intervista

Ecco la nuova EIT Health

Chiara Maiorino che guida le attività in Italia illustra il nuovo corso dell’organizzazione che fa capo alla Commissione Europea

Pubblicato il 28 Nov 2023

Chiara Maiorino EIT Health ecosystem lead per l’Italia

È la prima volta che è organizzato in Italia l’evento di EIT Health che riguarda tutto il cluster Innostars,  uno dei cluster geografici dell’organizzazione, che fa capo alla Commissione Europea, e che nello specifico fa riferimento ai Paesi del Portogallo, dell’Ungheria, dell’Italia e della Polonia.

“Abbiamo deciso di fare il nostro evento annuale al Mind, il Milano Innovation District, su invito di uno dei nostri Core Partner SynLab Italia, con noi dal 2016 – dice a Startupbusiness Chiara Maiorino EIT Health ecosystem lead per l’Italia. Siamo stati molto contenti di questo invito anche perché Synlab Italia è finora l’unico partner industriale italiano e uno dei 5 core partner di Innostars, con potere decisionale nei board di EIT Health. Ai Core Partner si aggiungono poi gli Associate Partner, quali l’Università degli studi di Napoli Federico II, l’Università degli studi di Torino, la Fondazione Bruno Kessler, ART-ER, Synlab Italia e Synlab SDN, oltre ai network partners Bio Industry Park Silvano Fumero, Life Science District, Value Services e Advice Pharma. E nuovi ne arriveranno nel corso del 2024”.

L’evento di quest’anno è stato importante non solo perché per la prima volta si è svolto in Italia ma anche perché avvalora ancor di più la partecipazione dei partners Italiani all’iniziativa europea: “In quanto ente europeo, seguiamo la programmazione settennale della commissione EU e questo a volte coincide con variazioni dei nostri piani di attività e della nostra value proposition ai partner del network. Nonostante ciò, il network italiano continua a crescere. Io sono in Innostars dal febbraio 2018, ho attraversato diversi momenti di riorganizzazione, e noto con soddisfazione che le attività che noi facciamo per l’ecosistema italiano sono sempre di grande interesse per i nostri partner e gli stakeholder nazionali. Abbiamo lavorato per intercettare il cambiamento e abbiamo sviluppato servizi che vanno oltre la capacità di essere una funding agency; abbiamo saputo quindi attirare nuovi partner con un’offerta che comprende per esempio lo scouting di nuove tecnologie e conoscenza in ambito sanitario, l’interazione con startup e scaleup secondo le logiche di open innovation programmi di training volti al reskilling o upskilling del comparto professionisti e nuovi talenti operanti in questo ambito.

“A Milano per la prima volta abbiamo unito il partner meeting del cluster InnoStars con l’Innostars Grand Final, che è il gran finale delle nostre business plan competition, che nel corso dell’anno abbiamo fatto anche in altri Paesi della Regional Innovation Strategy (RIS) come la Grecia, la Turchia e la Spagna. Così in un’unica cornice, con anche gli Innovation Day di EIT Health, abbiamo coperto tutta la pipeline del processo innovativo, dall’individuazione di idee innovative all’avvio di impresa, dallo sviluppo di un business fino alla ricerca di investimenti per penetrare il mercato”

Le call riguardano sia startup early stage che sono maturate anche a seguito del percorso di formazione, sia quelle più mature. Con la RIS Innovation call si è dato supporto a quelle idee di business ancora in fase di proof-of-concept. L’ Innostars Awards invece coinvolge startup che hanno già unMVP e che vincono premi in denaro (fino a 25mila euro). E infine Attract to Invest èun programma per le startup in fase di scaleup che cercano investitori e hanno ricevuto training dedicato a imparare come avvicinare gli investitori. Durante l’evento si è svolto anchel’investor forum, una discussione riguardo le policy e i processi di investimento in ambito healthcare con investitori provenienti da tutta Europa, tra cui gli italiani Indaco Ventures, Panakes, Vertis.

I piani di sviluppo

“L’action plan del prossimo anno prevede azioni di cross contaminazione tra mondo startup, team di ricerca e investitori con i nostri partner, i quali non avevano mai partecipato così intensamente a Innostars Grand Final e la cosa ha avuto interessante riverbero di networking.

Per me è stato un grand piacere e un valore aggiunto organizzare l’evento in Italia: oltre ad aver dato visibilità al network Italiano e InnoStars in Italia, è stata un’occasione importante per il nostro Paese nel mostrarsi al panorama europeo. Anche il CEO di EIT Health Jean-Marc Bourez, che ha preso parte alla giornata finale, si è mostrato entusiasta dell’evento e pronto a ripeterlo in un prossimo futuro.

L’evento ha contato la presenza di circa 200 persone nei tre giorni in cui si sono mostrate numerose manifestazioni di interesse verso il programma da parte di enti come acceleratori, industrie, università: “si tratta di un dato molto importante.  Nel 2024 apriremo le nostre attività e programmi anche agli enti non partner del nostro network, per vagliare insieme future opportunità di collaborazione. ”.

“Il network EIT Health italiano è distribuito bene in tutto il Paese e abbiamo un ufficio operativo di EIT Health presso il CESTEV, Centro di Ateneo per le Scienze e le Tecnologie della Vita dell’Università Federico II a Napoli. Il nostro obiettivo è colmare il gap che ancora c’è tra ciò che noi facciamo come Europa e quello avviene presso gli enti pubblici nazionali e regionali o presso i soggetti privati che pur lavorando nel nostro ambito fanno fatica a intercettarci. Non ci vogliamo sostituire a processi, programmi, policy del territorio, ma essere facilitatori di opportunità complementari anche attraverso la definizione di collaborazioni ad hoc con soggetti che non sono ancora nel nostro network, come ad esempio già avviene con il PNIcube, il Meet in Italy for life science, l’Innovation Village Award e il Vita Accelerator.

I servizi sui quali EIT Health InnoStars intende sviluppare il suo nuovo modello, considerando che ha un budget annuale tra i 10 e i 15 milioni di euro, comprendono l’accesso al network per scouting di startup e nuove tecnologie, connessione con i centri di ricerca e istituzioni formative europei di primo piano, interazione a livello industriale: “Noi siamo un ente noprofit che valorizza la disponibilità finanziaria della Commissione Europea in relazione alle opportunità.  Facciamo formazione per sostenere talenti e imprenditori del futuro, quindi, lavorando come un catalizzatore dell’health innovation, ci concentriamo su education, innovation, business creation. Inoltre, promuoviamo diverse attività di public affair e interagiamo direttamente con la Commissione Europea per lo sviluppo di progetti come ad esempio attività in sinergia con l’European Health Data Space, l’IPCEI e l’armonizzazione all’uso dei Digital Theraupeutics”.

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