Klaaryo, startup che sviluppa un sistema di recruiting conversazionale basato su WhatsApp e IA, fa sapere di avere chiuso un round di investimento di oltre 2,1 milioni di euro.
Lead investor è The Techshop, co-investitore l’acceleratore per le tecnologie di frontiera della Rete Nazionale CDP, Frontech che, dopo un primo investimento durante il programma di accelerazione, continua a credere nel progetto con un follow-on, oltre a vari business angel tra cui Ottavio Maria Campigli con alcuni soci di W Executive, i fondatori di Hlpy e Paolo Fois, fondatore e CEO di Lexroom.
Il capitale consentirà a Klaaryo di ampliare il team e accelerare lo sviluppo della piattaforma, rafforzando la posizione sul mercato, consolidando la presenza in Italia e espandendosi in altri Pesi europei. Aziende internazionali che operano nei settori del retail, del food service e in altri settori ad alto volume hanno già scelto Klaaryo per trasformare il recruiting in una leva strategica, tra questi: La Piadineria, Burger King, Happy Casa, Big Mamma Group, Sicuritalia, così come QSRP (Italia, Belgio, Lussemburgo, Regno Unito) e Nordsee in Germania. Fino a oggi Klaaryo ha gestito oltre 300mila candidature, supportato migliaia di assunzioni e operato in più di duemila location in tutta Europa.
“In Techshop, abbiamo analizzato decine di aziende HRtech negli ultimi anni, e raramente abbiamo visto una point solution raggiungere il livello di product-market fit di Klaaryo. L’impatto sul business dei clienti è immediato: più velocità nel pre-screening, recruiter liberati da ore di lavoro ripetitivo e candidati soddisfatti del processo di selezione. Il team dei fondatori ha avuto la perseveranza di affinare il prodotto negli ultimi 18 mesi, realizzando una soluzione di AI agentica che funziona e crea valore”, dice in una nota Gianluca d’Agostino, fondatore e managing partner di The Techshop.
“Con l’IA abbiamo trasformato il recruiting in un acceleratore di risultati: tempi di assunzione drasticamente ridotti, meno tempo speso in attività ripetitive quali pre-screening e gestione dei colloqui, con la possibilità di ampliare il focus su iniziative a maggior valore aggiunto, che fanno crescere la professionalità dei colleghi – afferma Viola Di Claudio, HR director di La Piadineria – Klaaryo si è rivelato il partner ideale che ci ha introdotti in una nuova visione del recruiting e della gestione dei dipendenti: ha compreso il nostro bisogno di costruzione e gestione del flusso, offrendoci riscontri rapidissimi e una personalizzazione puntuale attraverso agenti IA costruiti su misura. Un vero e proprio momento di svolta sia per la nostra azienda che per tutti i nostri collaboratori”.
Fondata da Federico Pedron, Luca Tamborino Frisari e Luigi Adornetto (nalla foto), Klaaryo nasce con la missione di risolvere problematiche che il mondo del recruiting si ritrova ad affrontare: solo il 17% dei candidati arriva al colloquio; il 60% abbandona processi lenti, il 44% se non riceve una risposta entro 72 ore; uno su quattro rifiuta la proposta a causa di un’esperienza poco curata.
Questi dati dimostrano che a mancare non sono i candidati, ma i processi in grado di accompagnarli, ed è qui che si inserisce Klaaryo: il suo AI Agent nativo WhatsApp trasforma il modo in cui le aziende e le persone si incontrano e interagiscono. E’ una vera e propria evoluzione nell’esperienza dei candidati: gli agenti IA, infatti, ascoltano, comprendono, rispondono e accompagnano ogni persona lungo il tutto il percorso di selezione, creando dialoghi autentici e coerenti con i valori aziendali, semplificando i processi HR e potenziando la relazione tra persone e organizzazione.
Ma l’esperienza non si ferma al processo di selezione, Klaaryo nasce per portare l’intelligenza conversazionale e l’IA generativa al cuore della trasformazione digitale dei processi HR, lungo l’intera gestione del dipendente, dall’attrazione dei talenti all’ingresso in azienda fino al pieno coinvolgimento del dipendente, superando il semplice concetto di recruiting.
“Questo aumento di capitale ci consente di accelerare il nostro sviluppo in un momento in cui il mercato del lavoro sta vivendo cambiamenti significativi: da una parte, il 70% delle aziende sta investendo in automazione e IA non per sostituire persone, ma per amplificarne la capacità decisionale e produttiva, dall’altra i candidati e i collaboratori chiedono esperienze migliori, più rapide e dove si sentano coinvolti – spiega Federico Pedron, CEO di Klaaryo – Siamo entrati nell’era dei superworker: persone e organizzazioni potenziate da tecnologie intelligenti: un passaggio che il mondo HR, storicamente lento nell’adozione tecnologica, sta affrontando ora. E chi guida oggi, sarà chi attrae e trattiene i talenti domani”.
Quello di Klaaryo è un approccio basato sui soft skill: non si limita, infatti, a raccogliere dati di processo, ma interpreta il linguaggio e il comportamento conversazionale per individuare tratti di personalità, motivazioni, valori e predisposizioni relazionali. La rivoluzione che propone Klaaryo è proprio il passaggio dall’automazione alla comprensione umana, elemento che consente alle aziende di valutare non solo le competenze, ma anche il potenziale, la mentalità e il fit culturale di ogni persona. L’IA diventa, così, uno strumento di empatia, insight e crescita condivisa: a ogni candidato è garantita un’esperienza semplice, veloce e trasparente.
In questa prospettiva, cambia anche il ruolo del recruiter: da process manager che fa a manager che interpreta e decide, supervisiona agenti conversazionali, legge segnali, costruisce relazioni umane quando è più importante.
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