivisa – car, bike, scooter sharing, taxi e Uber, che in un report presentato recentemente e dedicato al car sharing è evidente che sono i dati stessi a parlare:  5.030 veicoli, 4.265.000 di prenotazioni, 1.800.000 ore di noleggio, circa 30.000.000 di km percorsi e una crescita del 35% negli ultimi sei mesi.

Sotto la lente di ingrandimento le città di Milano, Torino, Firenze e Roma e i servizi offerti da car2go, enjoy, Share‘n go, DriveNow e ZigZag.

In questi capoluoghi il numero di viaggi in car sharing ha avuto un tasso di crescita regolare giungendo, nel caso di Torino, a guadagnare addirittura 54 punti percentuali. Seguono Milano, con un aumento del 41%, Roma con il 20% e Firenze con il 10%. Nel complesso si può parlare di un aumento medio del 35%.

Allo stato attuale, le flotte di car sharing in Italia contano 5.030 veicoli di cui 2.386 a Milano, 1.570 a Roma, 610 a Torino e 464 a Firenze.

A Milano record per il numero di noleggi: 12.750 al giorno

Mediamente, nel corso di una giornata, a Milano si effettuano 12.750 noleggi, a Roma 5.741, a Torino 3.458 e a Firenze 1.608, con picchi di utilizzo nelle giornate di venerdì e sabato.

Analizzando invece la media settimanale dell’uso del car sharing nella città di Milano, risulta che la fascia oraria in cui girano più vetture condivise è quella compresa tra le 18 e le 20 (13,1%). Tra le 10 e le 12, (così come tra le 12 e le 14 e tra le 14 e le 16) la percentuale di utilizzo è pari al 10%, che sale fino al 12,6% tra le 16 e le 18.  Alta anche la percentuale di chi dopo le ore 22 preferisce il car sharing ai bus notturni (8,4%).

L’utente medio del car sharing è maschio

L’utilizzatore medio dei sistemi di sharing mobility è maschio, ha tra i 25 e i 34 anni. Secondo i dati raccolti da URBI sui suoi utenti, il 75% è uomo e il 25% è donna. Per quanto riguarda le età, il 34% ha tra i 24 e i 35 anni, mentre il 25% si colloca nella fascia di età 35-44 anni; il 15,5% ha 18-24 anni, il 15% tra i 45 e i 54 anni. Chiudono il 14% degli utenti di età compresa tra i 55 e i 64 anni e un 7% degli over 65.

Stando allo studio di URBI, i noleggi dei veicoli car sharing durano in media 25 minuti in Italia. A Milano si registrano ogni giorno complessivamente 5.415 ore di noleggio, con una media di 2,7 ore di noleggio per ciascun veicolo. Segue Roma, con un totale giornaliero di 2.551 ore e una media di 1,9 ore a macchina. A Torino si totalizzano invece 1.123 ore di noleggio giornaliero, con una media di 1,8 a vettura. Chiude Firenze con 639 ore totali e una media di 1,3 a veicolo. In totale le ore di noleggio sono state 1.800.000.

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