internazionalizzazione

Chapter54, l’acceleratore di Partech per le scaleup che guardano all’Africa

Il programma, sviluppato con la collaborazione della banca statale tedesca KfW, si rivolge a scaleup di tutta Europa interessate a crescere nei mercati africani

Pubblicato il 11 Gen 2022

Partech, organizzazione con sedi principali a Parigi e San Francisco, che investe in aziende tech nelle fasi di seed, venture e growth e con un portafoglio che comprende più di 200 aziende in più di 30 Paesi, di cui 14 sono valutate più di un miliardo di dollari, annuncia la nascita di Chapter54 , programma di accelerazione per scaleup europee che vogliono espandersi nei mercati africani.

Il programma è progettato e gestito da Partech Shaker, la divisione di Partech che si occupa dei programmi di innovazione con la sponsorizzazione della banca statale di sviluppo tedesca KfW per conto del ministero Federale tedesco per la Cooperazione economica e lo sviluppo BMZ, con l’obiettivo di sostenere la crescita e la creazione di occupazione in Africa.

Con la sua popolazione giovane ed esperta di tecnologia che alimenta un ecosistema tecnologico in rapida crescita, l’Africa offre un potenziale di crescita senza precedenti per le scaleup europee.  Sono oggi ancora poche le scaleup europee già attive nel continente, ma la loro esperienza dimostra che un lancio di successo in Africa richiede competenze di mercato, reti locali e accesso a talenti locali con competenze e capacità operative esistenti, ed è propri questo l’obiettivo di Chapter54.

Si tratta di un programma su misura che offre una rete di mentor e una serie di attività di supporto che si traduce in concreti benefici. Chapter54 è un programma della durata massima di otto mesi che tra le sue caratteristiche principali quello di essere: equity-free e aperto a tutte le scaleup europee; indipendente dal settore in cui la scaleup opera: focalizzato sull’allineamento dei modelli operativi e delle strategie di go-to-market con il contesto locale; capace di inserirsi in modo efficace nel flusso operativo delle scaleup.

Vincent Previ, direttore generale di Chapter54
Vincent Previ, direttore generale di Chapter54

Con team e investimenti sia in Europa sia in Africa (15 investimenti già effettuati in 9 diversi Paesi africani), Partech ha creato un solido ecosistema per imprenditori e top manager che stanno considerando l’Africa come loro prossimo orizzonte di crescita.

“Visto il suo posizionamento unico negli ecosistemi tech sia in Europa sia in Africa, Partech Shaker è la migliore scelta quale partner delle scaleup europee che vogliono investire in Africa”, dice Jan Martin Witte, direttore Global equity e fondi di KfW.

Le scaleup selezionate dal programma avranno accesso a: decine di sessioni di lavoro dedicate con oltre 50 esperti e mentor con esperienza in Africa (per esempio sales manager, procurement manager, supply chain manager, country manager ecc); presentazioni e incontri su modelli operativi africani, storie di successo e di insuccesso dalle quali apprendere; soluzioni di soft-landing grazie a partnership in essere con i più importanti attori dell’innovazione del continente; una serie di attività di supporto appositamente create per preparare l’ingresso nel mercato africano.

Le scaleup interessate possono segnarsi il calendario delle attività di Chapter54 che sono: 7 febbraio 2022: apertura delle candidature; 5 marzo 2022: chiusura delle candidature; 9 marzo 2022: presentazione delle scaleup scelte; aprile 2022: inizio del programma di accelerazione.

Come detto il programma si rivolge a scaleup di tutta Europa e Vincent Previ, direttore generale di Chapter54, spiega a Startupbusiness come sia interessante anche per le scaleup italiane: “molte aziende italiane storiche hanno giocato e tutt’ora giocano un ruolo chiave nello sviluppo delle economie africane. Ora è il turno delle scaleup italiane di beneficiare delle opportunità create dalla rivoluzione digitale in corso oggi in Africa. Diverse aziende tech europee molto note lo stanno già facendo come Glovo nel delivery, Babylon nell’health-tech o Bolt nella mobilità”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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