Confindustria chiude un accordo con la startup Skebby

Pubblicato il 01 Mar 2013

Skebby è una di quelle startup italiane che possiamo annoverare tra le case history di successo.

Grazie sopratutto all’atteggiamento mentale del suo founder Davide Marrone che quando nel 2007 ha fondato Skebby diventando nell’arco di alcune settimane un mito, il Niklas Zennstrom italiano che aveva inventato “lo skype degli sms“, roba da far ubriacare i più, ha mantenuto i nervi saldi. E resosi immediatamente conto di quello che aveva (la tecnologia, gli skill tecnici e la visione)  e di quello che gli mancava (il lato business), ha cercato un angel investor che potesse compensarlo e anche guidarlo nell’affrontare un mondo imprenditoriale pieno di incognite e molto competitivo.

Ha trovato il suo angelo in Luigi Orsi Carbone, imprenditore e manager con bellissime esperienze di startupping nel settore Tlc. Tra i due è scoccata la scintilla, hanno costruito il modello di business Skebby che è decisamente B2B, hanno costruito un team, un’azienda, che oggi serve circa 12 mila aziende ed enti. 

Questo numero è destinato almeno a raddoppiare nel corso del 2013 poichè Skebby ha appena anunciato di aver chiuso un accordo con Confindustria (150 mila imprese associate) per promuovere l’offerta dei servizi di messaggistica SMS per tutte le imprese del sistema a condizioni ancora più competitive.

Luigi Orsi Carbone, che ha seguito con estrema dedizione la crescita di Skebby ed è oggi Presidente e Ceo della società, sottolinea così l’importante risultato: “Skebby è il primo ed unico fornitore di servizi di messaggistica SMS a stringere un accordo con Confindustria, ne siamo molto felici. Grazie a questo accordo confidiamo che sempre più aziende decideranno di aggiungere il canale SMS alla propria strategia di marketing e di servizio ai clienti”.

In effetti, questo genere di servizio è sempre più apprezzato a livello di aziende per la gestione del cliente, tutti noi riceviamo sms per ricordarci della visita medica, di passare dal commercialista, dei saldi appena cominciati, dell’ultima novità nel negozio di elettronica, eccetera eccetera. 

Abbiamo chiesto a Luigi Orsi Carbone:

Ma come sei riuscito a fare questo accordo con Confindustria?

“Riuscire a stipulare accordi di questo livello è esattamente il tipo di contributo che all’interno di una giovane azienda può portare un angel investor che entra operativamente nella gestione della società, specialmente se ha alle spalle anche esperienza diretta nel mondo imprenditoriale. Nel caso specifico di Skebby e di questo accordo con Confindustria, l’obiettivo è stato centrato grazie all’esperienza e alle relazioni che ho sviluppato in un analogo accordo che stipulai nel 1999 quando con la mia prima start up, Planetwork, sfidavo il monopolio di Telecom Italia nella telefonia fissa e che mi costò davvero lacrime e sangue. Erano anche altri tempi e Telecom in seno a Confindustria aveva un grandissimo peso”.

Stai forse dando un suggerimento agli startupper?

“In un certo senso si, penso che la storia di Skebby possa insegnare qualcosa. Oggi c’è un grande movimento in Italia nel mondo startup, vedo però in alcuni casi poca propensione a prendere coscienza del fatto che per arrivare al mercato e operare con successo sono necessarie competenze che non sempre un giovane startupper (per quanto brillante) ha già sviluppato. Scegliere con cura un co-founder che compensi o un angel investor che oltre a portare risorse economiche collabori attivamente nella gestione dell’azienda, può essere davvero determinante. Compito dello startupper è anche saper valutare questo aspetto e tenerlo in giusta considerazione durante la ricerca di fondi”

Il comunicato ufficiale di Skebby lo trovate sul blog aziendale a questo indirizzo.

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