Cos’è Harika, l’applicazione per la local search dei parrucchieri

Pubblicato il 23 Dic 2014

Harika è una startup che si propone di rilanciare e innovare il mercato dell’hairstyling, attraverso un’applicazione web e mobile che permette ai parrucchieri di valorizzare il proprio lavoro e farsi trovare più facilmente su internet e in mobilità. Agli utenti dell’app, invece permette di trovare il parrucchiere ideale e più vicino. Le applicazioni mobile sono state lanciata da poco più di un mese, ma i primi risultati sono incoraggianti.

Abbiamo parlato di Harika con il suo founder Niccolò Bardoscia, laureato in Economia, e già fondatore di Eunova, società innovativa IT in seno alla quale nasce il progetto Harika.

Ciao Niccolò, parlaci di te e di come è nata Harika…

Mi chiamo Niccolò Bardoscia, ho 24 anni e sono laureato in Economia alla Bicocca di Milano (attualmente sto anche facendo un master in Finance alla Cass Business School di Londra). Sono fondatore e Ceo di Harika. Tutto è partito nell’aprile del 2012, da un’esigenza della mia fidanzata. Un giorno mi aveva detto che ogni volta che andava dal parrucchiere non riusciva mai a ottenere il taglio che desiderava: si presentava con una foto di un taglio particolare e puntualmente si ritrovava con un taglio completamente diverso! Stanca e insoddisfatta, aveva quindi espresso la necessità di avere uno strumento che le permettesse di trovare il parrucchiere perfetto per lei, capace di soddisfare le sue esigenze. A partire da questa idea, condivisa e supportata dal nostro gruppo di amici, abbiamo deciso di creare Harika. Fondamentale è stato il contributo di Luca Petraroia, co-founder e co-leader della startup, che ha creduto fin da subito nel progetto e ha investito tempo, denaro ed energie nella realizzazione di Harika.

Puoi descriverci brevemente di cosa si occupa Harika? Da quante persone è composto il vostro team?

Harika è il punto di contatto tra il parrucchiere e chi sta cercando il taglio perfetto. Chiunque può scaricare l’app Harika o andare sul sito Harika.it e immediatamente vede le foto dei tagli fatti dai parrucchieri vicini. Cliccando su una foto si vede subito il parrucchiere che l’ha realizzato, con il suo indirizzo, gli orari, le offerte, il listino prezzi completo e tutti i contatti per prendere un appuntamento. Le foto presenti su Harika non sono foto di modelle scattate in studi fotografici in paesi lontani, sono foto di tagli reali scattate nel salone direttamente dal parrucchiere. Con Harika noi vogliamo migliorare e semplificare questo processo di scelta: il cliente sceglie innanzitutto il prodotto, cioè il taglio, e poi vede quale parrucchiere è in grado di farlo. Su Harika è anche possibile ricercare specifici servizi e trattamenti (es. “Shatush Milano”) e vedere le classifiche dei migliori tagli e parrucchieri nella tua città. Il team è composto da 10 persone tra sviluppatori, venditori, designer ed esperti di marketing. A un mese dal lancio, Harika conta già 50 parrucchieri, 1500 download e oltre 3000 utenti unici sul sito.

Qual è il vostro cliente tipo?

Abbiamo due tipologie di clienti: i parrucchieri e gli utenti dell’app. Per quanto riguarda i parrucchieri, il nostro cliente tipo è il singolo salone o piccola catena che grazie ad Harika, in soli dieci minuti può avere una pagina web professionale su cui può non solo pubblicare le foto dei suoi tagli, ma anche raccontare la storia del suo salone, pubblicizzare i prodotti che utilizza e comunicare al cliente tutto ciò che desidera. Con il lancio di Harika abbiamo voluto offrire un periodo di prova gratuito di due mesi a tutti i parrucchieri che si iscrivono entro il 31/12/2014. Per quanto riguarda gli utenti, ci rivolgiamo principalmente alle donne italiane tra i 18 e i 45 anni, che danno una grande importanza allo stile e vogliono essere sicure che un parrucchiere sia davvero in grado di fare il taglio che hanno in mente, ma stiamo sperimentando un grande successo anche da parte del pubblico maschile. Stiamo lavorando per portare Harika in tutta Italia.

Si sente spesso parlare della diffusione di un nuovo paradigma per le società di stampo innovativo e ICT-based, quello dell’essere «distruptive» di un mercato pre-esistente. Pensi che il settore dell’hairstyling possa essere soggetto ad un processo del genere?

Le società ICT e in particolare le app stanno portando grande innovazione e migliorano il nostro stile di vita, ma spesso entrano nel mercato in modo quasi violento, distruggendo il sistema preesistente; basti pensare a Uber con i tassisti o Netflix con Blockbuster. Il settore dell’hairstyle è fermo nel ‘900, circa il 70% dei parrucchieri non ha presenza online e per molti saloni l’unico canale di marketing è il passaparola oppure dei volantini stampati alla cartoleria sotto casa. Dall’altro lato, chi cerca un parrucchiere tipicamente chiede ad amici o parenti perché internet non sa offrire una soluzione efficiente. Con Harika vogliamo modernizzare il settore dell’hairstyle, dando al parrucchiere uno strumento efficace per farsi conoscere online e all’utente un modo semplice per trovare il taglio e il parrucchiere ideale. In questo processo non danneggiamo affatto il mercato preesistente, anzi lo rafforziamo e lo rendiamo più efficiente, mettendo sempre al centro la qualità. I parrucchieri italiani sono degli artisti, dei piccoli artigiani e con Harika vogliamo dargli l’opportunità di mostrare al mondo ciò che sanno fare.

Qual è il vostro rapporto con le catene di parrucchieri più grandi? Hanno salutato con favore il vostro arrivo?

Harika si rivolge prevalentemente ai saloni medio-piccoli perché sono questi che ne possono trarre maggior vantaggio ottenendo un sito web professionale, uno strumento di promozione e fidelizzazione e un software gestionale. Le grandi catene dispongono già di questi strumenti e dunque per loro i vantaggi sono inferiori, anche se Harika rappresenta per molti di loro un’alternativa più economica, più semplice e più efficace.

Dalla vostra avete un riconoscimento da parte di SMAU 2013, la grande fiera tecnologica italiana che da diversi anni raccoglie esempi di tecnologia italiana e straniera. Pensate anche di internazionalizzarvi? Quali sono i vostri piani futuri?

La fiera SMAU è stata un’esperienza fantastica: abbiamo fatto conoscere il brand Harika, facendogli muovere i primi passi, grazie all’attenzione dei media e grazie ai primi feedback ottenuti. Abbiamo raccolto moltissimi contatti di persone interessate ad usare l’app e abbiamo incontrato diverse aziende che potranno rivelarsi validi partner per l’espansione di Harika o per progetti futuri. Il nostro primo obiettivo è portare Harika in tutte le principali città italiane, ma puntiamo ad espanderci presto anche all’estero e in particolare a Parigi, dove vi è una forte attenzione verso lo stile e a Londra che non solo ha una grande quantità di parrucchieri molto propensi alla tecnologia, ma ha anche tantissimi studenti fuori sede in cerca di un parrucchiere. Inoltre saremo presenti a Expo per far conoscere l’hairstyle italiano nel mondo.

Contributor: Andrea Latino, @andrealatino

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